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Pescara, Rapposelli (FdI) su autorizzazioni occupazione suolo pubblico

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“Necessaria la proroga delle le autorizzazioni di occupazione suolo pubblico straordinaria a bar e ristoranti in scadenza in 31 marzo”

PESCARA – “L’amministrazione comunale di Pescara deve necessariamente prorogare le autorizzazioni di occupazione suolo pubblico straordinaria a bar e ristoranti per il posizionamento di tavoli e sedie lungo i parcheggi lineari, i cosiddetti parklet, dopo la scadenza del prossimo 31 marzo. Ma deve anche dare delle regole agli esercenti, evitando di trasformare la città in una casbah, indicando i materiali che andranno utilizzati per l’allestimento dei parklet e i colori, garantendo sicurezza, uniformità, decoro e ordine sul territorio. È la proposta emersa e condivisa all’unanimità oggi dalla Commissione Commercio e Attività Produttive che ha raccolto l’appello lanciato anche dalle Associazioni di Categoria presenti all’incontro e che, d’altro canto, personalmente avevo già anticipato nei giorni scorsi. Ora formalizzeremo l’istanza all’assessore delegato e alla struttura tecnica che inviteremo in Commissione per venerdì prossimo”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Fabrizio Rapposelli al termine della seduta odierna, che ha visto la partecipazione del Presidente di Confcommercio Riccardo Padovano, del Presidente di Confesercenti Gianni Taucci, del Presidente del Consorzio Pescara Centro Marco Canale e del funzionario comunale l’architetto Piergiorgio Pardi.

Nei giorni scorsi – ha ricordato il Presidente Rapposelliera stata annunciata la decisione dell’amministrazione comunale di non prorogare l’autorizzazione all’occupazione suolo pubblico gratuita per i cosiddetti Parklet alla scadenza del 31 marzo, in coincidenza con la scadenza dei Decreti ministeriali covid-19, perché manca una regolamentazione della procedura e perché determinerebbero delle problematiche anche al settore Mobilità e alla Polizia municipale, per delle contraddizioni rispetto al Codice della strada. Tuttavia siamo tutti ben consapevoli della rilevanza economica e anche sociale di quel provvedimento che di fatto ha permesso, in piena emergenza Covid-19, a molte attività, le più penalizzate dalla pandemia insieme a negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie, di ampliare i propri spazi, gratuitamente, per poter lavorare e ospitare clienti non al chiuso dei locali, ma all’aperto, rispettando tutte le prescrizioni anti-Covid.

Fra l’altro lo stesso provvedimento è in vigore oggi, in una Pescara che è in zona rossa da un mese e dunque senza che ristoranti e bar ne abbiano potuto beneficiare, e sembra paradossale e irrazionale cancellare il beneficio dopo il 31 marzo, quando, con l’arrivo della primavera, delle belle giornate e, si spera, con un calo dei contagi, tutti auspichiamo una ripresa delle attività economiche, ovvero si pensa di cancellare il parklet quando i nostri esercizi pubblici potrebbero ricominciare a utilizzarli per servire caffè, pietanze o aperitivi, assicurando il giusto distanziamento tra avventori. Personalmente ho già chiesto all’amministrazione di rivedere e ripensare tale decisione, ma oggi ho voluto appositamente sentire anche le Associazioni di categoria per comprendere quale sia la loro posizione in merito. E da tutte le Organizzazioni presenti è arrivata una richiesta unanime, condivisa dalla stessa Commissione: la proroga dopo il 31 marzo dei parklet va garantita.

Tutti gli esercenti oggi guardano alla data del 6 aprile, dunque dopo Pasqua, al termine delle restrizioni già previste dall’ultimo Decreto, come alla méta da raggiungere per iniziare la scalata della ripresa, ma molte attività, private del parklet, già sanno che non potranno riprendere il proprio lavoro perché dispongono di spazi troppo limitati, adeguati nel periodo pre-Covid, ma oggi non più funzionali rispetto alle limitazioni post-pandemia. Piuttosto le stesse Organizzazioni di categoria chiedono la predisposizione veloce di un Regolamento per disciplinare le modalità di realizzazione degli stessi parklet ha sottolineato il Presidente Rapposelli -. Ovvero: come ha detto lo stesso architetto Pardi, oggi c’è stata una deregulation del settore, quindi ognuno ha allestito la propria area clienti in base al proprio gusto, qualcuno ha realizzato recinti in legno, qualcun altro ha usato il prato finto, e l’effetto è stato quello di una casbah piombata sulla città. Serve allora un regolamento che fornisca agli esercenti di bar e ristoranti le linee di indirizzo, delle linee guida sui materiali da utilizzare per l’allestimento del parklet, i colori ammessi, utilizzando anche strutture removibili e modulari per dare elasticità alle strutture stesse, magari anche riprendendo il vecchio regolamento dei dehors che comunque andrà rivisto.

Ovviamente però per chiedere ai piccoli imprenditori della ristorazione di fare investimenti e sostenere ulteriori costi, dobbiamo prima dare loro la certezza di poter utilizzare quei piccoli spazi ricavati al posto dei parcheggi lineari antistanti le proprie attività per un periodo non limitato a un mese o due settimane, ma comunque, come hanno chiesto anche le Organizzazioni di categoria, estendendo la misura dell’utilizzo gratuito di quegli spazi almeno sino alla fine della pandemia, che è stato e continua a essere il terremoto economico del nostro sistema. La Commissione ha condiviso all’unanimità tale posizione che, a questo punto, vista l’urgenza della scadenza ormai dietro l’angolo, ovvero il 31 marzo, sottoporremo all’assessore delegato Cremonese e all’intera struttura tecnica comunale venerdì prossimo, nel corso di una nuova seduta della Commissione”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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