PESCARA – Una commemorazione sobria e rispettosa delle norme anti-Covid 19, per ricordare la data del 24 maggio 1915, che segnò l’entrata dell’Italia nella Grande Guerra. È quella che oggi hanno tenuto il Presidente e il Vicepresidente della neo-ricostituita Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Pescara, rispettivamente Armando Foschi ed Emiliano D’Astolto per ricordare l’evento. Alle 11 in punto, Foschi e D’Astolto hanno deposto un fascio di rose rosse al monumento ai Caduti di piazza Garibaldi osservando un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime.
“Purtroppo – hanno spiegato il presidente Foschi e il vicepresidente D’Astolto – le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto ci hanno impedito di promuovere un momento solenne per ricordare una data storica importante per l’Italia, una data ricordata nella celebre canzone del Piave, appunto ‘La leggenda del 24 maggio’, quando le truppe italiane, reduci dalla sconfitta di Caporetto, raggiunsero la linea di confine per fermare l’esercito Austro-Ungarico, una marcia che segnò ufficialmente l’ingresso nella prima Guerra mondiale dell’Italia. L’evento fu segnato dalla famosa Battaglia del Solstizio, a giugno, che ebbe il suo nome dal nostro poeta-soldato Gabriele d’Annunzio, che consentì all’esercito italiano di penetrare nelle linee nemiche e poi, nel corso della guerra, di riportare alla Patria i territori di Zara, Pola, Trieste, Trento.
Parliamo di una data che purtroppo, con la progressiva scomparsa dei protagonisti di quelle gesta, ha smesso di essere celebrata dalle Istituzioni, persino di essere ricordata, abbandonando nel dimenticatoio celebrazioni ufficiali e feste, e invece parliamo di una fetta della nostra storia nazionale che non va sottaciuta, ma piuttosto raccontata ai più giovani, va commemorata e onorata, anche nel rispetto dei nostri combattenti, di quelli caduti al fronte, dei reduci sopravvissuti, e delle famiglie che pure avevano supportato i combattenti dal fronte interno.
L’Associazione Combattenti e Reduci di Pescara – hanno ribadito Foschi e D’Astolto – ha già in programma l’organizzazione di momenti di dibattito pubblico per restituire alla data del 24 maggio e alle altre celebrazioni storiche il giusto risalto nel calendario delle nostre commemorazioni, non appena sarà cessata l’emergenza sanitaria. E nel frattempo stamane abbiamo ritenuto comunque importante tributare il doveroso omaggio a coloro che hanno combattuto per costruire una grande Italia”.