PESCARA – L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia ,nel corso della conferenza stampa convocata ieri, ha ufficializzato il primo bilancio dell’attività svolta dallo Sportello degli Alcolisti Anonimi:venti contatti telefonici con utenti affetti da disturbi per abuso di alcol o con i loro familiari, 15 incontri diretti, e 6 persone che hanno formalmente aderito all’Associazione degli Alcolisti Anonimi iniziando un percorso che dovrà liberarli da una condizione di criticità restituendo loro la propria vita e la serenità familiare.Lo Sportello è stato inaugurato lo scorso 16 gennaio presso la sede della Circoscrizione Colli-Villa Fabio, in via Di Sotto, e da quel giorno ha cominciato a crescere in termini di visibilità e di utenza, tanto da divenire progetto-pilota da replicare in altre regioni italiane.
“Parliamo di un’iniziativa – ha spiegato l’assessore Seccia – che abbiamo fortemente voluto: il nostro obiettivo è quello di fornire al territorio un servizio fondamentale rivolto agli utenti che hanno bisogno di un sostegno per affrontare e risolvere la propria dipendenza dall’alcol, e alle loro famiglie. E lo abbiamo fatto attivando un progetto-pilota, che d’ora in avanti potrà essere replicato in Italia, e che ha visto la collaborazione tra Comune e Associazione. Lo sportello dell’Associazione si rivolgea utenti in età matura, ma anche e soprattutto ai giovani, che cercano lo sballo del fine settimana e spesso si accorgono di avere una dipendenza quando è già troppo tardi. Parliamo dunque di un problema subdolo, spesso latente, che è origine di problematiche comportamentali, relazionali e anche sanitari con costi specifici. Chi purtroppo finisce nel tunnel dell’alcol vive purtroppo delle alterazioni nei rapporti interpersonali e diventa un costo per la comunità. L’apertura dello sportello ci ha permesso di dare visibilità a un problema spesso sotterraneo, ma comunque garantendo l’anonimato degli utenti, affidando la gestione della problematica a chi ha la sufficiente esperienza per indirizzare verso la soluzione del problema”.
“Già da mesi – ha spiegato il Coordinatore di Area – svolgiamo tre incontri settimanali serali nella struttura, il martedì, il giovedì e il sabato, con la presenza costante di 20-30 persone, attraverso i gruppi di auto-aiuto, dunque 30 persone che da tempo seguono i momenti di recupero permanente, perché il problema dell’alcolismo non è quello di smettere di bere, ma piuttosto di non ricadere nell’alcolismo che ha dei costi sociali, familiari, e parlo dell’elevata probabilità degli incidenti stradali, incidenti domestici, violenze, isolamento, perdita del posto di lavoro, malattia e sino alla morte, perché questa è la realtà della dipendenza dall’alcol e va detta. Dall’apertura del nuovo Sportello abbiamo avuto circa 20 contatti di utenti che chiedevano informazioni; in 15 casi quei contatti iniziali si sono trasformati in richieste di aiuto dirette o attraverso i familiari, la maggior parte provenienti dal territorio di Pescara e provincia, ma anche dal territorio di Chieti. La fascia di età delle persone che chiedono di uscire dalla dipendenza alcolica va dai 30 ai 50 anni; dei 15 incontri, solo 6 utenti sono rimasti e oggi sono entrati in maniera effettiva nell’Associazione. Nei casi in cui sono stati i familiari a chiedono il nostro aiuto, li abbiamo indirizzati verso le Associazioni di auto-mutuo-aiuto, Al.Anon.. Tra gli operatori degli Alcolisti Anonimi non ci sono professionisti, ma ci sono persone che cercano di recuperarsi con il metodo dei ’12 passi’ internazionalmente riconosciuto. Oggi gli utenti, all’interno della sede di via Di Sotto, hanno a disposizione anche uno Sportello d’Ascolto, perché il problema della dipendenza dall’alcol è superare la prima fase, quella della vergogna, della paura di essere etichettati, di dover ammettere di avere un problema, e spesso anche l’anonimato che l’Associazione garantisce non è sufficiente per chi deve chiedere aiuto. Noi speriamo che la sensibilità si allarghi sempre più tra i giovani, perché dai 30 anni in poi il problema è percepito, ma le giovani generazioni sono quelle che negano sempre l’esistenza della dipendenza. Dopo i 35 anni emerge il problema e noi speriamo che lo Sportello continui ad avere una funzione di intermediazione, ricordando che l’alcolismo è una malattia ‘democratica’, ossia colpisce tutte le classi sociali, non fa distinzioni tra razza, sesso, religione o professione. Lo sportello è aperto agli utenti dalle 16 alle 18, per poi operare sei ore a settimana, ossia ogni lunedì, dalle 9.30 alle 11.30; il martedì dalle 17 alle 18; il giovedì dalle 16 alle 18; il sabato dalle 17 alle 18, ricordando gli incontri dei gruppi di auto-aiuto ogni martedì, giovedì e sabato dalle 18 alle 19.30”.