Le opere del Maestro Ventrone sono in esposizione al Museo delle Genti d’Abruzzo
PESCARA – Dopo una lunga attesa è tornato a esporre in Italia l’artista Luciano Ventrone con la mostra “Punti di Vista”, a cura di Mariano Cipollini.
Il lungo percorso espositivo, allestito nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, è stato aperto al pubblico il 4 febbraio scorso e, dato il grande successo di pubblico e di critica, sarà visitabile eccezionalmente fino al 28 maggio 2017.
L’esposizione, promossa dall’Associazione Archivi Ventrone, con il patrocinio della Regione Abruzzo, si è avvalsa di un nutrito e importante numero di opere provenienti sia dalla raccolta del maestro sia da collezioni pubbliche e private.
L’enorme successo della mostra di Luciano Ventrone ha dato ragione alla Fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo che, per la prima volta, ha voluto mettere a disposizione di un unico artista tutte le tredici sale espositive del museo in via delle Caserme, a Pescara.
Oltre alla proroga di “Punti di Vista” il Museo delle Genti d’Abruzzo ha inaugurato un accordo con il FAI (Fondo Ambiente Italiano).
A partire da sabato 22 aprile 2017 e fino alla chiusura della mostra, in tutti i weekend (sabato e domenica alle ore 17.00 e alle ore 18.30) i volontari del FAI accompagneranno i visitatori gratuitamente tra le sale del museo, guidandoli alla scoperta del percorso espositivo.
Nell’intento di creare un movimento sinergico tra le opere presenti nella collezione permanente e l’incontro con i nuovi lavori di Ventrone, la mostra traccia un percorso espositivo particolarmente strutturato, che mette in correlazione passato e presente dell’artista attraverso una narrazione “atemporale, ammaliatrice e ingannevole” che Ventrone fa della realtà.
La mostra “Punti di Vista” non si presenta solo come una rilettura filologica delle nature morte del maestro, ma è protesa a riconsiderare e rivedere alcuni aspetti fondamentali che fanno di Ventrone un artista delle avanguardie.
I lavori dell’ultimo ventennio sono messi in relazione con le sperimentazioni che l’hanno formato, dai primi anni Sessanta, per circa un quindicennio.
Mostra dalle molteplici sfaccettature, “Punti di Vista” ci svela un Ventrone maturo e complesso, stimolato dall’ambiente che lo accoglie a relazionarsi in uno spazio in cui il manufatto esposto è parte in causa anche del suo narrato.
«I suoi lavori – spiega il curatore della mostra Mariano Cipollini – sono veri e propri “oggetti semiotici”. Oltre a fornirci nozioni teoriche collaudate, trasformano una nuova intuitiva descrizione in una vera interpretazione».