PESCARA – Si è svolta ieri la cerimonia organizzata in Prefettura a Pescara per il conferimento delle onorificenze al merito della Presidenza della Repubblica.
Presenti, oltre al sindaco Albore Mascia e al Prefetto Vincenzo D’Antuono anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il Presidente del Consiglio comunale Roberto de Camillis, e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, a partire dal questore Paolo Passamonti, oltre a un pubblico nutrito che ha affollato la Sala Dei Marmi della Provincia. Un minuto di silenzio e un lungo applauso hanno aperto la Cerimonia per salutare il vigile del fuoco Maurizio Berardinucci.Ha detto il sindaco Albore Mascia:
Un minuto di silenzio e un lungo applauso hanno salutato quest’oggi l’apertura della Cerimonia odierna organizzata dalla Prefettura di Pescara per la consegna delle onorificenze al merito della Presidenza della Repubblica, destinate a quegli uomini e quelle donne che ogni giorno operano in favore della comunità e nell’interesse del territorio. Un silenzio collettivo per salutare il vigile del fuoco Maurizio Berardinucci, tornato ieri sera a Pescara, in quella Caserma di viale Pindaro che era la sua seconda casa, dopo aver lottato con tutte le sue forze per tre mesi contro quelle ferite mortali riportate nell’esplosione della fabbrica di giochi pirici di Città Sant’Angelo. E oggi tutte le persone presenti nella Sala dei Marmi hanno voluto salutare Berardinucci, dedicandogli la giornata odierna.
Ad aprire la cerimonia, come di consueto, è stato il Prefetto D’Antuono che ha subito voluto ricordare il vigile Berardinucci:
“Oggi è una giornata dolorosa per tutti – ha sottolineato – perché abbiamo perso un vigile del fuoco, morto nell’adempimento del proprio dovere. I vigili sono coloro che, quando tutti scappiamo da una situazione di pericolo estremo, si buttano dentro quel pericolo, non per incoscienza, ma perché il loro dovere è salvare altre vite umane, come ha fatto Berardinucci, che con tutta la sua squadra è rimasto ferito nell’esplosione, in maniera più grave dei propri compagni, mentre cercavano di tirare fuori dall’inferno altri quattro lavoratori. Ha cercato di combattere e resistere alle ferite, lo ha fatto per la sua famiglia e per i suoi compagni, ma alla fine non ce l’ha fatta. A Maurizio oggi dedichiamo un minuto di silenzio”, rotto alla fine dal lungo applauso della sala in piedi, mentre D’Antuono si è avvicinato per un abbraccio al Comandante dei Vigili Verna e al caposquadra che era con Berardinucci nell’esplosione di Città Sant’Angelo, che subito dopo hanno lasciato la Sala per raggiungere la Camera Ardente allestita all’interno del Comando di viale Pindaro.
“Le onorificenze al merito della Repubblica Italiana – ha poi proseguito il Prefetto D’Antuono – sono il ringraziamento rivolto ai nostri cittadini per aver profuso impegno ed energie nella vita civile cittadina con risultati d’eccellenza per aver dimostrato grande professionalità nel lavoro. E le onorificenze sono destinate a coloro che con il proprio operato hanno contribuito a migliorare la storia della nostra bella Italia, del nostro paese, onorificenze che vogliono celebrare il significato e il valore di quanti hanno sofferto per la follia della guerra, a chi si è distinto, anche senza fare cose eccezionali, ma facendo solo il proprio dovere. L’Italia deve molto a queste persone, specie nel periodo che viviamo, anni di recessione economica. L’Italia ha bisogno di tutti noi, ha bisogno degli uomini delle Istituzioni, ma anche di chi, attraverso il proprio lavoro o nella famiglia, dia il proprio contributo alla vita del paese. Coloro che oggi ricevono i riconoscimenti devono essere uno stimolo per la società”.
Quindi si è esibito il Coro Melodie d’Abruzzo con l’Inno d’Italia e l’Inno dei Cavalieri d’Italia, per poi lasciare spazio all’assegnazione delle onorificenze: i titoli di Ufficiale sono andati all’imprenditore Andrea D’Annibale e al cardiologo Domenico Di Clemente. Il titolo di Cavaliere è stato conferito al vicequestore aggiunto della Polizia di Stato in servizio a Pescara Alfredo D’Agostino; al Sottufficiale dei Carabinieri Mario D’Ettorre; al Dirigente dell’Agenzia del Demanio Dario Di Girolamo rappresentato dalla moglie Cristina Caroti; all’Ufficiale della Guardia di Finanza Luigi Mennitti, in servizio presso la Polizia tributaria di Trento; al Maresciallo dei Carabinieri Gianfranco Maldera, assegnato alle unità cinofile; e al maestro Antonio Piovano.
Il titolo di Commendatore è stato assegnato ad Adriano Pelagatti, assente alla cerimonia.