PESCARA – Accompagnare le donne vittime di violenza, in uscita dalla fase di urgenza, in un percorso di autonomia lavorativa e abitativa. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi principali del progetto “Autonomia: sostantivo femminile”, un’iniziativa promossa dall’associazione Lì aps – Laboratorio e Innovazione di Pescara in partnership con l’associazione Novissi, in collaborazione con l’associazione Ananke e con il contributo del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della Regione Abruzzo. Il progetto, infatti, è stato selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione per il finanziamento riservato a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni per la realizzazione di attività di interesse generale previste dal Codice del Terzo Settore. L’iniziativa, della durata di un anno, coinvolgerà circa una trentina di donne residenti a Pescara, Chieti, Montesilvano, San Giovanni Teatino, Francavilla al Mare e Spoltore.
L’iniziativa è stata presentata venerdì scorso a Pescara dalla presidente di Lì aps, Maria Pia Rana, e dalle referenti di Ananke, Doriana Gagliardone, e di Novissi, Veronica Di Paolo.
«Abbiamo scelto il nome autonomia perché, nell’uso comune, questo sostantivo femminile è la facoltà e la capacità del singolo di regolarsi liberamente», spiega Rana, «e noi vogliamo offrire alle donne vittime di violenza in uscita dalla fase di urgenza, la possibilità di ricominciare, di prendere nuovamente in mano la propria vita, di riacquistare fiducia in se stesse e cercare di programmare il proprio futuro. L’obiettivo, quindi, è quello di intervenire al fianco di una donna che vuole mutare il suo stato di vulnerabilità; offrirle opportunità di crescita che incrementino l’autostima per affacciarsi con successo al mondo del lavoro. Tutto ciò la porterà ad affrontare con maggiore positività il cambiamento, a riscoprire le proprie risorse personali e professionali per conseguire un inserimento lavorativo che rappresenti la prima tappa nella realizzazione di un percorso di autonomia. Allo stesso modo, la conquista dell’autonomia abitativa costituisce un passaggio essenziale nella ricostruzione del progetto di vita, per sé e per i propri figli».
Il progetto si articola, infatti, in due azioni principali: la promozione dell’autonomia lavorativa e di quella abitativa. Nel primo caso, saranno realizzate attività volte al rafforzamento delle capacità personali, in un’ottica di empowerment, come l’orientamento e l’accompagnamento alla ricerca del lavoro. Sul secondo versante, invece, l’obiettivo del progetto è facilitare la ricerca di alloggi, adeguati e sicuri, con un costo accessibile, anche attraverso il supporto di esperti del mercato immobiliare. Nell’uno e nell’altro caso, sono previsti sostegni concreti che spaziano dai servizi per i minori a carico, a un bonus per far fronte a caparre, anticipi e prime mensilità per i contratti di locazione.
Fondamentale sarà il contributo dell’associazione Ananke, che da anni si occupa di contrastare ogni forma di violenza contro le donne e i minori e che gestisce l’omonimo centro antiviolenza di Pescara, chiamata a individuare le beneficiarie del percorso.
«Abbiamo deciso di attivare questa collaborazione», commenta Gagliardone, «perché riteniamo fondamentale che le donne vittime di violenza che assistiamo con la nostra associazione abbiano la possibilità di poter essere affiancate da altri interlocutori nel loro percorso di autonomia, sia lavorativa che abitativa, così da ritrovare fiducia nel mondo esterno».
Così come sarà prezioso il contributo di Novissi, onlus partner del progetto che dal 2006 opera per tutelare i diritti dell’infanzia. «Daremo il nostro sostegno alle madri del progetto», spiega Di Paolo, «attivando un pacchetto di servizi composto da varie attività gratuite rivolte ai loro bambini, così che possano stare serene nelle fasi di ricerca del lavoro e dell’abitazione».
Coinvolti nel progetto saranno anche l’associazione AggregAzioni, che collaborerà nel percorso di orientamento e ricerca del lavoro, l’agenzia immobiliare Abitare di Spoltore, per l’individuazione delle abitazioni, e la società cooperativa Social Hub, editrice della testata giornalistica online Felicità Pubblica, che si occuperà della comunicazione dell’iniziativa.
“Autonomia: sostantivo femminile” prevede, inoltre, un lavoro di rafforzamento di rete per mobilitare soggetti pubblici e privati che operano nelle politiche del lavoro e abitative, per mettere in atto scelte concrete a favore dell’inclusione sociale e dell’autonomia delle donne vittime di violenza. Obiettivo cardine sarà quello di rafforzare relazioni e forme di collaborazione tra gli enti che lavorano per l’autonomia e il benessere delle donne, le istituzioni pubbliche e i soggetti privati.
Nella foto da sinistra Maria Pia Rana, Doriana Gagliardone e Veronica Di Paolo.
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