Primo tempo con il Pescara in difficoltà di fronte ad un Rimini appena retrocesso dalla serie cadetta ma ancora con giocatori di categoria superiore come Vitiello, Ischia, Cardinale, D’antoni e Docente. Inizia bene la formazione di casa alzando i ritmi e attaccando sulle fasce grazie alla spinta di Bonanni e Gessa; un rigore dubbio su Artistico ed un gol annullato a Zizzari per millimetrico fuorigioco sono le occasioni migliori create nei primi minuti della partita. La gara cambia prima della metà del secondo tempo; la posizione di Cardinale in pressing su Dettori, il gran lavoro di costruzione di D’Antoni e la netta superiorità numerica del Rimini a centrocampo mette in difficoltà la squadra di Cuccureddu.
Il modulo 4-3-3 della squadra biancorossa si trasforma spesso in un elastico 4-5-1 con gli esterni che rientrano in fase difensiva per poi ripartire. La traversa di Giacomini a fine primo tempo mette i brividi al “caloroso” pubblico biancoazzurro.
Il secondo tempo è un’altra storia; il Pescara parte determinato alla ricerca del vantaggio e sblocca il risultato al decimo minuto con un perentorio stacco di testa del difensore Olivi su preciso calcio d’angolo di Gessa dalla destra. Il gol mette le ali alla formazione biancoazzurra che prevale sulle fasce grazie alla velocità e alla tecnica di Gessa e Bonanni; precise le geometrie di Dettori a centrocampo ed il gran lavoro di Tognozzi in fase di copertura.
Dal 26esimo al 34esimo con gli ingressi di Coletti, Carboni e Verratti in luogo di Bonanni, Gessa e Artistico Mister Cuccureddu cambia volto alla squadra di casa disegnando un 4-3-3 con Dettori fulcro del centrocampo con ai lati Tognozzi e Coletti, Carboni a destra e Zizzari defilato a sinistra per dar spazio in zona centrale alla fantasia e all’imprevedibilità di Marco Verratti; il “folletto” di Manoppello, idolo della Curva Nord, parte in contropiede al 39esimo e conclude un’azione ubriacando due difensori e scoccando un tiro angolato finito al centro della porta grazie ad una deviazione di Vitiello che spiazza il proprio portiere.
Pubblico di casa in delirio, esultanza prolungata sotto la curva e ovazione per il gioiellino di casa che si conferma l’arma in più del Pescara nella ripresa; partita a questo punto da considerare chiusa, c’è soltanto da segnalare la “ola” del pubblico (undicimila spettatori di cui diecimila paganti compreso gli abbonati) che segna il ritrovato feeling tra la città, la società ed i giocatori. Con queste tre componenti che remano tutte unite la formazione biancoazzurra reciterà sicuramente un ruolo da protagonista in questo campionato.
Osservando la prestazione dei singoli buona la partita di Petterini, sceso in campo al posto dello squalificato Vitale, soprattutto nella fase difensiva; Dettori invece si conferma insostituibile nel centrocampo biancoazzurro per la costruzione del gioco grazie alla sua tecnica di categoria superiore.
Ancora non al top della condizione Bonanni che merita comunque un’ampia sufficienza e appena accellera sulla fascia sinistra diventa imprendibile per gli avversari scodellando in area di rigore cross al contagocce. Gessa impressiona sulla destra come per tutto il pre-campionato e appare galvanizzato ai nostri microfoni alla domanda sul pubblico pescarese presente; Zizzari deve ancora crescere di condizione ma si intravedono già le sue qualità che l’anno scorso gli hanno permesso di diventare il capocannoniere del Girone A di Lega Pro con la maglia del Ravenna.
Ottimo l’affiatamento della coppia difensiva Mengoni ed Olivi (migliore in campo senza dubbio) che già nel Piacenza in serie B erano considerati di buon livello; Olivi al primo gol con la maglia del Pescara si mostra molto fiducioso ai nostri microfoni per il proseguo del campionato e mette in risalto la differenza tra la tifoseria biancoazzurra e quella piacentina sia per presenze allo stadio sia per partecipazione durante la gara.
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