Venerdì e Sabato prossimi al Matta, tornano le proposte di teatro contemporaneo;sul palco si parlerà di Alzheimer e della tragedia di Ustica
PESCARA – Dopo il tutto esaurito della serata inaugurale, la rassegna di nuove drammaturgie NET torna ad accendere le luci del palcoscenico al Matta di Pescara, lo spazio performativo di via Gran Sasso, con altre due proposte, selezionate tra oltre 50 nuovi spettacoli sull’intero territorio nazionale.
Venerdì 21 novembre sarà la volta del Gruppo Hat (Chieti) che presenterà uno spettacolo inedito sulla vita di Tania e Arianna, due sorelle che scelgono di vivere esistenze diverse. Frammento, un esperimento per l’alzheimer, è uno spettacolo sulla riconciliazione di due sorelle in un momento difficile e complesso, affrontando la faticosa condizione della madre, malata di Alzheimer. Nascono incomprensioni e scontri ma le due donne dovranno riscoprire l’importanza di essere unite per amore della loro madre.
Lo spettacolo è un progetto del Gruppo di ricerca Hat, nato dall’impegno dell’artista Matteo Schiazza insieme a Stefania Marinangeli e Alessandra Diodoro, nell’intento di mettere in scena le incertezze e le difficoltà che nascono intorno ad una delle patologie, purtroppo, a più alto impatto sociale del mondo. “Frammento nasce da una esperienza personale e dalla voglia di condivisione senza pensare ad una tragedia ma puntando all’offerta di un punto di vista diverso – scrive il regista Matteo Schiazza – cercando di “invitare” gli spettatori a non allontanare il malato bensì a comprenderlo”.
Sabato 22 novembre arriverà invece da Roma la compagnia del Teatro Kopò che presenterà un toccante e delicato spettacolo sulla nota tragedia di Ustica dal titolo emblematico: “Sono nato per volare”. Siamo nel giugno 1980 e Vincenzo Diodato, un bambino di 10 anni, siciliano che vive a Bologna, si prepara a partire per le vacanze accompagnato dalla madre, dalla sorellina di 7 anni e dal fratellino Giuseppe (”la luce dei nostri occhi”). Alle 20.08 l’aereo “bianco e rosso” decolla… E’ uno spettacolo pieno di ritmo e passione, dolce e carnale allo stesso tempo. Il dialetto siciliano è rapidamente comprensibile, familiare ed è probabilmente l’unico modo, così diretto, per sentire l’odore di quegli anni, attraverso le narici di un bambino che ha un sogno… volare. Ore 20.51 … l’Itavia 870 scompare e il resto della storia lo conosciamo. Lo spettacolo per la regia di Giuseppe Arnone, è stato presentato a Roma per la prima volta a marzo di quest’anno.
La rassegna, ideata e coordinata dall’associazione Art Lab e promossa da Artisti per il Matta in collaborazione con il Florian TSI porta a Pescara, per la prima volta, una iniziativa che ha già avuto due edizioni precedenti e di successo a Roma. “E’ un modo per dare spazio e voce alle nuove scritture teatrali – dice Lisa De Leonardis di Art Lab – in un momento nel quale c’è molta difficoltà da parte delle compagnie a mostrare i propri lavori. Credo che iniziative come queste servano a far girare i lavori più validi e a dare un po’ d’aria alle compagnie più capaci. Gli attori riceveranno la quasi totalità dell’incasso della serata: è per questo ancora più importante che, chi ama il teatro, partecipi a questo evento”.
Il biglietto è unico e costa 10 euro, gli spettacoli si svolgeranno tutti al Matta di Pescara, in via Gran Sasso ed avranno inizio alle ore 21,00.