Masci: “Quando questa infrastruttura sarà completata ci si potrà spostare in pochi minuti dall’ospedale fino a via Rio Sparto, transitando sul Ponte della Libertà e quindi in via Lago di Capestrano”
PESCARA – I cittadini della zona e i residenti degli edifici circostanti negli ultimi mesi avevano segnalato a più riprese una situazione di progressivo degrado nel terreno, a ridosso della Tiburtina, che accoglierà il prolungamento della strada-pendolo. Una situazione che si ripresenta ciclicamente nonostante l’amministrazione sia già intervenuta più volte in passato. Lo scorso 25 settembre il sindaco Carlo Masci, accompagnato dal comandante della Polizia Municipale Danilo Palestini, è tornato per l’ennesimo sopralluogo sul sito a due passi dal quartiere Rancitelli. Un’area abbandonata, divenuta nel tempo ritrovo e terra di conquista di senza-tetto e tossicodipendenti, oltre che di soggetti dediti allo spaccio di droga e a loschi traffici.
Ne sono testimonianza le siringhe disseminate dappertutto e spesso occultate dalla vegetazione, oltre che le capanne e i rifugi improvvisati in cui persone disperate bivaccano e trascorrono la notte. Una situazione esplosiva, di scempio ambientale, alla quale adesso si vuol dare una soluzione in tempi rapidi.
“Il prezzo dell’abbandono non può ricadere sulle spalle dei cittadini – ha detto Masci alle persone che lo attendevano – Se i titolari del fondo non risponderanno alle nostre bonarie sollecitazioni, provvedendo alla immediata bonifica, firmerò un’ordinanza che imporrà loro di agire in tempi certi. Se non procederanno a riportare il sito in condizioni accettabili, interverremo come amministrazione perché questa condizione non è più tollerabile. Ma, certamente, addebitando loro i costi. Lo dobbiamo alle famiglie che vivono qui e alle quali dobbiamo dare risposte certe. Mi impegno con loro a far sì che in pochi mesi questo decadimento divenga solo un ricordo”.
L’operazione rientra nel più ampio progetto che riguarda - come si accennava – il piano di prolungamento della strada-pendolo, un’opera di cui si parla da quasi 30 anni e che ora è giunta finalmente a un passo dalla sua definizione.
“Quando questa infrastruttura sarà completata – ha concluso Masci – ci si potrà spostare in pochi minuti dall’ospedale fino a via Rio Sparto, transitando sul Ponte della Libertà e quindi in via Lago di Capestrano. Un intervento di fondamentale importanza, ricollegabile al programma di riassetto urbanistico di questa zona della città, definita a rischio. Ma ora iniziamo dalla bonifica di questo sito per riportare serenità tra i residenti, poi procederemo ad accelerare il progetto della strada pendolo”.