PESCARA – É pubblicato da martedì 14 luglio il nuovo bando per l’aggiudicazione del servizio ristorazione presso le mense scolastiche e nidi di competenza comunale. Il bando ha durata quinquennale, un importo complessivo pari a 16.698.352,56 e interessa gli anni scolastici 2015/16 fino e non oltre il 30 giugno del 2019/20.
Gli aspetti salienti e innovativi del bando sono stati resi noti ieri mattina in conferenza stampa dal sindaco Marco Alessandrini, dall’assessore Giovanni Di Iacovo, dai tecnici comunali, che hanno contribuito a redigerlo e i consiglieri comunali, che hanno seguito le procedure fino alla pubblicazione. Il bando è consultabile sul sito comunale nella sezione Gare e appalti al seguente link:
http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=720&view=bando&bnd=150
“Rendiamo noto alla cittadinanza un bando di gara per un appalto che ha ad oggetto la concessione di refezione scolastica a cui questa Amministrazione tiene tantissimo – esordisce il sindaco Marco Alessandrini – facciamo questo perché la Pubblica Amministrazione deve essere sempre più virtuosa ed efficiente e perché in questo momento è indispensabile effettuare economie di scala senza rinunciare alla qualità dei servizi. Così abbiamo accorpato una serie di servizi in unico e robusto bando da 16,7 milioni di euro relativi ad in un quinquennio, per dare ad un’utenza sensibile qual è quella dei bambini che frequentano le scuole e asili cittadini un servizio migliore in qualità, non solo di costi. Questo è il punto di partenza che ci ha mosso sin dall’insediamento e che ci ha spinto durante l’anno a verificare di persona la tipologia di menù e riteniamo che si possano fare miglioramenti. Il tutto perché mangiare bene ha riflessi sociosanitari che una Pubblica Amministrazione non può non considerare e nel nostro territorio abbiamo materie prime e soggetti capaci di aiutarci a dare all’alimentazione una valenza più completa oltre a quella della sussistenza. Con questo bando infatti non parliamo solo di costo del servizio e di qualità del cibo, ma anche di km zero, di prodotti che arrivano dal territorio e di stagionalità, fattori preponderanti perché la salute ci sta a cuore ed è un dovere spendersi per assicurarla alle utenze più sensibili”.
“Anche in momento difficile l’Amministrazione non può vivere solo di rimessa, ma deve giocare in avanti, buttare il cuore oltre l’ostacolo e tentare percorsi non battuti – aggiunge l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo – Siccome abbiamo difficoltà a mantenere percorsi vecchi, dobbiamo innovare sui settori che ci stanno più a cuore. L’istruzione ha a che fare con cittadini più giovani della nostra città. Con questo bando siamo intervenuti cercando di apportare la massima innovazione possibile facendo razionalizzazione migliorativa sia economicamente che qualitativamente. Premetto che il rapporto dei costi a carico delle famiglie non sarà toccato se non in senso di risparmio, questo grazie a scelte radicali fatte sul settore refezioni.
Il Bando. Innanzitutto è una gara europea per quasi 17 milioni di euro. Tengo molto alla presenza del consigliere Tonino Natarelli a capo della Commissione Sociale e di Enrica Di Paolo del Servizio Ristorazione del Comune per il fatto che le idee e gli indirizzi che elaboriamo si realizzano grazie ai sacrifici della struttura e della Commissione che ha lavorato perché si guardasse a un servizio innovativo.
Imprenditorialità. Con l’aggiudicazione dell’appalto tutto il sistema della riscossione del servizio è a carico del concessionario. Quindi chi vincerà la gara avrà il rischio e la necessità di riscuotere, sollevando l’Ente da azioni di recupero, fermo restando che anche in caso di morosità i pasti vengono comunque serviti, perché è impensabile che un bimbo non mangi se la famiglia non si fa carico delle spese, qualunque sia la ragione.
A carico del concessionario c’è anche la manutenzione di strutture ed elementi utilizzati nelle refezioni.
Costi. In virtù di questo e della citata razionalizzazione, possiamo dire che i costi non aumenteranno, anzi, abbiamo ottime possibilità che diminuiscano perché la base di gara sarà fatta sul 70 per cento del costo pasto che è pari a 5,77 euro e nella peggiore delle ipotesi i genitori continueranno a pagare 4,07 euro, mentre in caso ci fosse un ribasso, in proporzione diminuirà anche la cifra del costo pasto a carico delle famiglie.
Qualità del cibo. Abbiamo introdotto una serie di parametri legati alla qualità del cibo, frutto di una serie di discussioni con la Commissione Consiliare competente, con l’Osservatorio mense e con soggetti della città come Coldiretti e l’associazione ISA (attiva in campo di prevenzione alimentare) con i quali dopo mesi di concertazioni e un protocollo, abbiamo ottenuto menu alternativi, a km zero con prodotti a lotta integrata, con un occhio al territorio e la stagionalità. Elementi, tutti, da non sottovalutare, perché la mancata stagionalità è anche un costo: per mesi abbiamo fornito banane con spese aggiuntive per procurarle tutto l’anno, ciò non accadrà più. Detto questo ed evasi i tempi tecnici senza impacci, contiamo di far decollare il sistema per il nuovo anno scolastico e non vediamo l’ora di veder messo in pratica il concetto del bando per partire con la fase due, quella della refezione.
Tempi. Dalla mezzanotte di ieri il bando è pubblicato sul sito, trascorsi 30 gg di tempo per la presentazione delle offerte, verrà nominata una commissione ampia e fatta da esperti esterni perché punti da valutare sono tantissimi e si procederà all’aggiudicazione”.
“Questo bando nasce con il contributo importante da parte della Commissione Consiliare – sottolinea il presidente Tonino Natarelli – perché siamo riusciti a coinvolgere per la prima volta associazioni come ISA del professor Ciancetti, oncologo ed esperto in alimentazione, Coldiretti e anche i genitori. Tutto questo rappresenta un grosso valore aggiunto dato a questo iter e tutte le decisioni prese sono state gestite in modo globale per la gestione delle mense, in modo da seguire l’alimentazione dalla coltivazione fino al piatto”.
“É doveroso ringraziare per lavoro svolto gli uffici comunali, perché il bando presenta una vera rivoluzione – aggiunge la consigliera comunale Daniela Santroni – si volta pagina non solo per questioni fondamentali sull’economicità di un appaltatore unico, ma questa è la prima gara del Comune di Pescara in cui i criteri qualitativi prevalgono sul ribasso, hanno un posto primario e fondamentale. Puntiamo ad elementi di qualità anche con la possibilità di organizzare corsi di educazione alimentare con principi seri e condivisi e con studi fatti anche in base a ciò che accade in altre città”.
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