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Pescara-Reggina 0-0: tutto tranne il gol

da Davide Luciani

Infortuni, occasioni, scontri, pioggia e gol mangiati. Gli abruzzesi recriminano per un errore clamoroso di Sansovini sottoporta.

PESCARA – Su un campo reso viscido dalla pioggia che cade incessantemente da sei giorni, Pescara e Reggina danno vita ad una partita combattuta in cui si vede di tutto, tranne che il gol.

GLI SCHIERAMENTI – Di Francesco ripresenta la fascia destra titolare con i recuperi di Zanon e Gessa. Davanti a Pinna quindi, la difesa è formata da Zanon, Mengoni, Olivi e Capuano. A centrocampo viene riproposto ancora Nicco in vece dell’infortunato Cascione, con Tognozzi al suo fianco. Sulle fasce il già citato Gessa a destra con Bonanni a sinistra. In attacco Soddimo affianca Sansovini.

Atzori, arriva all’Adriatico senza il bomber Bonazzoli, squalificato. Al suo posto, al fianco di Viola c’è Campagnacci. Davanti a Puggioni la linea a tre è formata da Adejo, Cosenza e Acerbi, mentre a centrocampo Barrillà rileva Rizzo nel ruolo di interno sinistro con Tedesco in cabina di regia e De Rose in quello di interno destro. Le due ali sono Colombo a destra e Rizzato a sinistra.

L’IMPREVISTO NICCO, BRIVIDO INIZIALE – Al 5’ i piani di Di Francesco vengono subito scombinati. Al limite dell’area della Reggina infatti, Nicco, nel tentativo di controllare un pallone, becca una zolla e crolla a terra dolorante: probabile distorsione al ginocchio per lui. Il giocatore esce in barella, sostituito dal giovane Berardocco.

Al 12’ il Pescara rischia un ‘autogollonzo’ nata da un’ incomprensione tra Olivi e Pinna: i difensore passa la palla al portiere in uscita, ma, per fortuna degli abruzzesi, il pallone è rallentato da una zolla e il numero uno sardo recupera la posizione, facendo sua la sfera.

DUBBI SU COSENZA, CAMPAGNACCI METTE PAURA – Al 13’ sono i biancazzurri protestano per un fallo di mano di Cosenza, dentro l’area su tiro di Berardocco, ma l’arbitro lascia proseguire. Tra il 33’ e il 35’ il Pescara ha due buone occasioni per passare in vantaggio entrambe con Sansovini che prima viene anticipato in area su cross di Bonanni e poi non sfrutta uno svarione di Cosenza, tirando alle stelle dal limite dell’area. L’occasione più clamorosa è però della Reggina. Al 42’ Pinna infatti compie un autentico miracolo su un colpo di testa di Campagnacci, servito da Tedesco su punizione.

SANSO-DIVORA, RESTA LO ZERO – Nel secondo tempo, il Pescara prova a farsi più intraprendente. Al 1’ Sansovini entra in area, crossa, ma Soddimo viene anticipato da Puggioni, mentre al 13’ è Olivi con un colpo di testa in area manda alto il pallone. Di Francesco prova a dare maggior vivacità alla squadra facendo entrare Giacomelli al 7’ per un irritante Soddimo, ma al 17’ c’è un’altra tegola per gli abruzzesi: Gessa infatti è costretto a lasciare il terreno di gioco, sostituito da Petterini che va a posizionarsi nel ruolo di ala sinistra con Bonanni spostato a destra.

Il Pescara negli ultimi quindici minuti diventa più vivace, e fallisce due palle gol, ancora con Sansovini entrambe le volte imbeccato da Giacomelli. Al 30’ l’ex interista se ne va sulla sinistra, entra in area e la passa al numero nove che controlla e lascia partire un tiro debole che Puggioni para senza difficoltà. Al 31’ l’occasione è ancora più clamorosa e fa gridare di rabbia i tifosi biancazzurri: stavolta Giacomelli entra in area da destra e serve Sansovini, che, con la porta spalancata, effettua un tiro più lento del passo di una lumaca, consentendo al numero uno calabrese, di recuperare la posizioni e far suo il pallone.

La partita in pratica finisce qui. Il Pescara continua a mantenere inviolata la sua porta (ora Pinna non subisce gol da 688 minuti), ma i motivi per gioire finiscono qui. L’occasione di Sansovini è troppo clamorosa per non gridare all’occasione persa. Come se non bastasse, a Grosseto, Di francesco dovrà inventarsi il centrocampo causa indisponibilità di Cascione, Tognozzi, Nicco e Ariatti.

La Reggina invece torna a cas con un buon punto che la mantiene al quinto posto, appena dietro il Varese. Senza Bonazzoli, questo punto è oro colato.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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