PESCARA – Politici del Pd come testimoni ieri mattina nell’aula 1 del Tribunale di Pescara, alla ripresa del Processo Housework. Dopo uno stop di 40 giorni dovuto prima all’emergenza neve poi all’agitazione degli avvocati ed infine all’inserimento nel calendario di due udienze riguardanti la discarica di Bussi, il processo Housework, quello relativo alle presunte tangenti al Comune di Pescara, ha ripreso il suo corso.
Nella scorsa udienza quella del 20 febbraio,dedicata alla difesa dell’imprenditore Carlo Toto, i testimoni hanno evidenziato in modo particolare l’amicizia che da oltre venti anni lega l’imprenditore Toto alla famiglia D’Alfonso. Anche questa udienza, la 5° dall’inizio dell’anno, è stata dedicata alla difesa .In particolare a sfilare davanti al giudice Dott.ssa Di Carlo, sono stati i testimoni della lista Paolini – Dandolo ed un testimone della lista dell’ex portavoce Marco Presutti.
Il primo testimone chiamato è stato il senatore del Pd Giovanni Legnini, che ha chiarito i suoi rapporti con l’amministrazione comunale di Pescara ed in particolare con D’Alfonso.
All’epoca Legnini era relatore della Finanziaria del Governo Prodi e la sua era una funzione importante di raccordo e riferimento “ in particolar modo – ha dichiarato Legnini – con l’allora assessore comunale al bilancio Camillo D’Angelo.” “ Con lui mi relazionavo sulle varie problematiche specie quelle legate al patto di stabilità, in riferimento, tra l’altro, con gli impegni che il Comune doveva affrontare in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2009. Era necessario dar seguito ad una serie di opere pubbliche per cui si discuteva su come agire: chiedere una deroga al patto oppure programmare comunque gli investimenti stabilendo un’agenda dei pagamenti nel momento in cui venivano affidati i lavori.” Il senatore Legnini nel corso della sua deposizione ha anche parlato dei suoi rapporti con D’Alfonso, “erano molto assidui visto l’impegno comune nel Pd – ha riferito il senatore – incontri frequenti anche in luoghi meno istituzionali”.
Particolarmente attenta e dettagliata è stata la deposizione dell’attuale consigliere comunale del PD, Enzo del Vecchio, che incalzato dalle domande dei legali ha chiarito alcuni episodi avvenuti all’epoca dei fatti, in modo particolare la vicenda inerente agli “ Amici della Pescara Calcio”.
“Il Pescara era in piena crisi societaria – racconta Del Vecchio -, più volte c’era stato chiesto a noi dell’amministrazione di occuparci di questa vicenda. Così l’allora Sindaco D’Alfonso, – continua Del Vecchio – decise di chiamare a rapporto tutti gli imprenditori locali chiedendo loro un contributo per salvare il sodalizio pescarese. Anche l’imprenditore Di Nardo, se non sbaglio – prosegue il consigliere Del Vecchio -, aderì a questa iniziativa ed era sua intenzione entrare a far parte della società”.
“Dal 2003 al 2008 sono stato con l’Amministrazione D’Alfonso, – ha detto Del Vecchio -, era un amministrazione frenetica, dove si susseguivano gli incontri con i cittadini e dove sono state fatte una moltitudine di opere pubbliche”.
A sedere sul banco dei testimoni anche l’altro consigliere comunale del PD, Gianluca Fusilli, attuale vice segretario regionale del PD.
“Conosco Marco Presutti da quando ho iniziato la mia esperienza politica, – esordisce così il consigliere -, sono stato segretario politico della Margherita per diversi anni.Guido Dezio, lo conosco da sempre – dice Fusilli -, Dezio è stato il tesoriere regionale della Margherita, e per la sua esperienza era un punto di riferimento – ha detto Fusilli -, Dezio si occupava anche del rapporto con le tipografie tra cui anche con la tipografia Brandolini. Non è mai capitato – continua Fusilli – che arrivassero solleciti di pagamenti da parte dei fornitori; ogni volta che venivano assegnate somme di Denaro a Dezio era solo per le manifestazioni”.
In avvio di conclusione, Fusilli ha spiegato: “ esisteva solo un conto corrente della Margherita su cui venivano registrati tutti i fondi del Partito”.
L’udienza è stata aggiornata al 16 aprile prossimo con inizio alle ore 9.30 e saranno chiamati a testimoniare ancora una volta quelli della lista Toto.