Pescara ,prorogata la chiusura delle scuole

Il sindaco Albore Mascia ha  firmato l’ordinanza che prevede la sospensione delle attività didattiche anche per mercoledì 8 febbraio

PESCARA – Le Scuole  a Pescara  saranno  chiuse anche nella giornata di mercoledì 8 febbraio, ma solo per gli studenti, mentre il personale Ata, il personale docente e non docente e i dirigenti scolastici, mercoledì dovranno tornare nei propri Istituti per cominciare a preparare le aule al ritorno dei ragazzi che, se la situazione meteorologica dovesse migliorare, dovrebbe avvenire per giovedì 9 febbraio. E’ l’ultima disposizione firmata stamane al termine del vertice operativo svoltosi presso il Centro Operativo comunale della Protezione civile, viste anche le previsioni inviate dalla Protezione civile Nazionale e dalla Prefettura che parlano dell’arrivo di nuove nevicate per la giornata odierna e per domani.

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver firmato la relativa ordinanza sindacale ha spiegato:

oggi il problema è rappresentato dal ghiaccio causato dalla temperatura estremamente bassa di notte, ma anche di giorno . Nel corso del vertice odierno svoltosi presso il Coc abbiamo sentito tutti gli operatori, a partire dalla Polizia municipale, che sono impegnati sulle nostre strade e che ci hanno manifestato preoccupazioni per l’eventuale aumento del volume di traffico che sarebbe determinato inevitabilmente dalla riapertura delle scuole, poco compatibile con le gelate notturne. Tra l’altro nella serata di ieri abbiamo ricevuto dalla Prefettura l’ultimo bollettino meteo che ha annunciato per le prossime 36 ore, dunque sino a domani, martedì 7 febbraio, ulteriori nevicate anche a Pescara. A questo punto abbiamo deciso di prorogare la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado sino a mercoledì prossimo, 8 febbraio compreso. L’unica differenza sarà però che mentre nella giornata di domani, martedì 7 febbraio, saranno chiusi completamente gli Istituti scolastici, anche per il personale, la chiusura dell’8 febbraio, al contrario riguarderà solo gli studenti, dunque parliamo di una sospensione delle attività didattiche, mentre mercoledì il personale Ata e dirigenziale, dunque il corpo docente e non docente, dovrà tornare a lavoro per iniziare a ripulire le aule e a preparare la ripresa delle lezioni, con l’obiettivo di tornare alla normalità già entro giovedì prossimo. L’ordinanza è valida per tutti gli istituti, dunque asili nido, scuole materne, elementari, medie, superiori e università. Ovviamente continueremo a monitorare la situazione pronti a intervenire con ulteriori provvedimenti in caso di necessità. E nel frattempo restano in vigore anche le altre ordinanze firmate negli ultimi giorni, ossia la sospensione dei mercati rionali sino a mercoledì 8 febbraio compreso, dunque domani non si svolgeranno i mercati via Rio Sparto e via Carlo Alberto Dalla Chiesa e mercoledì non si terrà quello sulla strada-parco. Chiusi sino a domani, martedì 7 febbraio, gli impianti sportivi della città, ossia il campo ‘San Marco Evangelista; il Campo ‘Adriano Flacco’-antistadio; Campo ‘Renato Curi’-Rampigna; Campo ‘Antonio Donati’-Rancitelli; Campo ‘Ettore D’Agostino’-via Nazionale Adriatica nord; Impianto sportivo ex Gesuiti; Palasport ‘Simona Cornacchia’, via Elettra; Palasport ‘Ciro Quaranta’, via Elettra; Palasport ‘Fausto Scorrano’, via Rigopiano; Palazzetto ‘Gianluca Evangelista’, via Orfento; Palasport ‘Giovanni Paolo II’; Palestra Colle Pineta; Palestra via Italica; Complesso tennistico di viale Marconi; Bocciodromo di Zanni; Bocciodromo di via Orfento; Impianto polivalente di Colle Breccia; Impianto polivalente via Carlo Alberto Dalla Chiesa. E restano chiusi sino a domenica anche sette parchi cittadini, ossia la Pineta Dannunziana, il Parco dell’ex Caserma di Cocco, il Parco Florida, il Giardino di piazza Santa Caterina, il Parco di Villa de Riseis, il Parco di Villa Sabucchi e il Giardino di piazza San Camillo de Lellis, dove intanto, neve permettendo, domani inizieremo le verifiche di agibilità per accertare la presenza o meno di rami di pini spezzati prima di consentire l’ingresso delle famiglie.