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Pescara, rimborsi Irpef Comune: botta e risposta tra Foschi e Sulpizio

da Redazione

PESCARA – Armando Foschi, membrFoschio dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, contattato da alcuni dipendenti del Comune, ha appreso che sarebbe  stato dimezzato il rimborso Irpef sullo stipendio dei dipendenti del Comune di Pescara e ci sarebbe lo stop ai pagamenti per i fornitori esterni.

La causa di tale grave disservizio è stata attribuita, dall’Ufficio Ragioneria, ad alcune ‘modifiche societarie poste in essere dal Tesoriere’, ovvero Banca Caripe, che quindi avrebbe sospeso le erogazioni.

“Il sindaco Alessandrini, ormai completamente in balìa degli eventi e della sorte, continua a farsi trascinare delle onde perdendo completamente il timone di un Comune allo sbando per l’incapacità di gestione dell’intera compagine di governo – ha sottolineato Foschi -. Non bastavano le figuracce quotidiane con la città, le ruote che non girano, i pontili bocciati, il mare inquinato, la città ridotta a una latrina, ora il sindaco delle tasse al massimo e delle manovre sanguisuga chiude anche le casse per dipendenti comunali e fornitori.

Nei giorni scorsi, aprendo il computer dell’Ufficio tutti i dipendenti hanno trovato una scarna comunicazione, arrivata tramite la rete intranet, che li ha gettati nel panico: ‘Modalità di pagamento’ è il titolo, e la nota prosegue ‘A causa delle trasformazioni societarie poste in essere dal nostro Tesoriere, e non per cause imputabili al Comune di Pescara, da alcuni giorni non è possibile emettere i mandati di pagamento. Il problema è determinato dall’allineamento dei nuovi tracciati informatici con i codici del nuovo Istituto bancario. L’operazione che si sarebbe dovuta concludere nel giro di pochi giorni, si sta purtroppo rivelando più lunga del previsto.

I Signori Creditori sono pertanto pregati di pazientare per qualche giorno, non appena saremo messi in condizioni di farlo, riprenderemo normalmente con i pagamenti’, firmato ‘Settore Ragioneria’, dunque non un nome e cognome che si attribuisse la responsabilità di quanto scritto, ma un anonimo ufficio, in cui evidentemente nessuno ha voluto la paternità di un disservizio grave. Inizialmente gli stessi dipendenti hanno pensato che tale sospensione dei pagamenti interessasse solo le imprese fornitrici esterne di prestazioni e servizi, dunque poco male.

Solo dopo, facendo qualche domanda qua e là, hanno scoperto che la comunicazione riguardava in realtà anche i dipendenti. Poi, continuando a investigare, hanno scoperto che, in sostanza, il Comune avrebbe pagato solo una minima quota del rimborso Irpef che, solitamente, viene erogato proprio con lo stipendio del mese di luglio.

In realtà solo domani, giorno di riscossione delle indennità mensili e degli accrediti sui conti correnti, i dipendenti avranno la certezza di quanto sarà stato loro erogato, ma noi riteniamo l’intera vicenda surreale: mai, prima d’ora, i problemi di liquidità hanno colpito i dipendenti, che hanno sempre riscosso regolarmente, com’è loro diritto, lo stipendio mensile.

E comunque pare assurdo che nel 2016, un intero sistema fiscale e finanziario di un Ente grande quanto il Comune di Pescara possa bloccarsi per giorni perché una banca, che detiene la tesoreria del Comune, sta modificando i propri codici perché è stata assorbita da un altro Istituto di Credito: ritengo che la Caripe sapesse di dover pagare i mandati di pagamento del Comune e ritengo abbia gli strumenti per attrezzarsi per tempo ed evitare disguidi, dunque il perché di tale blocco resta avvolto nel mistero, ma certamente non ci lascia ben sperare.

A ogni modo – ha aggiunto Foschi – riteniamo gravissimo tale episodio che ha leso i diritti dei dipendenti comunali, ma che soprattutto ha causato il blocco dei mandati di pagamento per imprese e fornitori esterni. Plateale e sconsiderata l’assenza dell’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio che non si è neanche degnato di firmare egli stesso la comunicazione rivolta ai dipendenti e ai fornitori, né tantomeno di ufficializzare e spiegare il disservizio o di dare delle date certe di solvibilità, ma piuttosto ha scelto di lavarsene pilatescamente le mani. Oggi la nostra Associazione chiede spiegazioni al sindaco Alessandrini e chiede quando tutti i dipendenti e i fornitori potranno riscuotere ciò che spetta loro di diritto”.

Adelchi SulpizioSulpizio : “Ma quale blocco, semplice matematica: il Comune non può rimborsare più Iperf di quella che paga. Il dovuto sarà liquidato nei prossimi stipendi”

Ma quale blocco degli stipendi al Comune di Pescara! L’Ente, contrariamente al recente passato, oggi ha contante nelle sue casse, ma non può rimborsare più Irpef di quella che paga, si tratta di contabilità, non di scelta politica.

La matematica non è un’opinione per noi che stiamo rimettendo a posto i conti della Città. A chi parla di presunti “buchi”, in realtà inesistenti nelle buste paga dei dipendenti e nei pagamenti dei creditori dell’Ente, voglio ricordare quelli reali che abbiamo avuto in eredità e che abbiamo dovuto colmare noi in due anni di Amministrazione.

Da qui mi preme tranquillizzare tutti, dipendenti in primis: l’Irpef dei rimborsi dallo Stato sarà versata nelle prossime buste paga, ci rassicura l’Ufficio Personale e verrà rimborsata in modo proporzionato all’Irpef che il Comune deve allo Stato, è un meccanismo che scatta ovunque, capitato anche in passato. In pratica, non possiamo erogare a titolo di rimborso più di quanto dobbiamo pagare allo Stato.
In merito agli altri pagamenti: un Comune che non è in anticipazione di Tesoreria che avrebbe disponibilità di 49 milioni di scoperto mi pare strano non abbia disponibilità per pagare i fornitori! La verità è che da mesi abbiamo sanato tutte le posizioni debitorie del Comune, debiti che si trascinavano da anni oggi non esistono più; per la liquidazione dei pagamenti la media oggi è di 80 giorni, con l’obiettivo di arrivare a 60; ultimo passaggio sulle liquidità, abbiamo in cassa al 26 luglio oltre 18 milioni di euro”.

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