Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa del 24 aprile pervenutoci ad opera del Comitato “Scuola materna comunale “Citta Satellite” – Pescara” in merito alla richiesta di interventi da parte dell’Amministrazione comunale di Pescara per risolvere alcune questioni inerenti la scuola dell’infanzia:
“Circa 600 pescaresi hanno chiesto spiegazioni precise all’Assessore Alberto Balducci, responsabile della Pubblica Istruzione, Asili Nido e Scuole dell’Infanzia, del Comune di Pescara, sulla decisione dell’Amministrazione di chiudere le Scuole comunali dell’infanzia.
Si tratta di una decisione di lungo corso e apparentemente inarrestabile dell’Assessore Balducci, che ha già provveduto, nel 2004, a chiudere la Scuola dell’infanzia comunale “Sbraccia”, che provvederà, a settembre 2009, a chiudere quella di “Zanni–S. Filomena”, e si teme che ciò toccherà anche a quella di “Città satellite–San Donato”, per ancora sopravvissuta all’opera dell’Assessore.
L’opera dell’Amministrazione è di chiudere le proprie scuole dell’infanzia e lasciare al Ministero della Pubblica Istruzione, la responsabilità di preoccuparsi dell’offerta educativa pubblica a Pescara. Comportamento, questo, per lo meno discutibile, quando ciò porta a liberarsi di ogni responsabilità diretta del Comune sull’istruzione scolastica dei bambini che risiedono in zone periferiche e particolari della Città; quando, viceversa proprio quì, maggiore dovrebbe essere l’impegno e la presenza dei servizi dell’Amministrazione locale. Dopotutto, questa era apparsa, ai cittadini residenti nella conurbazione di San Donato, la ragione per cui l’Amministrazione si era vista approvare dall’Unione Europea il Programma Urban 2000-2006, ovvero quella di ridare slancio economico e ridurre i fenomeni di degrado sociale e la scarsa offerta infrastrutturale in queste zone, fenomeni che si manifestano in modo maggiore rispetto al resto della Città. Alla luce di tali considerazioni, appare inverosimile il comportamento citato dell’Amministrazione.
Così come è assurdo il fatto che, nonostante che l’Amministrazione comunale, per adempire ai suoi impegni, percepisce ogni anno un contributo dallo Stato di circa 500 euro per ogni bambino, iscritto alle sue Scuole dell’infanzia, le entrate non siano ampiamente sufficienti per allontanare qualsiasi giustificazione di razionalizzazione di bilancio, che tocca proprio uno dei servizi sociali che costa di meno alla collettività; qui, basta vedere i bilanci del Comune.
Accanto a questa, un’altra questione che le giovani famiglie di San Donato chiedono di discutere con il Comune è quella di chiarire il fatto per cui, ogni anno, l’Amministrazione comunale forma delle liste di attesa, di bambini interessati a frequentare la Scuola dell’infanzia comunale di San Donato, in quanto non bastano a soddisfare le richieste i circa 100 posti disponibili che vengono offerti dalla struttura, a fronte di spazi disponibili presenti e sufficienti ad incrementare il servizio nella zona.
Infine, si fa presente che nella conurbazione di San Donato non esiste affatto alcun servizio comunale di asilo nido e di classi “primavera”, presente in buona parte della Città ma non qui, nonostante che l’Amministrazione comunale sia proprietaria di parecchi immobili in zona e anche la richiesta di tale servizio sia in continuo aumento.
I cittadini promotori della petizione popolare chiedono all’Amministrazione comunale di affrontare e di risolvere immediatamente ed in modo trasparente e partecipato i problemi qui denunciati, fiduciosi di non essere i soli ad avere a cuore i diritti e la qualità dell’istruzione dei bambini di Pescara, in particolare di quelli che vivono nella conurbazione di San Donato”.