Le mancata entrate tributarie e patrimoniali e di altre poste venute meno per via del blocco generalizzato delle attività economiche in città, hanno infatti spinto il primo cittadino a prendere un’iniziativa specifica – che sarà accompagnata da una lettera al presidente del Consiglio – sulla quale sarà coinvolto il Parlamento e la deputazione abruzzese in particolare; nella delibera approvata si chiede al Governo Conte di inserire, all’atto della conversione del Decreto Legge in discussione in queste ore a Roma, una serie di misure: la sospensione del pagamento delle due rate semestrali scadenti nell’esercizio 2020 e lo slittamento delle stesse al termine del periodo di ammortamento dei mutui MEF contratti sul debito pregresso, liberando così somme importanti da investire in azioni di estrema urgenza; il sostegno al pagamento degli interessi passivi di tesoreria; il ripristino dell’anticipazione delle risorse in favore degli enti locali – che le hanno anticipate – e non per nuova spesa ma per i progetti approvati nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, approvato a maggio 2016: si tratta di risorse di cui le amministrazioni locali, vista l’emergenza sanitaria in atto, non hanno disponibilità; di permettere agli enti locali di reclutare le risorse umane programmate pur se in situazione di riequilibrio finanziario pluriennale; di permettere la rinegoziazione dei Buoni Ordinari Comunali (BOC) emessi a tasso fisso dai Comuni e la rimodulazione del cosiddetto “Bando delle Periferie. Su quest’ultimo punto in particolare, rispondendo a un emendamento delle opposizioni, presentato da Marinella Sclocco (Pd) – che ha parlato di “rimodulazione dai contenuti ignoti”- il sindaco Carlo Masci ha precisato che si tratta “di recuperare le somme che, al netto dei contratti già sottoscritti con associazioni e società impegnate nel sociale e nella cultura, riguardano progetti che non possono essere più portati avanti o perché i partner dell’amministrazione si sono tirati indietro (come nel caso dei progetti denominati “lavanderia sociale”, “centro Alzheimer“ e corsi di karate”) o perché gli stessi sono passati in secondo piano perché non più attuali. E’ certo – ha concluso Masci – che qui nessuno toglierà risorse alle periferie”. L’assessore Albore Mascia ha specificato, sul punto, che l’amministrazione potrebbe recuperare 1,5 milioni di euro solo dal Bando delle Periferie.
Complessivamente se venisse accolta la richiesta al Governo del Comune di Pescara, verrebbero nella disponibilità dell’amministrazione adriatica poste per 7 milioni di euro, una boccata d’ossigeno rilevante in questo difficile momento di illiquidità complessiva. L’assemblea ha poi votato anche l’immediata esecutività della delibera.
In apertura era stata votata anche una proposta di delibera per l’approvazione di una “prima modifica” al DUP (Documento unico di programmazione) 2020-2024 riguardante aggiornamenti della programmazione dei lavori e degli acquisti di beni e dei servizi .
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