PESCARA – E’ stato presentato ieri in conferenza stampa il nuovo Piano di Zona dei Servizi sociali del Comune di Pescara , che prevede 15 milioni di investimenti spalmati in tre anni, da oggi al 2013. Il documento domani, 20 giugno, approderà all’esame del Consiglio comunale e, subito dopo l’approvazione, sarà inviato alla Regione Abruzzo. L’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini ne ha illustrato i contenuti con la Responsabile del Servizio Rosa Toritto.
Con il suddetto Piano vengono confermati gli attuali Livelli essenziali di assistenza e di servizi come lo Sportello Antiviolenza, le ludoteche e i centri per i minori, ai quali si affiancheranno l’apertura di Centri di socializzazione per adolescenti, ossia i vecchi ‘oratori’ parrocchiali, la realizzazione del ‘condominio amicale e solidale per gli anziani’ e di un Centro per malati di Alzheimer, ai quali verrà data un’alternativa dopo la chiusura della Rsa di San Giovanni Teatino lo scorso aprile.
Ha ricordato l’assessore Cerolini:
lo scorso 30 marzo la Regione Abruzzo, con la Pubblicazione del Piano sociale Regionale sul Bura, ha dato il via alla procedura di presentazione dei nuovi Piani di zona dei Servizi sociali dell’Ente d’Ambito sociale numero 31 Pescara, da presentare entro il prossimo 29 giugno per l’erogazione dei finanziamenti previsti, dando dunque dei tempi molto stretti, ossia appena tre mesi rispetto ai sei mesi concessi nel triennio precedente. La nostra struttura si è subito attivata e in quindici giorni abbiamo organizzato i Forum tra gli operatori del sociale, il primo aperto alla città per registrare e recepire le istanze del territorio e dell’utenza, poi abbiamo predisposto una serie di incontri settoriali con le Organizzazioni operanti nel mondo del volontariato e dell’Associazionismo per fare un’analisi del Piano di Zona precedente e gettare le basi per l’elaborazione del nuovo strumento di programmazione delle misure da attuare nel sociale, ricordando che il Piano di Zona è sostanzialmente un documento indirizzo, e non di gestione, è uno strumento di programmazione strategica e di scelte politiche.
Già definite le misure e gli assi di intervento che l’amministrazione comunale di centro-destra intende portare avanti nel prossimo triennio.
A tal riguardo ha precisato l’assessore :
innanzitutto intendiamo confermare i Livelli essenziali di assistenza attuali e tutte le attività e le buone prassi contenute nel precedente Piano ossia lo Sportello Antiviolenza, gestito da anni dall’Associazione Ananke, le ludoteche e i Centri per i minori; tanti i progetti che andranno a implementare i servizi già avviati, ossia la realizzazione dei Centri di socializzazione per adolescenti, ovvero i vecchi oratori parrocchiali. Oggi ne esiste uno solo, ai Gesuiti, noi intendiamo attivarne di nuovi recependo la disponibilità delle comunità parrocchiali. Abbiamo inserito il Sostegno al reddito per le famiglie con figli o minori a carico i cui genitori hanno perso il posto di lavoro, intervento già sperimentato lo scorso anno; e poi la realizzazione del ‘Condominio solidale per anziani soli’, progetto per il quale interesseremo gli amministratori di condominio. Poi abbiamo previsto il sostegno alla realizzazione di un Centro per malati di Alzheimer da parte di un’associazione di volontariato. C’era infatti un’utenza pescarese, circa 20 pazienti, che sino allo scorso aprile afferivano alla Rsa di San Giovanni Teatino chiusa da ormai due mesi. La nostra amministrazione comunale cercherà ora di dare risposte importanti alle famiglie dei malati affetti da tale patologia neuro-degenerativa.
Il Piano di Zona intende poi rafforzare la rete di collaborazione con la Asl per l’integrazione socio-sanitaria per la presa in carico unitaria dei pazienti-utenti e con le Associazioni di volontariato. A tal fine, dopo l’approvazione, lunedì, del Piano in Consiglio comunale, procederemo con la firma di un accordo di programma con la Asl, in cui prevediamo la costituzione dei Pua, ossia Punti unici di accesso nei Distretti sanitari di base, per gli utenti che hanno bisogno di assistenza domiciliare. Quattro, dunque – ha aggiunto l’assessore Cerolini – le aree di interesse del nuovo Piano di Zona, ossia minori, giovani e famiglie, anziani e disabili. Per favorire l’ampio coinvolgimento delle associazioni, abbiamo concordato incontri periodici, almeno ogni quattro mesi per fare il punto della situazione e vedere se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati. Una novità che caratterizza il nuovo Piano è che, a differenza del precedente che prevedeva un’area di inclusione socio-lavorativa, questa volta tale misura non è stata inserita, dunque non è più finanziata dalla Regione nel progetto multiasse, ma verrà finanziato attraverso il fondo sociale europeo, una scelta che si traduce nell’impegno del nostro Ente d’Ambito a presentare progetti specifici per intercettare quei fondi disponibili per favorire la presa in carico di soggetti svantaggiati per programmi di intervento personalizzati con un progetto di accompagnamento nel mondo lavorativo.
Complessivamente il Piano prevede un programma di investimenti di circa 15milioni di euro , confermando dunque, nonostante i tagli operati da Regione e Governo per circa 500mila euro l’anno, la stessa spesa prevista nel precedente Piano di Zona, con un incremento, ovviamente, degli investimenti sostenuti direttamente dal Comune, che coprirà l’80 per cento della spesa, e il 20 per cento sarà a carico di Regione e Governo. Per il 2011 è prevista, ovviamente, una somma dimezzata, visto che ormai siamo già a metà anno, ossia 3milioni 239mila euro, di cui 679mila 751 euro a carico di Regione e Stato; per il 2012 e il 2013 sono previsti 6milioni 463mila euro per ciascuna annualità, di cui 1milione 359mila 502 euro a carico ogni anno di Stato e Regione. Pescara è la prima città in Abruzzo ad aver già completato e a presentare il Piano di Zona e per tale ragione Cerolini ha ringraziato tutto il gruppo di Piano e le Associazioni che hanno lavorato in tandem.
Ha aggiunto la responsabile Toritto:
tra i Livelli essenziali di assistenza abbiamo confermato il Sociale professionale, il Pronto intervento sociale e il servizio di contrasto degli abusi sui minori. Poi abbiamo coperto l’area minori-giovani-famiglie attraverso i servizi degli asili nido, l’assistenza domiciliare ai minori, l’affido e le adozioni, seguiti dal personale del Comune in rete con i consultori della Asl e con i privati, e ancora confermate le comunità residenziali per i minori, i servizi integrati con l’assistenza socio-psicopedagogica, i centri diurni per i minori. E’ nostra intenzione aprire più centri di contrasto del disagio giovanile in collaborazione con la Caritas e le parrocchie. Ed è da sottolineare che con il nuovo Piano c’è un’integrazione economica della Caritas che co-finanzierà alcuni progetti, come il Pronto Intervento sociale, lo Sportello di sostegno alle famiglie, di prevenzione del disagio giovanile e di accoglienza e sostegno ai soggetti affetti da Hiv. E anche con la Fondazione Caritas andremo a sottoscrivere un Protocollo d’intesa ad hoc.