In occasione del suo compleanno il comico abruzzese presenta “Mario facci campà”
PESCARA – ‘Nduccio è stato protagonista, martedì sera al Parco dei Gesuiti, di un divertente spettacolo al termine del quale c’è stato anche il taglio della torta, per festeggiare il suo compleanno. Germano D’Aurelio (questo il suo vero nome) non è solo un umorista, ma anche un cantante. Chi ha sentito almeno una volta parlare di “Radio Cafone”, “Sott’a la capanna”, “Lu ssetacce” o “Zappa Rap” non può non conoscere ‘Nduccio.
Lanciato più che altro per gioco nella trasmissione “Fuori Onda” su Radiodue, Germano è arrivato a vendere migliaia di copie della sua cassetta di musica in dialetto abruzzese, con tanto di tour in Australia, Stati Uniti e Canada. Una delle sue frasi più famose, “La ggente sta saurita” (“La gente è esaurita”), rappresenta un pò un simbolo di ciò che ‘Nduccio racconta nei suoi show, non mancando anche di criticare con simpatia questa società forse un pò troppo veloce e stressata. Celebre è, poi, la sua apparizione in alcune puntate di “Meno siamo meglio stiamo” su Raiuno, condotto dall’amico Renzo Arbore, dove si è esibito con la sua band, il “Sentimento Agricolo”. ‘Nduccio si è visto anche in “Trambusto” e “Seven Show”, trasmissioni tv entrambe in onda su Europa 7, e da due anni è ospite al concertone romano del Primo Maggio.
La cosa più bella di Nduccio è che è “comico dentro”, nel senso che ti fa ridere e fa spettacolo anche quando non si trova sopra un palco: è sufficiente scambiare due chiacchiere con lui, anche “in privato”, per buttarsi subito in terra dalle risate. La sua è una dote naturale, che naturalmente ieri, sul palco dei Gesuiti, è stata reiterata. ‘Nduccio ha fatto della sua provenienza la propria forza: con lui, infatti, ci troviamo di fronte al maggiore esponente della comicità popolare di questi ultimi anni. Ieri sera non è mancata anche l’esecuzione di una canzone decisamente attuale: “Mario, facce campà”, appello evidente al presidente del consiglio Mario Monti. “I partiti so’ partiti/e non ci hanno salutato – canta ‘Nduccio – Al governo c’hanno messo/chi non è stato votato”.
Più avanti ecco un’altra strofa pesante: “Anche lui forse è precario/non si sa per quanto dura/per i conti è una mitraglia/per le tasse fa paura”. Insomma, ai Gesuiti è andata in scena una performance esilarante e piacevole, com’è da sempre nello stile di Germano.
[Foto di Michele Raho per gentile concessione]