PESCARA – Nella mattinata di ieri personale della Squadra Volante della Questura di Pescara interveniva presso un hotel del lungomare perché in una delle sue camere due persone stavano litigando furiosamente. All’interno venivano trovati due uomini, un pescarese ed un napoletano con vari precedenti di Polizia, che ancora molto agitati venivano invitati ad uscire dalla stanza per un controllo in sicurezza.
A carico dei due vi erano dei rintracci per delle notifiche, pertanto venivano invitati a seguire gli Agenti in Questura; a questo punto il 35enne napoletano, D.G.M, che aveva sempre tenuto un atteggiamento poco collaborativo e minaccioso, nel tentativo di sottrarsi all’accompagnamento, dava in escandescenza divincolandosi ed aggredendo gli uomini della Volante che si son visti costretti ad ammanettarlo; dicendosi perseguitato dalla Polizia, iniziava ad offendere gli Agenti con frasi estremamente ingiuriose e con ripetute minacce di morte.
Anche in Questura, una volta ristretto nella “sala fermati”, il D.G.M. non accennava a calmarsi, anzi, si scatenava contro la porta chiusa prendendola a calci e pugni, urlando e minacciando tutto il personale presente, compresi gli utenti che di mattina si recano negli uffici aperti al pubblico.
Il soggetto veniva pertanto tratto in arresto per i reati di resistenza e minacce gravi a Pubblico Ufficiale e, avvisata l’Autorità Giudiziaria anche della difficoltà di tenerlo ristretto all’interno della Questura, veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida.