PESCARA – Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, allertato dai cittadini, denuncia la situazione in cui versa la pinetina,che divide corso Vittorio Emanuele dalla stazione del Terminal bus, nel cuore di Pescara.Praticamente la zona è diventata una discarica a cielo aperto, con rifiuti, immondizia, escrementi umani, abbandonati ovunque, tra le panchine, in mezzo ai cespugli, lungo i sentieri brecciati. Il degrado regna sovrano grazie ad un accampamento di disperati, che vivono in condizioni indecenti e anche di estremo pericolo igienico-sanitario.
L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede che venga immediatamente bonificata l’intera area, ripristinando le opportune condizioni igieniche, e garantendo anche la presenza di un agente della Polizia municipale fisso per sorvegliare sull’incolumità dei cittadini e affinchè l’accampamento non venga riallestito.
“Forse il sindaco Alessandrini lo ignora, ma parliamo di un luogo di rilevanza storica per la città – ha sottolineato Foschi -, ovvero la pinetina che costeggia l’originario muro di confine della vecchia stazione ferroviaria, quello che venne sottoposto ai bombardamenti durante la guerra e che pure le amministrazioni che si sono succedute hanno preservato a futura memoria. E che sia una zona storica il sindaco dovrebbe immaginarlo viste le cerimonie ufficiali che si ripetono dinanzi al cippo il 14 settembre di ogni anno, anniversario del bombardamento più tragico. Ma il sindaco evidentemente non ne è a conoscenza se ha consentito che quella zona divenisse luogo di degrado di proporzioni spaventose, eppure parliamo non di una estrema periferia di una grande metropoli, ma di un’area situata nel cuore del centro commerciale di Pescara, luogo di grande transito, vista la presenza della stazione ferroviaria e della stazione dei pullman, a due passi da corso Umberto. Ebbene l’area ormai è irriconoscibile rispetto al giardino pubblico, con panchine, recinzioni in legno e aiuole, allestito dal centro-destra: i cespugli sono divenuti una foresta-anfratto naturale per chi sotto quei rovi ci ri
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