PESCARA – Allo stadio Adriatico si gioca davanti ad un buon pubblico con circa 10.000 spettatori (9.300 paganti), giornata serena e fresca, campo in buone condizioni.
Indisponibili Prisco, Medda e Verratti, vanno in tribuna Petterini, Sembroni e Matarazzo; Cuccureddu schiera il solito 4-4-2 confermando la formazione che ha espugnato Ferrara nella scorsa giornata di campionato. Pinna a difesa della porta, nel pacchetto arretrato da destra Zanon, Olivi, Mengoni e Vitale, in mediana Dettori e Coletti, sulle fasce Gessa e Bonanni, in attacco Ganci e Sansovini. Il Taranto di Brucato deve rinunciare all’attaccante Innocenti, lascia l’ex Felci in panchina e si presenta in campo con il 4-3-1-2; Bremec tra i pali, Calori, Migliaccio, Viviani e Bolzan in difesa, a centrocampo Quadri perno centrale, Mezavilla mezz’ala sinistra e Giorgino mezz’ala destra, Correa trequartista a supporto di Corona e Scarpa.
Avvio di gara favorevole alla formazione biancoazzurra; la squadra pugliese è ben messa in campo e si difende concedendo tuttavia qualche limpida occasione da rete. Al primo minuto Sansovini trova il gol su una splendida verticalizzazione di Bonanni ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco, posizione irregolare anche se di poco. Il Pescara attacca sfruttando le fasce, Zanon-Gessa a destra e Vitale-Bonanni a sinistra, con rapidi capovolgimenti di fronte grazie al tasso tecnico dei suoi giocatori; al 14’ un’azione iniziata da Gessa e rifinita da Sansovini porta Ganci solo davanti a Bremec che chiude in uscita anticipando l’attaccante pescarese al momento del tiro proprio nell’area piccola. Grande occasione per il vantaggio al 25’ quando Ganci lancia Bonanni, cross di sinistro che trova Sansovini solo in area davanti a Bremec, gran tiro a botta sicura ma il portiere compie un prodigio deviando la sfera in angolo. Soffre il Taranto che agisce solo di rimessa senza creare nessuna occasione degna di nota; Correa e Corona appaiono fumosi mentre Giorgino si segnala come uno dei migliori per dinamismo e tecnica.
Al 30’ il guardialinee ferma per un fuorigioco inesistente Ganci lanciato a rete mentre al 39’ Sansovini cerca una spettacolare sforbiciata su una punizione di Bonanni, pallone di poco a lato. Al 41’ il Pescara passa in vantaggio; Sansovini lancia Gessa sulla destra, assist al centro per Ganci che anticipa Bremec e mette in rete con la complicità di Migliaccio.
Termina così la prima frazione di gioco; la seconda si apre con la sostituzione di Felci per Mezavilla, Giorgino inverte la posizione passando al ruolo di mezz’ala sinistra. Dopo un contropiede ben avviato da Sansovini con un’apertura sulla sinistra per Bonanni che non sfrutta a dovere la limpida occasione da gol, l’allenatore pugliese decide per il secondo cambio; al 56’ esce Scarpa ed entra Russo, stesso ruolo e quindi modulo di gioco invariato. Passano due minuti e Corona ci prova dalla distanza con un tiro che sorvola la traversa; al 63’ Cuccureddu richiama in panchina Sansovini e manda in campo Zizzari, recente da un infortunio di circa un mese e mezzo. Due minuti dopo, al 65’ il Taranto perviene al pareggio in modo inaspettato e carambolesco; punizione di Quadri dal limite, doppia deviazione della barriera, la sfera arriva al neo-entrato Russo che supera Pinna a due passi dalla porta. Un premio eccessivo per la formazione ospite, mai seriamente pericolosa e con il portiere di casa inoperoso per tutta la partita; il Pescara cerca di reagire ma riesce a produrre poche occasioni.
Altri due cambi per il formazione biancoazzurra al 72’ e al 79’, escono Gessa e Bonanni per problemi fisici ed entrano Zappacosta ed Artistico; si passa così al 4-3-3 con Ganci, Zizzari ed Artistico in avanti. L’allenatore tarantino opta subito per la contro-mossa inserendo un difensore, il pescarese Fabio Prosperi, e togliendo il centrocampista Giorgino; quest’ultimo viene sostituito in mediana dal terzino Bolzan.
All’80’ Mengoni si invola sulla sinistra in una ripartenza e serve al centro Ganci che viene anticipato tempestivamente davanti al portiere; dopo questa buona opportunità il Taranto riesce ad addormentare la partita ed i biancoazzurri faticano a creare occasioni se non al 90’ quando su un calcio d’angolo ancora Mengoni anticipa di testa Bremec e spedisce la sfera di poco a lato. Sarebbe stata probabilmente la rete della vittoria e tutto sommato anche meritata. La sfida termina dopo cinque minuti di recupero dove i rossoblù non concedono niente; il Pescara, reduce da cinque vittorie consecutive in casa, trova il primo pareggio interno ma allunga la striscia positiva di risultati utili ad undici e conserva il primato in classifica a pari merito con il Verona, bloccato sullo zero a zero a Giulianova; le due contendenti principali per il primo posto continuano a braccetto il loro campionato in attesa del posticipo tra Portogruaro e Ternana. I biancoazzurri affronteranno domenica prossima la difficile trasferta di Cosenza prima della partita in casa contro i veronesi in programma nella serata di lunedì 16 novembre.