Pescara, rifiuti sparsi in via Rieti

Condividi

Lo denuncia Armando Foschi  di  “Pescara -Mi piace” che ripartisce la responsabilità delle discariche abusive  tra la Giunta Alessandrini e i cittadini incivili

PESCARA –  “Una vecchia cassapanca ricoperta di ruggine, abbandonata sul marciapiede, accanto decine di buste nere di rifiuti, tavole di legno, tolte da chissà dove, e addirittura una pianta rinsecchita con tanto di vaso. E’ solo una, l’ultima in ordine cronologico, delle discariche abusive che da un anno sono tornate a ricoprire il territorio cittadino, una discarica realizzata in pieno centro, in via Rieti, proprio alle spalle di corso Vittorio Emanuele, dinanzi a banche, negozi, e ristoranti. Una discarica messa in bella vista, sotto gli occhi dei passanti e che solo l’amministrazione comunale Alessandrini, con l’assessore delegata Marchegiani, evidentemente, non riesce a vedere”. La denuncia arriva da Armando Foschi, componente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, fondata con l’avvocato Berardino Fiorilli.

“Non è la prima volta e, purtroppo, non sarà l’ultima – ha commentato Foschi -. Oggi bastava fare due passi in via Rieti, magari per andare negli uffici della Asl o in un negozio, per imbattersi in una vera e propria discarica di materiali ingombranti, che, piazzati accanto ai cassonetti, occupavano, praticamente tre quarti di marciapiede, impedendo anche a una mamma col passeggino di transitare. Colpa dei cittadini incivili, sicuramente dirà l’assessore Marchegiani. Colpa della giunta Alessandrini, diciamo noi, perché è evidente che quella discarica di ingombranti è lo specchio dell’attenzione rivolta dall’amministrazione Pd nei confronti del territorio. L’esperienza del passato ci dice che non basta istituire numeri verdi per persuadere la popolazione a concordare con Attiva i giorni in cui disfarsi del materiale di casa, non basta fare le ordinanze per far rispettare gli orari di conferimento, non basta fare una conferenza stampa per annunciare l’ampliamento della raccolta differenziata sulla città. Ciò che occorre sono i controlli, ossia garantire il passaggio continuo sul territorio del personale di Attiva, deputato solo a effettuare le verifiche per individuare dei ‘buchi neri’, e rimediare in tempo reale con l’intervento dei propri mezzi, e occorre garantire congrui passaggi della Polizia municipale, la cui presenza rappresenta un deterrente. Ma da un anno a Pescara non si vedono più gli ispettori della Attiva, mentre la Polizia municipale è relegata al ruolo del vigile urbano di ‘sordiana’ memoria, ossia a fare le multe per fare cassa e nulla più. Ma soprattutto quella discarica è lo specchio della politica di investimenti della giunta Alessandrini nel settore rifiuti: da un anno sono stati tagliati fondi, risorse ad Attiva e, inevitabilmente, il servizio è sceso in termini di quantità e qualità. Del resto se sino al 2014 Attiva aveva bisogno di 14 milioni di euro l’anno per far funzionare la città come un orologio svizzero, è evidente che oggi non può funzionare altrettanto se i fondi del Comune sono stati dimezzati. A detta dei residenti – ha sottolineato Foschi – quei rifiuti stazionano in via Rieti da giorni, accanto a due cassonetti dell’indifferenziata comunque insufficienti a coprire le esigenze del quartiere. Ora la sfida è verificare fra quanti giorni quegli ingombranti verranno rimossi”.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter