Fiorilli di Pescara – Mi piace –chiede all’Amministrazione comunale di prorogare l’ordinanza numero 167 del 9 giugno scorso almeno sino al 21 settembre prossimo
PESCARA – “I parcheggi estivi sulla strada parco, l’ex Enaip e nelle altre aree lungo la riviera sud vanno prorogati almeno sino a metà settembre, ovvero sino alla conclusione della stagione balneare. È la richiesta che l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, raccogliendo le istanze dei cittadini, inoltra all’amministrazione comunale che, altrimenti, a partire da oggi ha cancellato la disponibilità di quelle superfici, privando bagnanti, turisti e cittadini di un servizio essenziale nonostante le previsioni del bel tempo che continuerà a persistere sul capoluogo adriatico per tutto il mese di settembre, regalando una coda all’estate che rappresenta una boccata d’ossigeno fondamentale per gli imprenditori del mare.
Ci aspettiamo che il sindaco Alessandrini, chiuso il ‘risiko’ interno sugli assessori da affondare e quelli da salvare, sia in grado di prestare attenzione alla nostra istanza dandole immediatamente seguito ed emanando una nuova ordinanza”.
Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Dall’estate 2016 il sindaco Alessandrini si è dovuto arrendere dinanzi all’evidenza e – ha ricordato l’avvocato Fiorilli -, dopo aver trascorso cinque anni all’opposizione ‘abbaiando’ alla luna, accusando l’allora maggioranza di centrodestra di voler distruggere chissà quale riserva naturale ambientale consentendo alle auto di parcheggiare in estate sulla strada-parco per compensare la cronica carenza di aree di sosta sulla riviera, ha dovuto ammettere, suo malgrado di aver sbagliato clamorosamente, firmando, lui stesso, l’ordinanza per consentire la sosta estiva sull’ex tracciato ferroviario, provvedimento confermato anche per l’estate 2017 e trasformando l’iniziativa in un’occasione ghiotta per fare incassi istituendo tariffe da salasso, che comunque pescaresi e turisti hanno sommessamente sopportato, sapendo di avere, come unica alternativa, il parcheggio selvaggio.
Tuttavia il sindaco, che una ne pensa e cento ne sbaglia, ha sbagliato anche questa volta: quando si parla di ‘parcheggi estivi’ si intendono, infatti, posti auto che dovrebbero essere disponibili sino alla conclusione della stagione balneare. Ancor più in una città che cerca disperatamente di vivere e di far girare la sua economia grazie al mare, che non ha aree di sosta a servizio della spiaggia, e alla quale la sorte ha regalato una stagione straordinaria sotto l’aspetto meteorologico.
Tutto questo non vale per il sindaco Alessandrini secondo il quale, evidentemente, la stagione estiva si chiude il 27 agosto: ieri infatti è formalmente scaduta l’ordinanza che permetteva di parcheggiare le auto lungo la strada parco, nell’area dell’ex Enaip, e, a sud, nelle tre aree individuate a ridosso della riviera. Questo significa che dal prossimo fine settimana, ovvero sabato 2 settembre, quando comunque si prevede un notevole afflusso di bagnanti sul lungomare, gli stessi non troveranno più spazi per la sosta disponibili e dovranno ripiegare sul parcheggio selvaggio o semplicemente non chiudere l’estate sulle spiagge pescaresi.
A questo punto – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede formalmente
che la giunta Alessandrini predisponga oggi stesso un’appendice dell’ordinanza numero 167 del 9 giugno scorso per prorogare la disponibilità di utilizzo delle aree di parcheggio a servizio della spiaggia almeno sino al 21 settembre prossimo, dunque sino alla fine della stagione.
Nel frattempo chiediamo anche che Pescara Parcheggi ufficializzi gli incassi derivanti dalla sosta estiva nelle aree a pagamento del litorale: a giugno scorso era stato preventivato un guadagno netto di circa 50mila euro in più che la giunta avrebbe destinato alla ‘manutenzione della pista ciclabile esistente sul lungofiume’, scelta che abbiamo contestato perché l’ordinaria manutenzione del patrimonio pubblico rientra tra i compiti specifici del Comune, nulla ha a che vedere con le competenze di Pescara Parcheggi e non comprendiamo perché la società che si occupa del servizio di riscossione del pedaggio auto nelle aree di sosta dovrebbe assumere il ruolo di ‘mecenate’ o ‘benefattrice’ nei confronti di una giunta comunale Pd incapace finanche di eseguire l’ordinaria manutenzione di una pista ciclabile di appena 100 metri lineari.
Oggi siamo convinti che gli incassi abbiano abbondantemente superato i 50mila euro, per questa ragione chiediamo di conoscere le cifre ufficiali e definitive e soprattutto la reale destinazione delle somme”.