PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,ricordando l’anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 ha devastato L’Aquila e la sua provincia, ha reso noto che questa notte, alle 3.32 in punto, si spegneranno le luci del Palazzo comunale, in memoria delle oltre 300 vite spezzate dal tragico evento.
“Questa notte – ha detto il sindaco Albore Mascia – ogni angolo d’Abruzzo commemorerà una ricorrenza drammatica, ossia quel terremoto che in venti lunghi, interminabili secondi, ha segnato per sempre l’Aquila, la sua provincia e l’intera regione, lasciando un’impronta incancellabile. In pochi secondi oltre 300 vite sono state letteralmente cancellate, secoli di storia sono stati spazzati via, interi quartieri sono stati rasi al suolo, edifici storici, chiese, ma anche semplici abitazioni, sono stati devastati. Nelle orecchie abbiamo ancora l’eco del boato che alle 3.32 ha scosso la terra, e le immagini dei soccorsi. Ma oggi, a cinque anni di distanza, abbiamo anche il ricordo della gara di solidarietà che subito ha coinvolto l’intera regione e il paese per ricostruire L’Aquila, dove c’è sicuramente ancora tanto da fare. Per mesi ci siamo attivati per garantire abiti, coperte, mezzi, ogni genere di conforto ai nostri fratelli che ancora oggi continuano a testimoniarci attestazioni di stima per l’affetto e il calore con i quali abbiamo saputo circondarli, anche se ammettono che quello che oggi manca loro non è semplicemente un tetto sulla testa. Mancano piuttosto il senso della comunità, la vita quotidiana della città, i luoghi di aggregazione. Domani per L’Aquila e per la nostra regione sarà il giorno del dolore, del ricordo, ma anche della speranza, della fiducia, perché Pescara crede nella capacità degli aquilani di ricostruire la propria storia. Pescara domani abbraccerà simbolicamente tutti gli aquilani per far sentire forte la nostra solidarietà. A tal fine alle 3.32 del 6 aprile , a cinque anni esatti dal terremoto, le luci del Palazzo comunale, il Palazzo delle Istituzioni, si spegneranno in segno di lutto e di memoria, e il Palazzo resterà al buio sino all’alba di lunedì. L’invito è di dedicare domani, tutti, un pensiero, una preghiera a quei giovani, quelle mamme, quei papà, nonni, figli, che non ci sono più”.