PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa convocata ieri, con l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli ha presentato formalmente il Piano Particolareggiato di Rigenerazione ‘Fontanelle Smart’, alla presenza dello staff tecnico che ha redatto il Piano stesso.Previsti parchi tematici, spazi sportivi attrezzati, orti botanici, un nuovo mercato rionale quotidiano, e poi un’edilizia residenziale e terziaria sostenibile, una mobilità pubblica elettrica di attraversamento urbano, con il divieto categorico di opere interrate a salvaguardia della permeabilità del suolo. Nascerà dunque a Fontanelle la ‘Pescara 2’, la nuova città dei servizi, 47 ettari di superficie completamente da ridisegnare, riempiendo vuoti urbani con servizi al territorio e puntando alla sostenibilità, aprendo la strada a nuovi insediamenti per 1.150 persone. Ieri mattina è stata formalmente firmata la delibera del Piano Particolareggiato di Rigenerazione ‘Fontanelle Smart’ che nel pomeriggio ha iniziato il proprio iter tra le varie Commissioni consiliari di competenza per approdare, entro il prossimo 20 marzo, in Consiglio comunale per l’adozione.
“Il progetto odierno – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – nasce da quello studio condiviso, che oggi rappresenta per noi un modello da replicare, per la pianificazione dell’area posta a cavallo tra Pescara-via Caduti per Servizio-Fontanelle e San Giovanni Teatino-Sambuceto, uno studio partito nel 2011-2012 e che è andato avanti, seguendo una linea comune come nel miglior esempio operativo di Area Metropolitana, o Grande Pescara che dir si voglia, dunque due amministrazioni che hanno avuto la capacità di sedersi attorno a un tavolo e di condividere l’idea di sviluppo di due aree del proprio territorio poste a confine. Una progettazione che peraltro ha visto il coinvolgimento attivo del territorio, con una serie di incontri con tutti gli stakeholder, i portatori di interessi, residenti, proprietari delle aree, commercianti, ordini professionali e forze produttive e imprenditoriali proprio per addivenire alla soluzione progettuale migliore possibile per la riqualificazione di quelle che oggi vengono considerate periferie e che invece noi vogliamo trasformare in aree ‘depositarie di servizi’, in cui sia possibile decentrare funzioni e possibilità occupazionali, al fine di favorire la riconversione dell’area industriale, la valorizzazione dell’aeroporto, che è centrale, dando spazio al verde. Superata la fase del lavoro comune, ogni amministrazione sta ora operando per conto proprio per dare operatività a quanto pianificato e Pescara è giunta all’elaborazione del Piano Particolareggiato di quella che è stata definita ‘Fontanelle Smart’, una fetta di città per la quale abbiamo previsto la realizzazione di luoghi di aggregazione funzionali, come piazze, aree verdi e servizi, capaci di conferire vivibilità al quartiere, ma anche riconoscibilità con l’introduzione di funzioni dedicati ai residenti. Il progetto – ha snocciolato il sindaco Albore Mascia – si concentra nell’area compresa tra via Aldo Moro-il confine con San Giovanni Teatino-via Tirino e la linea ferroviaria Pescara –Roma e individua tre ambiti di trasformazione con differenti vocazioni, ossia il Parco privato dello sport e del tempo libero; la nuova centralità urbana con spazi per la collettività, ossia piazze e mercato, e complessi residenziali e terziari; infine il Parco pubblico attrezzato, con Polo scolastico, social Housing, orti urbani e la Green Way, la ‘Via Verde’, per la città con la mobilità sostenibile. Per il parco abbiamo pensato, ad esempio, a un loop ciclopedonale che andrà a ricucire il quartiere di via Caduti per servizio e Fontanelle, prevedendo una pluralità di attività a uso pubblico per il tempo libero, oltre agli orti urbani. Il secondo ambito, quello con una spiccata caratterizzazione urbana, prevede la realizzazione di un mercato rionale quotidiano, con box dedicati, oltre che l’edificazione di fabbricati, di altezza massima pari a 6 livelli, destinati ad attività terziarie e residenziali. Infine il terzo ambito è quello in cui abbiamo previsto un nuovo tessuto edilizio estensivo basso, massimo 2 o 3 livelli, con la progettazione di un grande parco urbano che penetra nel tessuto cittadino. Per meglio comprendere la sostenibilità di tale Piano, basti pensare che le cessioni per servizi corrispondono al 71 per cento della Superficie territoriale, aree destinate a viabilità, parcheggi pubblici, orti urbani, una scuola, un mercato rionale, social Housing e parco pubblico attrezzato nel quale verrà realizzato anche un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane meteoriche”.
“Per la progettazione – ha spiegato l’assessore Antonelli – siamo partiti dalla Variante delle Invarianti e dalle osservazioni presentate dai cittadini proprietari di quelle superfici per chiedere delle modifiche, osservazioni che non erano gestibili singolarmente, e per questo abbiamo deciso di intervenire con un Piano particolareggiato. Ovviamente è stato necessario del tempo, che abbiamo utilizzato per ascoltare i cittadini, per condividere e far condividere le nostre scelte, e fissando un metodo la cui bontà ci è stata riconosciuta anche dalla Commissione Europea meritando un finanziamento, un metodo riconosciuto anche dall’Istituto Nazionale di Urbanistica che ci ha riservato uno spazio alla Biennale dello Spazio Pubblico. Per la prima volta abbiamo messo le esigenze dei cittadini, in termini di spazi pubblici, al centro della progettazione e abbiamo sottoposto a tutti i possibili stakeholder tre ipotesi pianificatorie facendo scegliere loro, partendo da una priorità: Fontanelle diventerà il primo Eco-quartiere del centro-sud Italia, in cui, ad esempio, abbiamo prestato attenzione alla permeabilità del suolo vietando la realizzazione di parcheggi interrati, ossia ci siamo preoccupati di ipotetici possibili allagamenti prima che gli stessi si possano verificare. E poi l’idea innovativa: di fatto abbiamo diviso i 47 ettari di progettazione in tre macro-comparti e per garantire la gestione delle progettazioni assicureremo la nostra presenza sul territorio attrezzando un ufficio ad hoc, localizzato presso l’aeroporto, che ospiterà una ‘cabina di regia’, un ufficio che sarà attrattore rispetto al sistema delle imprese”.
Secondo il Piano, si prevede la realizzazione di 27mila 711 metri quadrati destinati al tempo libero, e 115mila 75 metri cubi di volumetria per residenziale e terziario per un insediamento di 1.150 nuovi abitanti.
“Sul fronte della viabilità interna – hanno spiegato i tecnici – andremo a migliorare l’accessibilità dell’area, realizzando un ‘corso’ urbano che, partendo da via Feltrino, attraverso un nuovo sottopasso ferroviario, arriverà sino a via Tirino. Alla viabilità veicolare si affiancherà la Greenway che partendo da via Aldo Moro attraverserà il nuovo quartiere con una serie di piste ciclopedonali, corsia per mezzo pubblico elettrico collegando Sambuceto con Fontanelle, con lo sviluppo del bike sharing, prevedendo anche l’installazione di colonnine per l’alimentazione dei mezzi elettrici. Due i parchi previsti: il primo, nell’area a confine tra Fontanelle e Sambuceto, sarà un parco attrezzato diffuso all’interno dell’abitato; il secondo consisterà in una ‘cittadella sportiva e del tempo libero’ tra il viadotto della circonvallazione e il quartiere degli alloggi sociali di via Aldo Moro, con parco agricolo, attrezzature sportive, orti urbani, attività di ristorazione e commerciali e locali di servizio. Poi il nuovo mercato rionale giornaliero, progettato come sequenza di box con banchi aperti al pubblico. L’area sottostante il viadotto ospiterà un centro di aggregazione sociale con spazi adibiti a playground, campi sportivi per skateboard, bike cross, rollerblade e basketball. All’interno del Parco centrale sorgerà il nuovo Polo scolastico con palestra, mediateca-ludoteca. Tutto il progetto ruota attorno alla sostenibilità, tanto che riceverà la certificazione del Green Building Council Italia come ‘caso studio’: per la città abbiamo pensato a un quartiere ‘verde’ in cui attueremo il Teleriscaldamento, ossia riutilizzeremo i fanghi del sistema fognario per la produzione di bio-metano per la produzione di energia, quindi climatizzazione, illuminazione, riscaldamento. Altra novità: ad attuare gli interventi saranno ovviamente i privati, ai quali chiederemo di redigere almeno tre proposte progettuali che pubblicheremo sul nostro sito per permettere ai cittadini una scelta sempre condivisa. Inoltre abbiamo introdotto l’unità minima di intervento, ossia i privati dovranno garantirci la realizzazione di lotti di almeno 5mila metri cubi per volta, ovvero 10mila metri quadrati. Infine tutti i privati che realizzeranno avranno una riduzione dell’Imu”.