Si tratta di una cessione in comodato d’uso gratuito. D’Incecco annuncia l’invio di una nota ufficiale al Presidente Di Marco per contestare tale iniziativa, della quale avrebbe dovuto rendere partecipe tutto il Consiglio provinciale, chiedendo di specificare quali uffici regionali troveranno sistemazione in Provincia.
“A insospettire è proprio lo strano e inspiegabile silenzio nel quale il Presidente Di Marco ha deciso di firmare quel Decreto che pure è di assoluta rilevanza – ha detto il Capogruppo D’Incecco -. In sostanza nel provvedimento c’è tutta una lunga e inutile premessa nella quale il Presidente Di Marco fa riferimento alla riorganizzazione delle Province e al trasferimento delle funzioni a favore della Regione Abruzzo con annesso il personale provinciale.
Quindi Di Marco ricorda che, tale trasferimento, ha determinato il ritorno di tutto il proprio personale nel Palazzo del Governo. E a quel punto, con un passaggio privo di senso, nel Decreto Di Marco afferma che, in virtù di tale riorganizzazione, è spuntata fuori la possibilità di ‘individuare alcune stanze da destinare all’esercizio delle funzioni del Presidente della giunta regionale’ che, quanto pare, sembra averne fatto richiesta con una nota datata 10 aprile 2017, appena tre giorni prima dalla firma del Decreto stesso.
Ovviamente il Presidente Di Marco ha accettato subito la richiesta arrivatagli dal proprio Governatore-Leader Pd, e in tempo record, appena 3 giorni dall’istanza, ha individuato e assegnato le 3 stanze, tutte al primo piano, accanto agli uffici della sua stessa Presidenza. E giustamente Di Marco, Presidente di una Provincia che non ha un euro in cassa, che non riesce a fare la manutenzione di una sola strada o delle scuole per carenza di fondi, ha ben pensato di concedere l’uso di quelle tre prestigiose stanze in comodato d’uso gratuito al Presidente D’Alfonso per due anni.
Innanzitutto, viste le scarse risorse economiche, è compito del Presidente della Provincia utilizzare il proprio patrimonio per reperire somme da reinvestire sul territorio, e sappiamo che ci sono decine e decine di Associazioni e Istituzioni che hanno richiesto l’assegnazione a pagamento delle stanze oggi vuote nello stesso Palazzo provinciale.
Ma il Presidente Di Marco, ignorando quelle richieste, ha preferito cederle gratis al Governatore D’Alfonso, di fatto arrecando un danno alle casse economiche della Provincia. Ovviamente Di Marco mentre da un lato regala stanze gratis alla Regione, dall’altro lato sfratta la Croce Rossa Italiana dal pianterreno della Provincia perché morosa, altra contraddizione su cui chiederemo chiarimenti. In secondo luogo, dopo la lunga premessa sul trasferimento delle funzioni, avremmo compreso se la Regione avesse utilizzato quelle tre stanze per dislocarvi personale tecnico, ma nel Decreto si dice chiaramente che quei locali verranno destinati ‘all’esercizio delle funzioni del Presidente della giunta regionale’, ovvero ci sarà il personale di segreteria di fiducia del Governatore D’Alfonso, che non ha nulla a che vedere con le funzioni tecnico-amministrative della Regione.
E questa necessità è inspiegabile visto che il Governatore dispone già di tre palazzi istituzionali a Pescara, tra cui quello di piazza Unione che al terzo piano ha decine di stanze vuote e disponibili per le sue funzioni di segreteria. Dunque perché occupare anche la Provincia? Evidentemente per il Governatore D’Alfonso c’è una ragione di ‘cuore’, una voglia di ritorno al passato da Presidente della Provincia, o, cosa più probabile, intende disporre di una ‘stanza dei bottoni’ nel Palazzo provinciale da cui assumere ufficialmente il comando anche di Provincia e del vicino Comune, commissariando Di Marco e il sindaco Alessandrini, e trasformando la Provincia nella sua ennesima succursale.
Ovviamente ci prepariamo a contestare tale iniziativa – ha aggiunto il Capogruppo D’Incecco -: se il Presidente Di Marco non ha più la forza di proseguire nel proprio incarico, tanto da doversi far affiancare dal Governatore e dalla sua segreteria politica, dovrebbe avere il coraggio di dimettersi dalle proprie funzioni, restituendo alla Provincia di Pescara autonomia e capacità di azione. E soprattutto chiederemo di rivelare alla città quali sono le funzioni strategiche e irrinunciabili che il Governatore D’Alfonso verrà a svolgere all’interno del Palazzo di Governo”.
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