PESCARA –
“Il dilettantismo governativo del centro-sinistra è sconvolgente: dopo due anni e mezzo di guida della città il sindaco Alessandrini continua a ignorare priorità e necessità – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli –. Che la riviera sud di Pescara abbia bisogno di un ripascimento nei mesi primaverili, proprio per consentire l’apertura della stagione estiva, è ormai arcinoto, e tali interventi saranno necessari almeno fino a quando non verranno predisposte opere infrastrutturali, che sicuramente non porteranno la firma del Governatore D’Alfonso né tantomeno del sindaco Alessandrini, vista l’incapacità programmatoria e realizzativa e la lentezza con cui sta marciando lo stesso Piano Regolatore portuale.
Ma con il ripascimento stiamo veramente parlando dell’abc dell’amministrazione. Tutti lo sanno, tranne Regione e Comune che solo ad aprile si sono accorti che la riviera sud di Pescara aveva bisogno di sabbia per fronteggiare l’erosione operata dalle mareggiate invernali. In realtà le segnalazioni inoltrate al Servizio Opere Marittime e Acque marine della Regione da Capitanerie di Porto, Associazioni balneari, portatori d’interesse e privati cittadini ci sono state già dall’inizio dell’anno.
E sembra che la Regione abbia anche predisposto sopralluoghi che gli hanno permesso di constatare l’entità dei danni e la loro gravità, tanto da decidere di destinare 670mila euro per coprire le necessità di dieci comuni, di cui 150mila euro solo per Pescara sud. E le opere sono ritenute fondamentali da Comune e Regione, come si legge nelle rispettive delibere, per ‘eliminare le condizioni di concreto e reale pericolo per la pubblica e privata incolumità…interventi ritenuti indifferibili e urgenti in quanto finalizzati a contrastare un fenomeno erosivo generalizzato e a ripristinare le condizioni di massima sicurezza dei luoghi’.
Dinanzi a tali affermazioni ci si sarebbe aspettato un intervento di massima urgenza, e invece, dalle parole ai fatti, sono passati mesi. Solo il 18 aprile scorso infatti la giunta regionale ha approvato la ripartizione della somma individuata in bilancio di 670mila euro predisponendo i ‘successivi provvedimenti di stipula delle concessioni di trasferimento delle somme ai Comuni beneficiari’.
E, peggio, solo il 9 maggio 2017 è arrivata la determinazione dirigenziale con cui la Regione ha approvato lo schema di concessione per l’attuazione degli interventi per la difesa della costa, che su Pescara dovrebbero prevedere non solo il ripascimento ma anche la realizzazione di ‘opere rigide’, forse nuovi pennelli. E infine il sindaco Alessandrini ha messo la ciliegina sulla torta, aspettando il 16 maggio, dunque altri sette giorni, prima di approvare, a sua volta, lo schema di concessione, ovvero il Protocollo d’intesa con la Regione, demandando però al proprio dirigente di settore la firma del Protocollo stesso che poi dovrà essere rispedito in Regione per la sua attuazione. Nel frattempo manca ancora la progettazione esecutiva, che è in capo al Comune, manca la gara d’appalto per l’affidamento delle opere e quindi manca la cantierizzazione.
Tradotto: l’estate 2017 sulla riviera sud riparte senza un granello di sabbia rimesso su un litorale pesantemente colpito dalle mareggiate, costringendo molti balneari a rinunciare a intere file di ombrelloni, ovvero a molti clienti, con un ulteriore danno d’immagine per la città stessa. Francamente – ha ancora commentato il Capogruppo Antonelli -tanto lassismo, ritardo e superficialità sono assolutamente inaccettabili: ci chiediamo perché il sindaco Alessandrini non abbia iniziato già a dicembre 2016 un’opera di pressing nei confronti della Regione per ottenere con ampio anticipo i fondi necessari al ripascimento.
E questo pur essendo consapevole della gravità della situazione, viste le segnalazioni in Regione, e che il ripascimento vada fatto obbligatoriamente in primavera, ovvero prima dell’apertura della stagione estiva, sia per ragioni di organizzazione delle concessioni sia per ragioni chiaramente ambientali, visto che l’amministrazione deve individuare dove prendere la sabbia, vanno fatte le analisi di compatibilità, dunque va decisa la metodologia di trasporto di quella sabbia, che, una volta portata sul litorale in sofferenza, dev’essere lasciata decantare per settimane prima di poter essere utilizzata. In alternativa ci chiediamo perché il sindaco Alessandrini non abbia scelto di utilizzare una parte dei fondi dell’avanzo di amministrazione per anticipare le spese e fare per tempo le opere necessarie, per poi farsi rimborsare i costi sostenuti dalla Regione.
A fare le spese di tali incapacità amministrative saranno, ancora una volta, cittadini e imprenditori che ora dovranno affidarsi alla benevolenza meteorologica per affrontare l’estate ormai alle porte. A questo punto porteremo la vicenda al tavolo della Commissione Lavori pubblici per individuare i responsabili di tali ritardi e per attivare un monitoraggio sull’iter in corso al fine di scongiurare ulteriori slittamenti”.
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