Il Consigliere FI Rapposelli stigmatizza l’accaduto e lancia accuse contro l’Amministrazione comunale .Sbrigativa e scarna la replica dell’assessore:”Non lo considererei neanche un disguido”
PESCARA – I bambini della scuola primaria ‘Gescal-Montale’ dei Colli di Pescara,questa mattina non hanno trovato nè banchi nè sedie al loro ritorno in aula . Lo rende noto il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, che punta il dito contro l’Amministrazione comunale e l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo.
“Il grave episodio registrato stamane è veramente l’ultima cosa che ci saremmo aspettati – ha commentato il consigliere Rapposelli -. Tutti sapevano che oggi gli studenti delle scuole elementari sarebbero tornati in aula, e quando le mamme e i papà stamane hanno accompagnato a scuola i bambini della ‘Gescal-Montale’ non avrebbero mai pensato di trovarsi dinanzi ad aule vuote, prive di tutto. Non c’erano i banchi, non c’erano le sedie per gli studenti che, ovviamente, dovevano comunque restare in aula. Semplice quanto assurda la spiegazione: l’ottima dirigente scolastica, la professoressa Petracca, registrando la necessità di cambiare gli arredi ormai vecchi della scuola, nel febbraio 2016 ha inoltrato la relativa istanza al Comune, responsabile della conduzione delle scuole materne, elementari e medie, istanza seguita da numerosi solleciti, chiedendo la fornitura per l’anno scolastico 2016-2017, dunque parliamo di una richiesta presentata con 7 mesi di anticipo, proprio per mettere il Comune nelle migliori condizioni per svolgere tutta la procedura di gara d’appalto e di affidamento del servizio.
Peccato che quella richiesta, puntualmente protocollata in Comune, si sia arenata tra l’indifferenza degli uffici tecnici della pubblica istruzione e un assente, quanto distratto, assessore Di Iacovo che non si è mai visto nella elementare ‘Gescal-Montale’ come in tutte le altre scuole di Pescara. Da quanto abbiamo appreso, sembra che appena tre settimane fa, cioè alla vigilia di Ferragosto, la lettera sia riesumata tra le carte e il servizio, in modo pasticciato, abbia indetto una gara d’appalto frettolosa per tentare di correre ai ripari.
Ma si sa, la gatta frettolosa fa i micini ciechi, e oggi abbiamo visto i frutti: la ditta che si è aggiudicata la fornitura appena la scorsa settimana sembra che avesse assicurato la consegna dei nuovi arredi entro martedì scorso, o al più tardi ieri, e invece non ce l’ha fatta. E stamane, scuola aperta per il primo giorno di lezione, intere aule erano vuote, niente banchi, niente sedie, e bambini in piedi o a terra, con tutti i disagi connessi.
Né sappiamo o abbiamo certezze su quando arriveranno le suppellettili e a quanto ammonta la fornitura, ossia se tutti i bambini saranno poi provvisti di banchi e sedie nuove o se alla fine la scuola sarà pure costretta ad arrangiarsi recuperando qualche pezzo d’antiquariato magari nei propri magazzini. E quanto accaduto stamane è una vergogna per il sindaco Alessandrini e per l’assessore Di Iacovo che non riescono più neanche a garantire i servizi minimi alla città. Un buon amministratore – ha ribadito il consigliere Rapposelli -, già all’indomani della ricezione della richiesta da parte della scuola, approfittando del largo anticipo, avrebbe subito dovuto cercare le risorse necessarie per predisporre l’acquisto degli arredi.
Se i soldi non c’erano in bilancio, avrebbe dovuto attingere al fondo di riserva, che ha proprio l’obiettivo di coprire le urgenze, e non per pagare festarelle e concertini; solo in ultima istanza, ma la più disperata, non potendo acquistare nuovi arredi, avrebbe dovuto verificare la presenza di materiale agibile, sicuro e riutilizzabile nelle altre scuole di propria competenza, in altre parole avrebbe dovuto fare ogni atto utile per impedire che i bambini tornassero in aule vuote, senza trovare neanche una sedia, una vergogna che mai abbiamo permesso in Provincia dal 2009 al 2014.
Al Comune tale episodio gravissimo denota che nella macchina politico-amministrativa non funziona alcunché: non funzionano sindaco e giunta, e non ne avevamo dubbi, e non funziona l’Ufficio Pubblica Istruzione, assolutamente impreparato ad affrontare l’emergenza. Ora scatterà l’indagine interna: innanzitutto faremo un accesso agli atti per capire quando è partita la gara d’appalto del Comune per la fornitura degli arredi e come si è svolta la procedura, con la possibilità anche di leggere la corrispondenza intercorsa tra uffici-impresa e uffici-giunta comunale. Quindi adotteremo tutte le misure amministrative affinchè chi ha sbagliato vada a casa, a partire dall’assessore Di Iacovo”.
Di Iacovo su arredi Scuola Montale: “La scuola per oggi non aveva previsto lo stare in aula, problema risolto a metà mattina senza alcun danno alla didattica”
“Ho appreso dalla stampa lo scalpore suscitato dalla notizia che la scuola primaria Montale aveva riaperto senza banchi e sedie. Questa per fortuna è solo la versione del consigliere di Forza Italia Rapposelli.
E’ semplicemente successo che nell’istituto oggi non erano previste lezioni in aula, ma un percorso chiamato progetto accoglienza. Sebbene l’apertura anticipata della scuola mal si è coniugata con la data prevista per l’arrivo degli arredi basata già da mesi sulla riapertura del 12 settembre, la preside conferma che nella prima mattinata tutto l’arredo scolastico era correttamente a scuola ma lo stesso istituto ha preferito non montare per ragioni di sicurezza e perché oggi non occorreva.
Non lo considererei questo neanche un disguido, visto che nessun danno è stato arrecato all’attività scolastica, come evidenziato anche dalla dirigente che mi ha contattato personalmente”.