Le indagini della Squadra Mobile, infatti, hanno permesso di acquisire un consistente quadro indiziario secondo il quale l’uomo, in quell’occasione, sarebbe entrato in una tabaccheria sita nella zona Nord della città, avrebbe minacciato la titolare con un coltello, costringendola a consegnare quanto presente in cassa (500 euro in contanti), per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Gli investigatori, svolgendo un certosino lavoro incentrato primariamente sull’elaborazione degli elementi ricavati da un’attenta analisi dei filmati di sorveglianza, messi in relazione con i dati ricavati dai capillari servizi di controllo del territorio disposti quotidianamente dal Questore di Pescara, sono riusciti ad identificare l’autore del delitto, che nel frattempo si era però reso irreperibile.
Proprio ieri, un equipaggio di Volante in servizio di pattuglia è riuscito ad individuare l’uomo mentre si trovava nei pressi della stazione, permettendo così agli investigatori di applicargli la misura cautelare e condurlo in carcere per il reato di rapina aggravata di cui all’art.628 comma 3 c.p.
Si precisa che le responsabilità per i fatti contestati nell’ordinanza del GIP, seppur basate su elementi considerati gravi al punto da fondare le misure cautelari restrittive della libertà di cui si è detto, devono essere comunque poste al vaglio dell’attività processuale e l’odierno indagato non può essere ritenuto colpevole fino alla conclusione di tutti i gradi di giudizio.
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