PESCARA – “Il prefetto di Pescara Francesco Provolo ci ha ufficialmente comunicato questa mattina che sta procedendo con la rescissione della convenzione con la Cooperativa Polis di Perugia vista l’indisponibilità della struttura individuata per ospitare i presunti profughi sulla riviera sud. Ovvero da questo momento abbiamo la certezza che i 100 immigrati non andranno all’Hotel Holiday, dopo che la famiglia Giannandrea, proprietaria dell’immobile, aveva rescisso già ieri, con i propri legali, tutti i contratti di concessione della struttura. Oggi celebriamo una vittoria per il centro-destra che ha sostenuto una battaglia giusta e ovvia nell’interesse del territorio, ma anche per tutti i cittadini che ci hanno creduto e che con noi hanno portato avanti per dieci giorni una protesta civile e sacrosanta. Ora si aprirà una nuova fase in cui ci auguriamo che il sindaco di Pescara Alessandrini, completamente e colpevolmente assente in questa vicenda, decida di governare tali situazioni e di gestirle”.
Lo hanno detto quest’oggi il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, i consiglieri comunali di Forza Italia Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli, e Armando Foschi dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ nella conferenza stampa convocata d’urgenza al termine dell’incontro con il Prefetto Provolo.
“Al Prefetto va innanzitutto il nostro ringraziamento per la capacità di ascoltare le nostre istanze, che non erano e non sono prese di posizione di pregiudizio, e anche per la capacità di comprendere la problematica seria che gli abbiamo sottoposto – hanno detto i capigruppo Sospiri e Antonelli -.Il Prefetto sta procedendo con la rescissione della convenzione con la Polis per la sopravvenuta indisponibilità dell’Hotel Holiday inizialmente individuato per ospitarvi 100 presunti profughi. Il Prefetto ha anche precisato che quei 100 immigrati non andranno, come si era vociferato ieri, a Cepagatti, che resta con le previsioni già contenute nel bando, ovvero ospiterà i 25 presunti profughi già decisi. Ora lo stesso Prefetto Provolo sonderà l’eventuale disponibilità di strutture di volontariato, come la Caritas per verificare se hanno le condizioni per ospitare gli immigrati nelle more di un nuovo bando che andrà a predisporre nelle prossime settimane e che però determinerà i propri effetti solo dopo l’estate per evidenti ragioni temporali. Per noi questa è una bellissima notizia perché abbiamo risolto il problema più urgente, ovvero l’estate e la demolizione dell’economia turistica della città, che era la criticità maggiore. Era inconcepibile voler ospitare 100 presunti profughi sulla riviera in piena estate. Ora si aprirà una nuova fase nella quale ci auguriamo che i Comuni, a partire da quello di Pescara, si siedano al tavolo col Prefetto per individuare soluzioni condivise evitando che si ripetano situazioni come quella di Pescara, perché se non va bene che in estate vengano sistemati 100 immigrati sul lungomare, non va neanche bene che in pieno inverno vengano sistemati a Roccaraso. La verità è che le Istituzioni devono cominciare a gestire tali situazioni emergenziali, che non possono essere lasciate nelle mani dei privati che ovviamente fanno business. Siamo anche soddisfatti per la risposta dei cittadini, per la protesta civile condotta, mai andata oltre le righe, e siamo soddisfatti per aver dato un contributo concreto alla soluzione di un problema importante, grazie anche al buon senso dei proprietari dell’Hotel Holiday, i quali hanno compreso le ragioni dei cittadini”.
“Oggi sappiamo che la nostra non era una iniziativa di 7-8 malpensanti – ha aggiunto il consigliere Rapposelli – , ma era una iniziativa giusta, mirata, tanto da aver riscosso l’approvazione della popolazione pescarese. Nessuno di noi è contro l’accoglienza a prescindere, ma sicuramente questo è il periodo meno adatto per localizzare 100 immigrati sulla riviera proprio in virtù dell’economia turistica. Ringraziamo per la sua disponibilità il Prefetto che ha dimostrato grande capacità di ascolto e di comprensione”. “La presenza dei cittadini, le oltre 1.700 firme raccolte in neanche dieci giorni – ha detto il consigliere D’Incecco – hanno dimostrato che le battaglie vere si possono combattere anche fuori dal palazzo, sulla strada e i cittadini partecipano. La cosa più evidente in questi dieci giorni è stata che qualunque sindaco, al di là della propria appartenenza politica, si sarebbe occupato in prima persona di tale situazione. A Pescara, invece, c’ha dovuto pensare l’opposizione di centro-destra per impedire una dislocazione innaturale degli immigrati, e questo ha dimostrato ancora una volta l’inconsistenza di un’amministrazione che non sa cos’è normale per una città e cosa non lo è. Il sindaco Alessandrini non c’è, è completamente assente e oggi Pescara ne paga lo scotto”.
“Siamo sconcertati dal silenzio assordante del sindaco Alessandrini – ha confermato Foschi, dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ – che, seppur informato dalla Prefettura, avrebbe permesso l’invasione del lungomare sud, in piena estate, senza neanche avvisare i cittadini. Ringraziamo la famiglia Giannandrea che, pur dinanzi alla prospettiva di incassare 250 mila euro all’anno, per due anni, che non sono spiccioli in periodi di crisi, ha comunque rescisso i contratti. La verità è che si spaccia per accoglienza ciò che oggi è un affare, se pensiamo che la Cooperativa Polis ha partecipato al bando della prefettura a febbraio senza neanche avere la disponibilità di una struttura, e infatti i contratti sono stati firmati solo il 12 aprile, contratti sui quali occorrerà comunque fare chiarezza”.
“La prossima settimana – ha detto il capogruppo Sospiri – organizzeremo un incontro serale con i cittadini per festeggiare insieme la vittoria ottenuta e il risultato raggiunto, dopo aver sventato un serio pericolo”.
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