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Pescara, prostituzione: fanno abortire una giovane e gettano il feto nel water

da Redazione

Le  indagini durate più di un anno  hanno consentito lo scorso mese di smantellare una banda di  criminali rumeni 

PESCARA – Il 9 febbraio scorso, la Polizia di Stato di Pescara ha dato esecuzione a tredici misure cautelari emesse dal GIP del locale Tribunale (dott Nicola Colantonio) nell’ambito di un’articolata indagine, durata più di un anno, che ha consentito di smantellare una pericolosa banda criminale di matrice rumena che aveva monopolizzato la zona sud di Pescara, praticando una gestione “imprenditoriale” dell’affare della prostituzione.

Le ragazze sfruttate erano assoggettate al punto tale da accettare, in almeno due casi, di sottoporsi ad una pericolosissima pratica di aborto clandestino, procurato attraverso la somministrazione di dosi massicce di un farmaco gastro-protettore (il Cytotec), e di impegnarsi in turni di lavoro massacranti per guadagnare più soldi possibile.

Due giorni dopo l’esecuzione delle predette misure, si è presentata spontaneamente negli uffici della Squadra Mobile una delle donne gestite dall’organizzazione, una giovane rumena di 22 anni, la quale, precisando di essersi nel frattempo affrancata dai suoi sfruttatori, ha reso una dettagliata testimonianza sulle vicende che l’hanno vista coinvolta, fornendo ulteriori elementi probatori oltre a quelli già raccolti.

La predetta, inoltre, ha riferito che, all’incirca nel mese di giugno del 2014, dopo essere rimasta incinta di uno dei tanti clienti con i quali aveva avuto rapporti sessuali non protetti, uno dei capi dell’organizzazione, MIHAI Vasilica (33 anni) e la compagna di costui, SIN Stefania Florentina (26 anni), l’hanno costretta, con minacce e percosse, ad abortire clandestinamente, sempre tramite l’assunzione di una dose massiccia di Cytotec.

La donna ha precisato, altresì, che l’aborto è avvenuto nella stanza di un albergo di Pescara, con gravi rischi per la sua incolumità fisica, e che i suoi aguzzini si sono poi disfatti del feto gettandolo nel water del bagno.

Per tale motivo la locale Procura (dr. Paolo Pompa) ha indagato i predetti MIHAI Vasilica e SIN Stefania Florentina (già tratti in arresto il 9 febbraio scorso) per il reato di procurato aborto, previsto dalla legge 194/78, emettendo nei loro confronti un avviso di conclusione indagini che è stato recentemente notificato.

 

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