I capigruppo del centro destra sottolineano anomalie nell’incarico assegnato all’avvocato, Antonella Santeusanio, per la redazione del nuovo Piano generale del traffico di cui si occupano quattro professionisti esterni e una super-società
PESCARA – I Capigruppo di Forza Italia, Marcello Antonelli, Pescara in Testa, Guerino Testa, e Pescara Futura, Carlo Masci, al termine della seduta di ieri della Commissione Vigilanza, Controllo e Garanzia, convocata per parlare della determina di affidamento incarico numero 462 del 22 dicembre con l’audizione del Dirigente responsabile Giuliano Rossi, hanno affermato che porteranno dinanzi all’Anac, l’Autorità Nazionale Anti-Corruzione, e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, il ‘caso’ dell’incarico di supporto al Rup affidato a un avvocato, Antonella Santeusanio, per la redazione del nuovo Piano generale del traffico.
Ai due Organismi si chiederà
una verifica tecnica sull’affidamento, andato alla prima dei non eletti per la lista ‘Pescara Insieme – Bene Comune’ in appoggio al sindaco Alessandrin
il senso di questo quinto incarico, dopo che la giunta Alessandrini dispone già dell’ausilio di tre consulenti e di una super-società che si è aggiudicata l’incarico nell’agosto del 2016
soprattutto quali sono le competenze di un legale nella redazione di un Piano traffico.
“La prima anomalia – hanno sottolineato i Capigruppo Antonelli, Testa e Masci – è rappresentata dalle date: l’avvocato Santeusanio, per uno strano scherzo del destino, si è iscritta alla Long List dei professionisti stilata dal Comune nell’ottobre del 2016, aggiungendosi a centinaia di altri colleghi, e per lei l’incarico è arrivato dopo appena due mesi. Altra stranezza, la determina è stata vidimata il 22 dicembre, data dell’incarico, ma solo oggi è stata resa nota, dopo sei mesi, in barba alle norme sulla trasparenza che invece impongono all’Ente pubblico di ufficializzare immediatamente incarichi e nomine, proprio per consentire, agli Organi politico-amministrativi, di esercitare il potere di controllo.
E poi veniamo ai contenuti dell’incarico:
l’oggetto del contendere è l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano, strumento indispensabile, si legge nella determina, ‘per soddisfare la domanda di mobilità al miglior livello di servizio possibile’. E il suo aggiornamento era tanto urgente che il sindaco Alessandrini ha approvato il primo atto di indirizzo il 30 giugno 2014, venti giorni dopo il suo insediamento. Poi però ha atteso maggio 2016 per inserire le voci di spesa nel bilancio, dunque due anni dopo.
Nel frattempo la giunta ha interpellato e pagato tre diversi consulenti della materia, inseriti nella macchina amministrativa con i fondi destinati al Monitoraggio e alla Sicurezza stradale; sempre nel 2016 il sindaco ha deciso di ricorrere a una gara per individuare una super-società cui affidare l’incarico, gara aggiudicata allo Studio Associato Sysma Systems Management-Cooperativa Sipet-Studio Associato Transport Engineering Consulting-Ingegner Simone Grasso, di Catania, per 63mila euro di spesa.
Ma tutto questo non basta:
il sindaco Alessandrini si è infatti accorto che occorreva ancora un super-super-esperto per gestire ‘la fase partecipativa del piano per il coinvolgimento degli stakeholders, i portatori d’interesse, della cittadinanza; per il coordinamento delle attività legate al procedimento amministrativo del Piano, ossia la Vas; per le attività di verifica legale della congruità del Piano con gli strumenti urbanistici vigenti nel territorio comunale, ossia la sua conformità al Piano regolatore generale; e infine per il supporto all’istruttoria delle osservazioni’.
Attività evidentemente molto tecniche e specifiche, che farebbero pensare all’affidamento di tale incarico a una figura tecnica, un ingegnere specializzato nella mobilità, un architetto esperto di Pianificazioni, un urbanista, un informatico capace di sviluppare programmi di partecipazione, persino un geometra.
E invece spunta un avvocato:
per svolgere attività tecniche di consultazione partecipata, di Vas, di conformità urbanistica, il sindaco Alessandrini ha scelto di affidarsi a un avvocato, Antonella Santeusanio che, guarda caso, è stata anche candidata in una delle liste di appoggio al suo nome nel 2014, risultando prima dei non eletti, un avvocato che dovrà affiancare il Responsabile unico del Servizio, l’architetto Piergiorgio Pardi”.
“Fa specie – ha detto in Commissione il Capogruppo Testa – che l’avvocato sia prima dei non eletti della stessa lista che ha invece eletto la vicepresidente del Consiglio Lola Berardi, la stessa che ha condotto una battaglia di legalità in aula affinchè gli scrutatori per le prossime elezioni siano scelti tramite sorteggio, anziché su indicazione dei partiti.
L’assenza di coerenza in questo caso ci pare chiara, senza dimenticare che il compenso di 38mila euro destinato alla professionista, che dovrà lavorare 4 ore a settimana per un anno, è sicuramente inopportuno in un Comune che è in predissesto, che ha alzato le tasse al massimo salassando tutti i pescaresi e che non riesce a trovare 22mila euro per sistemare una fontana artistica.
Sicuramente occorre fare chiarezza, specie dopo le dichiarazioni odierne del Dirigente Rossi il quale, dinanzi alla domanda circa le competenze specifiche del legale da lui scelto e nominato e le pregresse esperienze in materia di traffico, ha detto senza mezzi termini che mai prima d’ora il legale si è occupato di mobilità e che non aveva alcuna competenza specifica”.
Quattro professionisti esterni e una super-società per il traffico
“Ancora più assurdo – ha aggiunto il Capogruppo Masci – è che un Comune di 117mila abitanti abbia addirittura quattro professionisti esterni e una super-società che si occupano tutti della stessa cosa, ossia del traffico, ed è inaccettabile in un Comune che ha le casse compromesse. Fra l’altro a scatenare tensione è la scelta caduta su una candidata non eletta alle ultime amministrative”.
“Questa vicenda merita chiarezza – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli -: due i prossimi passaggi, ovvero la convocazione in Commissione, in audizione, dell’avvocato Santeusanio, e, nel frattempo, la presentazione di un’istanza all’Anac e alla Procura regionale della Corte dei Conti affinchè verifichino la legittimità delle procedure seguite nell’attribuzione dell’incarico e del compenso di oltre 38mila euro riconosciuto alla professionista”.