PESCARA – L’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti ha replicato ieri alle affermazioni del consigliere Pignoli sulla presunta discriminazione di 20 bambini esclusi dal servizio di trasporto scolastico dicendo che il Comune di Pescara assicura quotidianamente il servizio scuolabus a ben 300 studenti della città che vivono esclusivamente nelle zone periferiche del territorio, e non certo per i bambini della centralissima via Milano o via Regina Margherita. I venti bambini che oggi non usufruiscono del servizio, e che sono stati inseriti in via straordinaria in una lista d’attesa mai redatta prima d’ora, sono piccoli che hanno presentato con otto mesi di ritardo la propria domanda, ovvero a inizio ottobre anziché a gennaio-febbraio come prevede la norma e il regolamento, per consentire agli uffici di organizzare al meglio il servizio addirittura per il successivo anno scolastico.
“Le affermazioni del consigliere Pignoli sono offensive per i nostri uffici e soprattutto per l’intelligenza delle famiglie – ha precisato l’assessore Renzetti -: il servizio scuolabus garantito dal Comune di Pescara funziona in maniera perfetta, partito il 13 settembre, ossia con l’apertura dell’anno scolastico, proprio per soddisfare sin dal primo giorno le esigenze dei 300 studenti delle nostre scuole elementari e medie che lo scorso gennaio-febbraio hanno regolarmente presentato domanda, ovvero entro i termini. Ben 12 gli itinerari che i nostri mezzi, partendo dalle 7.30, effettuano ogni giorno, concludendo il giro entro le ore 8.30 in modo da permettere a tutti i bambini di entrare serenamente in classe. Il servizio – ha spiegato l’assessore Renzetti – interessa esclusivamente i bambini che risiedono nelle zone più collinari della città o più in periferia e che concretamente hanno difficoltà a spostarsi per raggiungere le aule, magari perché i genitori non hanno mezzi, o comunque hanno orari che mal si conciliano con l’apertura o chiusura delle scuole. E anche per l’anno scolastico in corso siamo riusciti a mantenere ferme le tariffe, ossia le famiglie che utilizzano il servizio per i propri figli sia nel viaggio di andata che di ritorno pagano la tariffa di 13,85 euro mensili; gli utenti che ne usufruiscono solo per l’andata o solo per il ritorno pagano la metà; per i mesi di settembre e giugno, quando la scuola si svolge solo per due settimane, il servizio completo costa solo 6,93 euro al mese. Complessivamente sono dodici gli itinerari garantiti dai nostri scuolabus, di cui due vengono coperti da una ditta esterna, la Adriatica Tour Srl, per far fronte ai pensionamenti intervenuti nel corso dei mesi scorsi. E per verificare che i bus scolastici coprono solo le periferie basta guardare gli itinerari ossia: per l’Istituto Comprensivo numero 1, plesso ‘Rodari’, uno scuolabus percorre via Sacco, via Tavo, via Aterno, strada Vicinale Mavoce, via Cerviello, via Stradonetto, via Tiburtina, via Lago di Capestrano, via Lago di Borgiano, via Tavo; il secondo itinerario percorre via Secchia e via Aldo Moro. Per il plesso ‘Don Milani’ lo scuolabus percorre via Osento, via Sacco, via Lago di Borgiano, via Tavo, via Salara Vecchia e via Lago di Capestrano. Per il plesso di Fontanelle, lo scuolabus percorre strada Vecchia Fontanelle, via Caduti per Servizio, via Fontanelle, via San Donato, via Stradonetto, di nuovo strada Vecchia Fontanelle, via Acquatorbida, via Tirino, strada Vicinale Villamagna, via Lago di Capestrano, strada Fosso Cavone. Per il plesso della scuola media Foscolo, il bus scolastico percorre via Imele, via Tavo, via Ilaria Alpi, via Strada Cetrullo, via San Donato, strada Colle San Donato, via Lago di Borgiano, via Lago Magro, via Osento, via Tirino, via Rio Sparto, via Sacco, via Aldo Moro, strada Cetrullo, via Lago di Capestrano, via Colle Renazzo. Per l’Istituto Comprensivo 10, plesso Gescal, ci sono due scuolabus, il primo segue il percorso strada Catani, via Di Sotto, via De Jacobis e strada Fonte Borea; il secondo percorre via Monte Faito, strada Valle Ferzetti, incrocio con via Valle Furci, via Colle Innamorati, via Di Sotto. Per il plesso di Largo Madonna, Istituto comprensivo 9, ci sono due percorsi distinti, il primo percorre Strada Colle di Mezzo, strada Pandolfi, via de Jacobis, strada Fonte Borea e via Colle Scorrano; il secondo itinerario si snoda su via Monte di Campli, via Di Sotto, angolo via Di Francesco, incrocio con via Marchegiani, incrocio con Salita Pandolfi e incrocio con via Cervone, quindi strada Valle Furci, via Ferzetti e via Colli Innamorati. Per l’Istituto Comprensivo 7, il primo itinerario toccha via Fontecchio, via San Donato, via Fosso Cavone, strada Vecchia Fontanelle, via Lago Magro, via Rio Sparto, strada Cetrullo, strada Colle Carullo, via Fontanelle, via Tirino e via Colle San Donato; il secondo itinerario si snoda su via Basento, via Adige, via Cesano, via Rio Sparto, strada Comunale Piana, via Panaro, via Secchia e via Rubicone. Infine l’ultimo itinerario tocca strada Comunale Piana, via San Donato, via Tavo, via Volta, via Aterno, via Aldo Moro, via Pietro Nenni, via Alento, via Lago di Capestrano e via Tiburtina. E’ evidente che nei nostri itinerari non ci sono certo via Milano, né via Regina Elena, né tantomeno via Regina Margherita, dunque non ci sono discriminazioni nei confronti degli studenti delle periferie, smentendo le vergognose affermazioni del consigliere Pignoli. I venti bambini per ora esclusi hanno purtroppo presentato con otto mesi di ritardo la propria domanda, e sono dunque stati compresi in una lista d’attesa, in attesa che ci siano delle rinunce per riuscire a inserirli. Se poi il consigliere Pignoli ha notizia di bambini delle periferie che non stanno frequentando la scuola perché non possono andarci con gli scuolabus, è allora suo dovere di pubblico ufficiale segnalarne i relativi nominativi ai Servizi sociali comunali per consentire un rapido intervento dei nostri operatori a tutela dell’educazione e della formazione degli stessi bambini”.
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