Il cantiere è stato sospeso temporaneamente a luglio per apportare modifiche migliorative alle opere di riqualificazione previste
PESCARA – L’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e il capogruppo del Pdl Armando Foschi hanno spiegato ieri i motivi della sospensione del cantiere di riqualificazione di via De Cecco a Pescara.I lavori sono stati temporaneamente sospesi a fine luglio scorso per redigere, approfittando dell’estate, una perizia di variante che consenta di migliorare l’intervento, apportando modifiche nell’ambito di quanto previsto dalla legge e del 20 per cento della spesa rimodulabile. Lo ha deciso l’amministrazione comunale dopo vari incontri e dopo le richieste specifiche giunte dai residenti che hanno sollevato alcune perplessità in merito alla previsione di opere, nate da un progetto redatto oltre tre anni fa in maniera forse un po’ frettolosa, ma che può essere ottimizzato seguendo alcuni suggerimenti. L’area di cantiere è stata completamente messa in sicurezza per non interferire con la viabilità della zona e garantire la tutela di pedoni e ciclisti, con l’obiettivo di ricominciare a settembre in accordo con l’impresa che si è aggiudicata l’intervento.
Hanno ricordato Del Trecco e Foschi:
in via Paolo De Cecco sono in corso da mesi i lavori di rifacimento e riqualificazione, che hanno determinato il rifacimento dei sottoservizi, come la rete del gas metano e della pubblica illuminazione, oltre che la risagomatura dei marciapiedi necessaria per garantire il loro risanamento tutelando però anche le piante già esistenti, e quindi il rifacimento della strada, che in alcuni punti è stata ristretta con la soppressione di alcuni posti auto. A fine luglio siamo stati contattati da alcuni residenti che hanno sollevato delle obiezioni circa i lavori in corso: alcuni hanno affermato che le nuove aiuole previste dal progettista hanno dei cordoli troppo alti rispetto all’altezza delle portiere delle vetture, che dunque non si riuscirebbero neanche ad aprire. Ovviamente abbiamo assunto l’impegno di verificare tale ipotesi, ma va anche chiarito che purtroppo quei cordoli e le relative aiuole servono innanzitutto a proteggere i pini esistenti che hanno radici molto superficiali, quindi abbassare le aiuole significherebbe scoprire anche le radici e determinare la morte di molte piante. Verranno invece sicuramente cambiati gli attuali impianti della pubblica illuminazione, prevedendo l’installazione di pali nuovi, in linea con quelli esistenti in via Scarfoglio. Ma i cittadini hanno avanzato proposte anche sul piano estetico, ovvero hanno lamentato la scelta dell’amministrazione di utilizzare la betonella nel rifacimento dei marciapiedi di via Scarfoglio e il cemento in via De Cecco. Ma anche in questo caso abbiamo precisato che non si è trattato di una scelta preferenziale: i lavori di riqualificazione di via Scarfoglio sono stati realizzati dieci anni fa, nell’ambito di un accordo di programma con la società Maresca relativa alla costruzione del centro commerciale Auchan e nell’ambito dell’accordo, l’amministrazione impose il rifacimento di quella strada, all’epoca disastrata, come pavimentazione in betonella. I lavori in via De Cecco sono finanziati esclusivamente dal Comune e le disponibilità economiche di tre anni fa, quando è partita la procedura in tutta fretta per mettere riparo a una situazione di grande precarietà, non ci hanno consentito di fare scelte diverse circa la pavimentazione. Tuttavia con i tecnici stiamo valutando la possibilità di apportare una miglioria, ossia l’utilizzo di cemento stampato, che costa meno della betonella, ma rende lo stesso effetto dal punto di vista della gradevolezza estetica, sullo stile di quanto realizzato nella rotatoria di via Mantini-via dell’Emigrante, e i cittadini sono stati debitamente informati di tali iniziative e dei dettagli che stiamo già valutando con i tecnici. A fine luglio l’impresa che sta realizzando le opere ha effettuato la messa in sicurezza del cantiere stesso per la sua sospensione temporanea. Nel frattempo i nostri uffici stanno elaborando le modifiche necessarie e possibili, nell’ambito del 20 per cento della spesa rimodulabile, e sottoporremo le nuove scelte all’attenzione dei cittadini stessi, per poi riprendere le opere già a settembre, e anche in questo caso i residenti sono perfettamente informati circa la tempistica necessaria. Lunedì ovviamente torneremo sul posto per verificare eventuali problematiche insorte nell’ultimo mese, quindi non inerenti il progetto, già in fase di revisione, ma eventualmente difficoltà create dal cantiere stesso, fermato proprio per venire incontro alle volontà espresse dal territorio.