PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che ha aperto la conferenza stampa indetta per presentare la nuova etichetta di vino , alla presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura Angelo D’Ottavio, della professoressa Franca Minnucci e di Stefania e Nestore Bosco , ha annunciato che le Cantine Bosco hanno deciso di onorare l’amministrazione comunale, creando un vino ad hoc, il ‘Voluptuosus’ dall’aroma, dagli odori, dall’aspetto che richiamano i sapori decantati dal poeta soldato.
Ha ricordato Mascia:
il 2010 sarà un anno dannunziano, un anno ispirato alla poesia, alla vita avventurosa, ai sapori del poeta-soldato, che, a giudizio della nostra amministrazione comunale, incarna in modo perfetto l’immagine della pescaresità , la vera anima di una città che non ha bisogno di aggettivi, vicina, solidale, amica, per autodefinirsi. Il fato, la storia, ci hanno dato l’onore di dare i natali, tra gli altri illustri concittadini come Flaiano o Cascella, a un altro personaggio unico, Gabriele D’Annunzio, che ha influenzato la letteratura mondiale e le vicende della sua epoca.
salotti letterari all’interno del Kursaal, la vitalità di quello che oggi è il nostro centro storico, i segni della sua presenza che ritroviamo un po’ ovunque, sono questi alcuni dei simboli tangibili della sua vita, del suo operare, del suo passaggio in un territorio che ha avuto la lungimiranza e la saggezza di conservarne le tracce, a partire dalla sua Casa natale, oggi Museo.Ma pure tutto questo è stato per anni oggetto di dimenticanza, di indifferenza anche da parte delle Istituzioni quasi a caccia di una identità tutta da ricostruire per una città che invece un’identità già ce l’ha, un’identità che affonda le sue radici in un passato da riscoprire e valorizzare. E la nostra amministrazione comunale ha inteso cominciare proprio questo processo di rivalorizzazione, per far emergere quell’immenso patrimonio culturale che ci appartiene e che dobbiamo attivarci per esportarlo al di fuori dei nostri confini. Questo è l’autentico obiettivo anche del logo che abbiamo voluto promuovere: definire ‘Pescara Città Dannunziana’ vuole anche essere un mezzo per riappropriarci di ciò che più ci appartiene, ossia della figura di un illustre pescarese nato sulle sponde del Pescara, poi divenuto cittadino del mondo.
Ha proseguito il sindaco:
e in questo processo non siamo rimasti soli, perché ben presto altri Enti, altri organismi, altre strutture e aziende, anche private, hanno deciso di seguirci in tale percorso appena agli inizi. E dunque nell’anno della Città Dannunziana e del Festival Dannunziano, è nato il vino dannunziano, una produzione artigianale della cantina Bosco che non ha bisogno di presentazioni.
La storica azienda vinicola è nata nel 1897 da Giovanni Bosco, sulle colline della Castellamare Adriatica, oggi i Colli Innamorati, dove crebbero i primi tralci di vite, che hanno dato vita al vino rosso, dal profumo intenso e il gusto speziato divenuto poi famoso ovunque come il Montepulciano d’Abruzzo. Un’azienda portata avanti dal Cavaliere Nestore Bosco che, con il figlio Giovanni, ha saputo trasformare la propria azienda nella prima Cantina della provincia di Pescara a imbottigliare il Montepulciano d’Abruzzo in bottiglie da 75 centilitri e la prima a esportare all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e in Venezuela.
Nel 1968 è arrivato il riconoscimento del Doc Montepulciano d’Abruzzo. Nei primi anni ’80 è nata l’azienda di Nocciano e oggi l’azienda è affidata alle mani di Nestore e Stefania che hanno dato vita a ‘Voluptuosus’, la prima etichetta delle Cantine Bosco Nestore dedicata a D’Annunzio. La stessa etichetta è ispirata a un quadro della serie ‘Motti dannunziani’ riprodotto nel Montepulciano d’Abruzzo Doc 2006. E per la nostra amministrazione è un onore oggi poter presentare una tale produzione che forse abbiamo contribuito a ispirare, ed è un piacere e una soddisfazione ufficializzare la nascita di questa nuova etichetta.
La professoressa Franca Minnucci ha commentato che per la prima volta è stata data data a un’azienda la possibilità di presentare nella sala del Consiglio comunale un vino e la sua etichetta che si presentano come prodotti culturali. Pescara è una città dannunziana e tale valore va difeso e tramandato.