Masci: “Finisce un sogno, continua la battaglia per una città più vivibile”. Protesta di Forza Italia con striscioni dal Palazzo dell’Aptr
PESCARA – Per coloro che amano la propria città ,coloro che pensano che la qualità della vita venga prima degli interessi di pochi, coloro che volevano dimenticare l’inquinamento atmosferico ed acustico di Corso Vittorio Emanuele a Pescara oggi, 1 dicembre 2014 è un giorno da dimenticare. Era lecito sperare ancora in un ripensamento dell’attuale Amministrazione comunale sulla riapertura al traffico di tale importante arteria, ma così non è stato. Si è persa l’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di proseguire nella pedonalizzazione del centro urbano, si è persa l’occasione per educare gli automobilisti a ridurre la dipendenza dai combustili fossili ed abbracciare i principi della mobilità sostenibile. Il traffico inesorabilmente ha ripreso a scorrere lungo Corso Vittorio e lo riporterà in breve tempo ad essere quella grigia, triste, rumorosa e asfittica strada che era.
Le opinioni su tale riapertura
Carlo Masci,capogruppo di PescaraFutura in Consiglio comunale:
“Oggi Alessandrini/Del Vecchio riaprono corso Vittorio al transito delle auto private, così azzerando di fatto una scelta di vivibilità che aveva completato il percorso ventennale di un centro cittadino libero dallo smog, dal rumore, dal caos.
Il corso riqualificato e non più soffocato dall’inquinamento rappresentava l’epilogo naturale di un processo che ha portato a realizzare a Pescara l’area pedonale più grande d’Abruzzo, con a due passi un parcheggio da 2500 posti auto.
Corso Vittorio doveva essere, e lo è stato per questi mesi, la cerniera di collegamento tra quelle due realtà complementari fra loro, oggi nella nuova/vecchia versione torna al caos, al traffico, allo smog che l’hanno vergognosamente caratterizzato negli ultimi 20 anni.
La strada tanto contestata sull’area di risulta e’ ancora aperta, nel frattempo se ne sta realizzando un’altra sempre nella medesima zona, a conferma del fatto che l’idea di trasferire il traffico di attraversamento in quello spazio libero da case e persone era assolutamente indovinata. Quando un’amministrazione non ha idee e visione del futuro cerca soltanto di distruggere ciò che hanno fatto le altre.
In questo Alessandrini/Del Vecchio si stanno dimostrando maestri. Ma il mondo va comunque avanti, i pescaresi hanno scoperto che è possibile vivere il corso in un’altra maniera. Il dado e’ tratto, non passerà molto tempo che Alessandrini/Del Vecchio saranno costretti a tornare sui loro passi”.
Forza Italia contesta duramente la riapertura e manifesta la protesta con striscioni dal Palazzo dell’Aptr
I Consiglieri di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli, insieme al Consigliere Regionale Lorenzo Sospiri hanno dato vita a un’iniziativa di protesta, che ha visto l’esposizione di alcuni striscioni dalle finestre del Palazzo dell’Aptr, per contestare la decisione dell’amministrazione comunale di riaprire al traffico Corso Vittorio Emanuele.
“Contestiamo questa sciagurata decisione da parte del Sindaco di Pescara – spiegano i rappresentanti di FI – che è sicuramente la peggiore che questa amministrazione poteva assumere. Come dimostrato anche dalla reazione dei cittadini che continuano a camminare per il Corso riconoscendogli la sua spiccata valenza pedonale; del resto i para-pedoni, costati non pochi euro, vengono utilizzati come portaombrelli e non certo per la loro funzione principale, peraltro tutta da comprendere. Il nostro auspicio è che Alessandrini ritiri al più presto questo scellerato provvedimento restituendo Corso Vittorio alla sua funzione progettuale che prevedeva il passaggio dei mezzi pubblici e delle auto dei residenti. Eliminato il passeggio dei pescaresi, anche i pochi negozianti che erano a favore infatti stanno constatando in prima persona come la situazione non sia affatto migliorata, anzi non c’è nessun beneficio, in quanto le auto non hanno alcuna possibilità di fermarsi in prossimità degli esercizi commerciali e inoltre si sono creati enormi problemi di viabilità con code e ingorghi sulla bretella alternativa”.