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Pescara, Randagismo e inadempienze di Asl e Comuni

da Redazione

Incontro delle Associazioni animaliste in Prefettura e con il nuovo assessore del Comune di Pescara

riunione-prefetturaPESCARA – Continua l’azione delle associazioni animaliste di Pescara per denunciare le omissioni e gli abusi in materia di randagismo canino e felino da parte proprio di chi ha il compito di contrastarlo.

Al fine di richiamare l’attenzione verso una non più accettabile gestione del randagismo da parte del servizio veterinario Asl di Pescara, e anche da parte dei Comuni, le associazioni animaliste di Pescara sono state ricevute mercoledì scorso dal Vice Prefetto vicario Paola Iaci, proprio perché la problematica randagismo ha anche importanti aspetti di ordine pubblico ed incolumità delle persone.

Erano presenti all’incontro: Gabriele Bettoschi, Codici Abruzzo; Carmelita Bellini, Dog Village; Gianfranco Bellini, Enpa; Simona Piatteli Lav; Paola Canonico, Lega del Cane; Ambra Ferri, Oipa e Marialuisa D’Olimpo, Meta.

Il modo di operare dell’Ufficio Veterinario Asl di Pescara e delle Polizie Locali sostengono le associazioni “ha raggiunto livelli così alti di inconciliabilità con le normative nazionali e regionali, in materia di randagismo e benessere animale, da richiedere il coinvolgimento della Prefettura”

Il loro modo di operare assume rilevante gravità perché crea inutili sofferenze per gli animali e pericoli per l’incolumità pubblica. Ma crea anche un vero e proprio rimpallo di responsabilità tra Veterinari Asl e il Corpo di Polizia Municipale,a causa di una sempre più evidente carente formazione sulle procedure da seguire,che risultano quasi sempre inconciliabili con gli obiettivi di tutela e di controllo del fenomeno del randagismo.

Le Associazioni hanno consegnato un documento e chiesto che vengano esercitatati i più opportuni interventi sul Servizio Veterinario Asl di Pescara, anche attraverso l’Istituto Zooprofilattico, l’Assessorato Regionale alla Sanità e il coinvolgimento del competente Ufficio del Ministero della Salute. E’ stato anche chiesto che vengano sensibilizzate tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio, compreso il Corpo di Polizia Municipale, affinché possano costituire efficace strumento di tutela della salute e del benessere animale, così come la legge impone loro.

Al fine di documentare alla Prefettura la libera e incontrollata interpretazione delle normative vigenti da parte del Servizio Veterinario Asl di Pescara, è stato anche consegnato il dossier presentato lo scorso 4 Ottobre al Direttore Generale, Dr. Armando Mancini.

L’incontro si è concluso con grande soddisfazione per la positiva apertura e disponibilità mostrata dal Vice Prefetto Vicario nel far proprie le problematiche e le proposte avanzate dalle associazioni.

Il giorno dopo, giovedì 20, le Associazioni, comprese l’associazione Anta, si sono incontrate con il nuovo Assessore di Pescara al Mondo Animale, Diodati.

È stata ricordata la gravità in cui versa il mondo animale a Pescara, che sembra essere da tempo all’ultimo posto delle attenzioni concrete dell’Amministrazione. Problema, è stato ribadito all’Assessore Diodati, che non può più essere risolto solo grazie al volontariato degli animalisti. Occorre una progettualità vera d’intervento, che finora è mancata, che preveda un decisivo intervento per risolvere il carente Servizio Veterinario Asl e della Polizia Locale.

E’ stato fatto presente all’Assessore Diodati che non è più tollerabile che il Comune agisca come se non avesse responsabilità e obblighi di legge.

Pescara ha un rifugio municipale totalmente fatiscente e costantemente a rischio che dovrebbe essere risanato come previsto dalla Legge Regionale 47/2013; non ha mai istituito l’obbligatorio fondo speciale, vincolato al finanziamento della lotta al randagismo, nel quale devono obbligatoriamente confluire anche le relative sanzioni amministrative; non effettua attività di vigilanza sul rispetto delle norme di legge; non ha più da quasi un anno l’obbligatorio sportello comunale per l’anagrafe canina e per i diritti degli animali; frappone ogni difficoltà per l’obbligatorio riconoscimento e la tutela delle colonie feline.

Le associazioni presenteranno un dossier all’Assessore, sperando che possa essere da stimolo alla sua attività amministrativa.

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