PESCARA – Questa mattina è stato riaperto Corso Vittorio a doppio senso di marcia anche per le auto private. Sul posto, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria e agli operatori commerciali, il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli, l’assessore alla Mobilità Giuliano Diodati, l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, l’assessore Simona Di Carlo, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, i consiglieri: Piero Giampietro, Riccardo Padovano, Maria Ida D’Antonio, Peppino Bruno.
Il ripristino del doppio senso di marcia in corso Vittorio Emanuele è visto da alcuni come un evento da festeggiare da altri come un passo indietro rispetto alla tanto sbandierata mobilità sostenibile. Riesce però un pò difficile da comprendere perché a Pescara da un lato si realizzano ciclabili senza un progetto globale ,dall’altro si riportano le auto dove erano state tolte perché non c’è un progetto globale.
In una strada si danneggiano i commercianti per una maggiore vivibilità disincentivando l’uso dell’auto privata, in un’altra strada si accontentano gli operatori commerciali senza tener conto della qualità della vita incentivando l’uso delle auto.
L’ordinanza
“La riapertura non è solo un impegno preso – così il sindaco Marco Alessandrini – Si tratta di contemperare diverse esigenze: oltre all’ascolto di numerose istanze che com’è noto danno voce al comparto economico e commerciale della città, abbiamo la necessità di attuare una sperimentazione finalizzata a redistribuire il traffico del centro cittadino, in attesa che il progetto di farne una direttrice del Trasporto Pubblico Locale parta. Con la riapertura di Corso Vittorio rendiamo la zona del quadrilatero centrale più fruibile, alleggerendo così le arterie parallele, che tornano ad essere percorsi alternativi per la giornata di domenica e festivi, quando il Corso torna ad essere pedonale, o in concomitanza di speciali eventi che richiederanno la chiusura del tratto riqualificato. Quello che è accaduto con Corso Vittorio insegna che la pedonalizzazione va inserita in un contesto più ampio, capace di risolvere problemi non solo di mobilità. Stiamo pensando infatti alla prosecuzione dell’isola pedonale su via Cesare Battisti, che è già in parte pedonale e a sperimentare pedonalizzazioni di altri luoghi in occasioni particolari, come una piazza lineare sulla riviera, in concomitanza con eventi estivi che possano favorire l’incoming e una migliore fruibilità della città, quindi essere un valore aggiunto e non essere vissuti come sciagure foriere solo di problemi e crisi”.
“Si riapre la porta principale di accesso alla città – così Giuliano Diodati, neo assessore alla Mobilità – Abbiamo sempre avversato la chiusura perché siamo convinti che senza un progetto globale non si possa creare sostenibilità senza danneggiare commercio e attrattività di una zona che deve tornare a nuova vita. Studieremo ora il modo migliore per avere la migliore distribuzione dei flussi di traffico in città, cercando di orientare quelli di attraversamento nord-sud lungo via Ferrari e il Ponte Flaiano, in modo che sul Corso possano transitare le sole auto dirette nel quadrilatero centrale”.
“La verità è che abbiamo ereditato dal centrodestra una strada monca, che ha solo bloccato l’accesso alla città – commenta l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi – Com’è accaduto quando abbiamo promosso il cambio di senso di marcia in via Regina Margherita, ristabilendo l’accesso alla città da nord a sud, crediamo che la totale riapertura di corso Vittorio possa alleggerire il traffico sviluppatosi su via Ferrari e incrementare l’accesso alla città da nord verso sud, restituendo quella vitalità al centro commerciale naturale che viene invocata dai commercianti. Continueremo a confrontarci con loro, perché Pescara possa sempre di più sviluppare anche la funzione commerciale e attrattiva nei confronti dell’area vasta, accelerando il lavoro sul Centro Commerciale Naturale su cui abbiamo stanziato 100 mila euro e investito già le prime risorse per un importo di 50 mila euro”.
L’avvocato Berardino Fiorilli, Coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’, in riferimento al ripristino odierno del doppio senso di marcia su corso Vittorio Emanuele,ha dichiarato:
“Oggi siamo stati tristi spettatori dell’ennesima mannaia firmata dal sindaco Alessandrini, lo stesso delle ordinanze fantasma e degli sversamenti di liquami in mare taciuti ai cittadini nell’estate 2015 . Non abbiamo organizzato per protesta sommosse analoghe a quelle che la sinistra scatenò contro il centrodestra sulla strada parco, non è nel nostro stile e non crediamo nella politica sbraitata lungo le strade solo per aizzare i comuni cittadini ignari dell’essere vittime di bieche strumentalizzazioni. Purtroppo quella odierna è stata una sconfitta per tutta la città, quella che ha creduto nello sviluppo, nella riqualificazione del territorio all’insegna della vivibilità, quella che, dopo aver respirato smog per vent’anni, era tornata ad aprire le finestre di casa e a respirare ossigeno grazie a una lungimirante opera di recupero che, in quattro anni, ha visto costruire aree pedonali da via Firenze a via Cesare Battisti, e piste ciclabili sulla riviera nord, sulla riviera sud, e nello stesso corso Vittorio Emanuele.
Investimenti pubblici importanti che hanno consentito di creare tanti salotti non virtuali, ma reali, in cui abbiamo riportato la gente, libera dalle auto, dallo smog, libera di passeggiare senza essere investiti, e di guardare le vetrine, fermarsi e di acquistare. Purtroppo sono stati sufficienti quattro commercianti vestiti con i ‘sandwich della protesta’ a sbraitare dinanzi ai cantieri, e una straordinaria dose di strumentalizzazione politica per fermare quello sviluppo, che ho personalmente e fortemente voluto, in cui continuerò sempre a credere e a difendere.
Oggi è stata ingranata una poderosa marcia indietro che massacrerà Pescara. E la cosa più ironica è che a cancellare le zone pedonali è proprio la cosiddetta sinistra ambientalista, che oggi si è tolta finalmente la maschera dell’ipocrisia per svelare il suo vero volto. Purtroppo è chiaro a tutti che consentire alle auto private di tornare a transitare nei due sensi di marcia non risolleverà le sorti dei commercianti di corso Vittorio Emanuele, che hanno cominciato a chiudere molto tempo prima della pedonalizzazione e che hanno bisogno di ben altre misure amministrative per tentare di risollevarsi: hanno bisogno – ha elencato Fiorilli – di una politica fiscale comunale che sia loro vicina, ovvero che riduca le imposte, non che continui ad alzare una tassa sui rifiuti oggi insopportabile; hanno bisogno di servizi, come parcheggi efficienti, facilmente raggiungibili, dunque visibili, e a tariffe accettabili; hanno bisogno di eventi tipici capaci di polarizzare e di attrarre visitatori; hanno bisogno di brand che certamente non sono le auto in transito. Tutto questo il sindaco Alessandrini non poteva concederlo ai commercianti, visto che aveva da risolvere il problema del mercatino sotto il tunnel della stazione e oggi sta barattando quel mercatino con corso Vittorio Emanuele.
L’unico che coraggiosamente non si è piegato a questa politica di ultimo livello è stato l’assessore Civitarese che si è dimesso lanciando un messaggio chiaro alla cittadinanza, un messaggio con cui tra qualche mese i due sindaci in pectore della sinistra, il sindaco Alessandrini e il suo vice Blasioli, dovranno fare i conti.
Gli effetti del ripristino del doppio senso intanto oggi li abbiamo già visti: alle auto in transito si sono aggiunti le decine di mezzi parcheggiati in modo selvaggio lungo tutto corso Vittorio Emanuele, tra le fontane, tra le panchine, su entrambi i lati della strada, tra lo sdegno dei pedoni e l’assenza totale dell’amministrazione comunale Alessandrini che oggi ci ha reso perfettamente chiara quale sia la sua idea di città.
Da questo momento ‘Azione Politica Pescara’, riservandosi di valutare lo spreco di denaro pubblico determinato dall’operazione di ripristino del doppio senso di marcia su corso Vittorio Emanuele, comincerà la propria campagna di informazione sulle problematiche del traffico in città, avviando un monitoraggio serrato sui dati della qualità dell’aria. Tra qualche giorno valuteremo gli effetti di quella riapertura al traffico e cominceremo il nostro conto alla rovescia per il ritorno alle urne. La ‘caporetto’ elettorale sarà il segnale più chiaro per un sindaco, Alessandrini, e per la sua giunta, sorde nei confronti degli interessi della città”.
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