Nell’ambito della revisione dei servizi, abbassato il canone di Attiva che scende da 15 a 14 milioni di euro. La strategia dell’Amministrazione comunale
PESCARA – Il nuovo anno inizia all’insegna del risparmio per il Comune di Pescara la cui Giunta, il 22 gennaio scorso ,ha dato importanti disposizioni sul budget della società partecipata Attiva, società di igiene urbana che opera sul nostro territorio.In sintesi, sono state disposte la revisione e l’ottimizzazione dei servizi con l’obiettivo di abbassare del 6,5% il canone corrisposto.Le modalità sono state illustrate ieri durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte oltre all’assessore all’Ambiente Paola Marchegiani e al direttore generale di Attiva Massimo Del Bianco, anche il sindaco Marco Alessandrini, il dirigente del Dipartimento amministrativo Guido Dezio, il tecnico di Attiva Sandro Di Scerni.
Il contenimento dei costi in un momento di crisi è la prima soluzione adottata anche dalle famiglie ,soprattutto se si va ad incidere sugli sprechi.Ma in genere negli Enti il taglio dei costi coincide con un peggioramento dei servizi , sebbene tutti i presenti alla conferenza abbiano assicurato che nel caso dell’igiene urbana di Pescara questo non accade .Sarà stato anche prodotto il risparmio ma la città ,anche per l’inciviltà dei singoli cittadini che conferiscono rifiuti in ogni ora e in ogni dove , non sembra proprio aver mantenuto gli standard qualitativi del decoro urbano.
Le dichiarazioni
“I tempi di austerità richiedevano all’Amministrazione una necessario adeguamento di tutti i costi, che assicurasse al contempo almeno lo standard attuale dei servizi per la comunità – annuncia l’assessore Paola Marchegiani – Con Attiva e in soli sei mesi di buona amministrazione siamo riusciti a produrre un risparmio importante che avrà dei benefici effetti per la collettività perché ci consentirà di alleggerire il carico fiscale. Proseguiremo in tale senso seguendo una strategia che punta a migliorare ancora. Lo faremo sia dando maggiore impulso alla raccolta differenziata, partirà per esempio fra i balneatori e nei mercati in modo più intenso; sia riducendo spese, come quelle per la il Mattatoio struttura aperta ma che ha un costo elevato o la pulizia dello Stadio che sarà affidata alla Pescara Calcio; sia mettendo a frutto le nuove normative del Governo per la regolarizzazione dei lavoratori precari che consentirà la produzione di altre economie con gli sgravi del Jobs Act”.
“Il lavoro fatto è stato quello di trovare una soluzione di risparmio senza deprimere il servizi – aggiunge Massimo Del Bianco – assicurando una base identica, addirittura migliorata agli stessi . Sono stati ridotti ed eliminati tutti i costi impropri e che poco avevano a che fare con l’igiene urbana. Per la stabilizzazione delle posizioni, si farà un bando pubblico per i 60 interinali. Attualmente, nel 2015, Attiva ha un’esposizione media debitoria pari a 3.850.000 milioni di euro con un picco di 6,5 milioni e questo comporta degli oneri finanziari pari a 160.000 euro contro i 450.000 del 2014, in pratica l’indebitamento non solo è sostenibile, ma è pari all’1,14 per cento del fatturato, cosa che accade di rado per un’azienda e si traduce in un risparmio che possiamo applicare a vantaggio dei cittadini”.
“Un’inversione è avvenuta nel secondo semestre del 2014 – aggiunge Guido Dezio – Questi sono i primi tiepidi risultati della politica di rigore applicata per riequilibrare i conto e di un bilancio trasparente e veritiero. Rimettere in ordine i conti significa efficientare l’Ente e se si riducono i costi, si possono ridurre anche le tasse ai cittadini”.
“Notizie buone perché ci consentiranno di agevolare la cittadinanza facendo scendere il carico delle tariffe – conclude il sindaco Marco Alessandrini – Stiamo facendo di tutto per attivare risparmi reali. Così accadrà per il Mattatoio, si sono svolti già due incontri, se emergerà interesse di qualcuno alla gestione resterà attivo, altrimenti saremo costretti a chiudere, perché lavora in perdita ed è una perdita che la città non può permettersi”.
Prosegue la nota del Comune:
La strategia.
La disposizione è conseguente all’approvazione della delibera di Consiglio comunale numero 165 del 2014, con la quale si procedeva al riequilibrio finanziario dell’Ente, ma è coerente con la volontà di identificare con precisione settori e servizi sui quali ottenere, senza incidere sulla qualità, economie utili ad abbassare la pressione fiscale sui Cittadini e sulle Imprese.Alla società controllata è stato chiesto di produrre diverse valutazioni nelle direzioni dell’incremento della raccolta differenziata (utile a contenere i costi di smaltimento dei rifiuti), dell’ottimizzazione dei servizi, della riduzione degli oneri.
Si è scelto di procedere:
potenziando/ottimizzando i servizi di raccolta differenziata: con la realizzazione della seconda ricicleria (per la quale è in fase avanzata la procedura di acquisizione dell’area di proprietà Anas a Fosso grande) e la cantierizzazione del progetto di espansione della raccolta porta a porta (interventi già co/finanziati dalla Regione), con ottimizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti presso i mercati all’aperto e i balneatori. Il risparmio programmato è pari a € 176.000;
assegnando i costi di gestione di particolari servizi a domanda, fino ad oggi sostenuti dal Comune, agli utenti effettivi: si tratta della pulizia interna/esterna dello stadio e delle aree portuali. Il risparmio programmato è pari a € 126.500;
dismettendo la gestione del Mattatoio che, oltre ad essere antieconomica a causa del suo sottoutilizzo, deve essere trasferita alle attività economiche interessate (operanti per oltre il 90% su altri comuni). Il risparmio programmato è pari a € 231.000;
usufruendo degli sgravi IRAP e contributivi da Legge di stabilità derivanti dalla stabilizzazione dei lavoratori interinali. Il risparmio programmato è pari a € 330.000;
alleggerendo l’esposizione debitoria della Società con la Banca CARIPE attraverso un impegno dell’Ente a pagare le fatture, contenendo il più possibile i ritardi. Il risparmio in termini di oneri finanziari ammonterebbe a circa € 200.000.
L’insieme delle azioni determina un risparmio totale pari a circa € 1.060.000, che dovrà tradursi nel 2015, con la riduzione della TARI, nell’abbassamento della pressione fiscale.
Era stata valutata anche un’alternativa a questa manovra, basata non sulla riduzione del canone ma sul contenimento dei costi di raccolta e smaltimento delle frazioni indifferenziate ottenibili con l’incremento della raccolta differenziata.Questa strada avrebbe però comportato benefici non immediati, ma percepibili solo negli anni a seguire; si è dovuto dunque produrre un’economia certa per il 2015, prevedendo di destinare successivamente, con l’auspicata crescita della raccolta differenziata, parte dei risparmi sui costi di smaltimento agli investimenti utili per un ulteriore sviluppo dei servizi.
In questo modo si vuole promuovere anche un meccanismo virtuoso, che chiede:
al Comune e ad Attiva di produrre progressive migliorie dei servizi, a costo zero o finanziabili con i risparmi sullo smaltimento;
alla Cittadinanza di collaborare al buon esito della raccolta differenziata, attualmente attestata sul 30% ma che, sia con le ottimizzazioni programmate nei servizi che con l’attenzione nel farla, può crescere significativamente.
Il 2015 dovrà essere un anno vivace, fatto di innovazioni e sperimentazioni finalizzate a migliorare l’igiene urbana e a governare con accuratezza la spesa.
Un impegno di prospettiva che il Comune intende assumere è quello della realizzazione di un impianto di compostaggio per la trasformazione degli avanzi di cibo e del verde (la parte più consistente dei rifiuti urbani). La sua assenza si è nel tempo tradotta in un fattore di grande debolezza e vulnerabilità, dal momento che impedisce il pieno sviluppo della raccolta del cosiddetto ‘umido’, che al momento ha pochi sbocchi e tutti molto distanti da Pescara.
La Città intende assumere un ruolo di primo piano nella governance del sistema rifiuti, fino ad oggi troppo distante e inefficace, e intende farlo a partire dalla realizzazione dell’impianto di compostaggio metropolitano e/o provinciale, per il quale la Regione Abruzzo ha stanziato 2,5 milioni di euro.
Pescara, con un potenziale di 15.000 – 20.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani compostabili (contro le 6.500 attualmente raccolte), può essere il motore di un impianto vicino e sicuro che offra tariffe di trattamento più basse di quelle attualmente sostenute e che garantisca l’abbattimento dei costi di trasporto di questi rifiuti. Ciò, unitamente ai risparmi derivanti dalle minori frazioni di indifferenziato da raccogliere e conferire in piattaforma, produrrà economie, crescenti a seconda del livello di raccolta differenziata fino a 1-1,5 milioni di euro/anno utilizzabili anche per gli investimenti atti a potenziare progressivamente il sistema di raccolta porta a porta.
Un diverso rapporto con la Cittadinanza è però fondamentale per ottenere risultati significativi in un settore impegnativo e oneroso.
Per questo, con la delibera numero 18 del dicembre scorso, la Giunta comunale ha istituito l’Osservatorio sull’igiene urbana, al quale saranno invitate le associazioni di categoria e di cittadini e i portatori di interesse per valutare e definire le azioni utili a migliorare i servizi e la qualità ambientale della città.