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Pescara, riapertura del Circolo Aternino

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PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa convocata ieri ,con la Direttrice dell’Aurum e del Circolo Aternino Annarita Della Penna, dell’artista e critico d’arte Leo Strozzieri e dei ragazzi dell’Associazione DiversUguali di Gianna Camplone, protagonisti della prima mostra ed evento musicale di riapertura, ha annunciato che il Circolo Aternino torna alla città. Dopo dieci giorni di chiusura al pubblico, per consentire l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria, la struttura è stata definitivamente riaperta .La  gestione è stata affidata  alla Direttrice dell’Aurum, Annarita Della Penna, che replicherà nel Circolo lo stesso format organizzativo che è stato garanzia di successo all’Aurum, stilando un vero calendario di eventi e realizzando una vera stagione culturale.Il Circolo Aternino in questo modo  avrà una gestione finalmente definita, organizzata, e non più affidata all’improvvisazione del momento.
“Parlare del Circolo Aternino e parlare della storia di Pescara è un tutt’uno, una storia lunga 200 anni – ha detto il sindaco Albore Mascia -: infatti lo splendido edificio in cui oggi ci troviamo, era un tempo parte dell’antico blocco edilizio della fortezza borbonica, nel cuore del centro storico. Le origini del fabbricato risalgono al 1700, ed era attestato come ‘casa della corte’. Poi il pregio di tale manufatto è stato tale da essere scelto come sede del Municipio di Pescara e l’allora piazza Grande, oggi piazza Garibaldi, era piazza del Municipio che non a caso sorgeva in questa zona: la piazza e la sua posizione logistica permettevano infatti un utilizzo della struttura ottimale, punto di snodo di grande importanza. Fu solo alla fine dell’800 che l’edificio, di proprietà comunale, ha cambiato destinazione d’uso, ospitando una delle sedi culturali di massimo spicco nel quadro storico della Pescara del primo ‘900, ossia il Casino Aternino che prende il nome dal Circolo Aternino che vi aveva sede. Il Circolo, alle origini, si caratterizzava come club privato, all’interno del quale sono passati i massimi esponenti del panorama storico, intellettuale e politico dell’epoca, tra cui il figlio più illustre di Pescara, Gabriele d’Annunzio. Ma il Circolo non era solo un luogo dal carattere ludico, ma era anche sede di espressioni politiche: ricordiamo che dalla sua balconata si tenne il famoso discorso alla cittadinanza di Benito Mussolini il 23 agosto del 1923, di cui abbiamo testimonianze fotografiche, ed il comizio dell’unificazione dei comuni di Castellammare Adriatico e Pescara, con consecutivo “annunzio della nascita della quarta provincia d’ Abruzzo”, nel 1926. Durante il secondo conflitto mondiale la struttura ha subito alcuni bombardamenti da parte degli alleati e fu parzialmente distrutta. Della struttura non rimase quasi più nulla ad eccezione di una minima parte confinante con casa d’Annunzio lasciata in condizioni di totale degrado fino ai lavori di ristrutturazione del 2007 che hanno restituito alla cittadinanza la struttura nelle originali ed antiche fattezze. Anche in quel caso, come ricorderete, si è trattato di lavori lunghi, interminabili, tanto che, in occasione della mia campagna elettorale come candidato sindaco nel 2009, ho io stesso organizzato un ‘taglio del nastro’ improvvisato, una sorta di ‘goliardata’ che soprattutto voleva essere un sollecito all’amministrazione comunale di centro-sinistra in carica ad accelerare lavori di ristrutturazione che sono durati due anni, ossia 730 giorni. Poi al governo della città si è insediata la nostra amministrazione comunale e di fatto ci siamo subito preoccupati di aprire, rendere operativo il Circolo che, in questi anni, ha ospitato mostre, momenti di incontro, appuntamenti ma, dobbiamo ammetterlo, in maniera scoordinata. L’apertura e chiusura del Circolo si è affidata alla richiesta occasionale di associazioni, singoli artisti o anche istituzioni scolastiche, che hanno fatto richiesta di utilizzo dei suoi spazi, ma senza un vero calendario, senza una programmazione che ci permettesse di stilare e promuovere una ‘stagione’ culturale del Circolo Aternino e, in questo, mi spiace che anche il mio ex assessore alla Cultura Porcaro, assessore sino a un mese fa, non sia riuscita a organizzare una buona gestione della struttura. Non solo: nel frattempo sono emersi anche dei problemi di manutenzione del fabbricato che, nonostante quei lavori conclusi appena nel 2009, ha da subito mostrato alcune criticità, ossia infiltrazioni d’acqua, un ascensore che ha funzionato a singhiozzo, e perdite idriche dai servizi di riscaldamento. Per tale ragione nei giorni scorsi, dopo una serie di riunioni, ho deciso di riprendere in mano le sorti del Circolo e di studiare con i nostri uffici un piano di rilancio che ci ha imposto, come primo passo, l’individuazione di una ‘guida’ e di una direzione seria della struttura. In maniera molto semplice e naturale ho deciso di affidare la direzione del Circolo alla direttrice dell’Aurum, la dottoressa Annarita Della Penna, certo che saprà replicare all’Aternino lo stesso format organizzativo che ha riscosso un successo straordinario all’Aurum, precisando che questo nuovo carico professionale non determinerà alcuna indennità aggiuntiva per la Direttrice. Come primo provvedimento, con la Direttrice Della Penna abbiamo disposto la chiusura per soli 10 giorni del Circolo per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria necessari e imprescindibili per dare piena agibilità alla struttura. E da oggi riapriamo, dunque non ‘inauguriamo’, ma riapriamo alla città il Circolo Aternino affidandoci a un evento che vede protagonisti i ragazzi dell’Associazione Diversuguali di Gianna Camplone, con un laboratorio musicale, e con l’artista Leo Strozzieri che inaugurerà la sua Personale dal tema ‘Nutrimento’. Non solo: da oggi il Circolo riapre anche con uno slogan che diventerà il suo ‘tormentone’, ovviamente in positivo, ossia ‘Dalla Fabbrica delle Idee alle Idee in Circolo’, proprio a sottolineare il legame forte e straordinario che da questo momento creeremo tra Circolo Aternino e Aurum”.

“Per il rilancio del Circolo – ha spiegato Della Penna – abbiamo pensato a un concorso di idee per riportare progettualità al suo interno, innanzitutto pensando a un logo, a un brand. Per il 2014 ci concentreremo soprattutto su iniziative tese a recuperare la storia, le origini, l’humus del Circolo Aternino e per tale ragione ho già instaurato delle collaborazioni con l’Archivio di Stato e con la Sovrintendenza Archivistica regionale partendo da un incipit: in tre anni siamo riusciti a organizzare almeno 1.600 eventi all’Aurum senza tirare fuori un centesimo, allo stesso modo diremo alla gente di venire al Circolo Aternino a proporci le idee e noi metteremo a disposizione la struttura. Quest’anno, fra l’altro, l’abate generale Don Francesco Santuccione, ha deciso di riportare la festa della città, quella del Santo Patrono, alla sua data originaria, la prima settimana di luglio, e il Circolo Aternino farà parte del circuito. E ancora avremo una mostra storico-documentale sulle origini del Circolo Aternino e sulla sua evoluzione, e mi piacerebbe riproporre episodi storici degli inizi del ‘900, come una festa stile inizi anni ’20 che coinvolgerà l’Aurum, il Circolo Aternino e piazza Garibaldi. Installeremo un televisore che permetterà di vedere a ciclo continuo foto storiche del Circolo ritratte dal fotografo della Sovrintendenza Antonio Di Loreto, ma per vedere il bello invito tutti ad attendere il 2015”.

Quindi l’apertura della mostra di Leo Strozzieri “che – ha spiegato la curatrice, Chiara Strozzieri – si intitola ‘Nutrimento’, perché l’arte è il nutrimento dello spirito, un nutrimento che per Leo, che ha avuto una bella esistenza nell’arte, ma difficile nella vita, comunque è stata fondamentale. La mostra si sviluppa sui tre piani del Circolo, dove troveremo ceramiche a freddo, disegni e due installazioni”.

 

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