PESCARA – E’ stato presentato, ieri, il progetto Senapa promosso dall’amministrazione comunale di Pescara in partneriato con la Fondazione Caritas e con il direttore della Casa circondariale, un progetto-pilota che, se darà i risultati attesi , sarà anche replicato. In pratica per sei mesi l’amministrazione comunale di Pescara offrirà una chance concreta per reinserirsi nel mondo del lavoro a quattro giovani che hanno commesso un errore e che stanno pagando il proprio debito con la giustizia.
Gli stessi saranno formati nel campo della manutenzione urbana e impareranno sul campo a eseguire piccole riparazioni stradali e a garantire la gestione del verde. Al termine dei sei mesi i 4 ragazzi avranno un attestato circa il livello di professionalità raggiunto che consentirà loro, dopo essere tornati in libertà, di trovare un’occupazione.
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Pescara Alfredo D’Ercole nel corso della conferenza stampa convocata ieri per presentare l’iniziativa, alla presenza, tra gli altri, di Sua Eccellenza, l’arcivescovo di Pescara Monsignor Tommaso Valentinetti, del direttore della Caritas Don Marco Pagniello e del direttore del carcere Franco Pettinella, ha spiegato:
l’obiettivo del progetto-pilota è sicuramente duplice : da un lato incrementare gli interventi e i lavori di pubblica utilità per la manutenzione urbana di base, ossia non i grandi cantieri di riqualificazione, ma piuttosto la chiusura di piccole buche stradali, il ripristino di un cartello o di una segnaletica o ancora la sistemazione di una mattonella sconnessa; dall’altro utilizzare tali interventi di manutenzione urbana non solo come occasione di riqualificazione della città, ma anche come occasione di recupero sociale di soggetti svantaggiati, coinvolgendo detenuti e anche cittadini over-50 che hanno perso il lavoro.
Il progetto si articolerà in due momenti distinti: si inizierà a settembre coinvolgendo quattro detenuti in piccoli interventi sulla manutenzione del verde urbano, per un periodo di due mesi. A fine ottobre partirà il secondo progetto denominato ‘Senapa’ che si articolerà in due mesi di corso di formazione sul lavoro edile che si svolgerà all’interno della Casa circondariale e sarà curato da Formedil, rivolto agli stessi 4 detenuti individuati; subito dopo gli operai formati lavoreranno per altri due mesi per il Comune di Pescara per mettere in pratica le nozioni apprese ed effettuare quei lavori di piccola manutenzione che danno il segno della cura di una città, ma che spesso è difficile far eseguire a delle imprese, come la sistemazione di qualche mattonella in una pavimentazione in betonella, o il ripristino di un cartello stradale o ancora la chiusura di una piccola buca.
La Fondazione costituirà delle squadre che, oltre ai 4 detenuti in giustizia riparativa, vedranno la presenza anche di 4 operai capisquadra e 8 volontari, ossia lavoratori over-50 in condizioni di disagio socio-economico, che hanno perso il lavoro, i quali non riceveranno una retribuzione vera e propria, ma un’indennità. Complessivamente il progetto-pilota costerà 20mila euro.
Ha commentato l’arcivescovo Valentinetti:
il progetto è frutto della sinergia tra Comune di Pescara, Caritas e il Carcere, una sinergia che darà buoni risultati. Le forze vanno unite per garantire il recupero dei soggetti svantaggiati che per varie ragioni non riescono a entrare nel mercato del lavoro. Quello odierno è il primo passo, il primo impegno, con la speranza che tale iniziativa possa proseguire.
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