Individuato un nuovo percorso per restituire alla comunità un polo di valore determinante per il futuro della città: bonifica ambientale, mille posti auto e parco urbano
PESCARA – Il Comune di Pescara rilancia sulla riqualificazione dell’area di risulta dell’ex stazione ferroviaria individuando un nuovo percorso per restituire alla comunità un polo di valore determinante per il futuro della città. Nei tre mesi seguiti all’esito infruttuoso della gara europea per l’affidamento a soggetti privati della progettazione esecutiva, dell’esecuzione dei lavori e della gestione delle opere, oltre che di una quota parte dei parcheggi a raso della zona circostante, l’amministrazione ha deciso di cambiare rotta definendo un processo per lotti.
In questo senso il primo lotto di interventi, di natura finanziaria esclusivamente pubblica, è stato presentato questa ieri a Palazzo di città dal sindaco Carlo Masci, presenti il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, gli assessori pressoché al gran completo e una rappresentanza del Consiglio comunale. La struttura tecnica del Settore Mobilità, Edilizia Scolastica e Verde ha infatti redatto un progetto di fattibilità tecnica ed economica da 12 milioni e 800mila euro (al netto di oneri per la sicurezza e fiscali) denominato “Parco Centrale” che prevede: realizzazione della bonifica delle aree (vecchio sedime FFSS), fresatura e scarifica (2.800.000 euro); realizzazione della viabilità, superficie carrabile dell’asse viario, superficie carrabile della stazione autobus urbani e superficie carrabile dei parcheggi a raso e dei piazzali (1.914.000 euro); realizzazione di un primo silos per mille posti auto in una struttura sul lato nord nel pressi dell’Hotel G (8.100.000 euro); e, come su esposto, il medesimo progetto di fattibilità prevede soprattutto la “realizzazione del Parco Urbano” con l’intervento finanziario della Fondazione Pescarabruzzo per 4 milioni di euro. Il futuro cuore verde della città seguirà un iter progettuale della durata di 6 mesi da oggi e coinvolgerà un’area di cantiere di circa 28.500 metri quadrati. Quest’ultimo progetto, oltre al Parco urbano propriamente detto, consta anche di una struttura geodetica e di padiglioni di servizio al parco stesso.
Il primo lotto dunque introduce una spesa progettuale complessiva di 15.9 milioni di euro (12 milioni + 3,9 milioni) a valere sulle risorse finanziarie destinate alla Regione Abruzzo nell’ambito della programmazione del Masterplan, distribuita nel bilancio di previsione pluriennale 2022-2024 e nel collegato piano triennale dei Lavori Pubblici del Comune di Pescara.
“Dopo aver chiuso il bando europeo, sapevamo comunque di avere la disponibilità di un quadro economico di oltre 20 milioni di euro – ha detto ieri mattina il sindaco Carlo Masci – Abbiamo quindi deciso di agire e di eseguire un primo lotto di interventi che prevede un progetto per la bonifica ambientale di tutta l’area di risulta, così come prescritto per tutti gli interventi pubblici, che sarà a cura dell’impresa che vincerà nei prossimi mesi il nuovo bando. A questa bonifica seguiranno la realizzazione del parcheggio a nord e quindi quella del parco da 6,5 ettari finanziato dalla fondazione PescaraAbruzzo. Ci hanno criticato perché si diceva che volevamo favorire i privati, ora sarà il Comune direttamente, dopo 30 anni di chiacchiere, a fare i fatti assumendosi la responsabilità di riqualificare l’area di risulta”. Il primo cittadino ha concluso rimarcando “l’importanza di un percorso che ora diventa tutto pubblico, che passerà attraverso la ridefinizione degli accordi con la Regione per la sede unica dell’ente, non escludendo per i lotti successivi di attingere ad altre risorse, non escluse quelle del Pnrr. Giochiamo la nostra partita”.
L’assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia ha sottolineato come “il mancato interesse da parte privata, ha comunque determinato che ora l’amministrazione potrà incassare le somme derivanti dalla gestione della sosta, che rimarrà pubblica. Sottolineo che la procedura scaduta a febbraio assegnava infatti ai privati anche mille stalli esterni alle aree di risulta. Nell’investimento complessivo ricordo che ricadranno inoltre le risorse messe a disposizione dalla società di trasporti TUA per la costruzione del nuovo terminal bus. Non so quale sia stato il numero dei sindaci che negli ultimi 30 anni abbiano cercato di risolvere la questione annosa delle aree di risulta. Devo dire però che questa amministrazione più di tutte in questi tre anni si è avvicinata al traguardo per un uso proficuo di un patrimonio così importante. In pochi mesi ci siamo riposizionati, anche cogliendo l’opportunità di questo accordo per un edificio unico della Regione che renderebbe Pescara baricentrica a livello territoriale. Anche questo intervento di bonifica che avvieremo nel breve periodo non è marginale ma assolutamente fondamentale per creare le condizioni necessarie ad avviare la realizzazione di infrastrutture”.
“E’ molto positivo, nonostante la fase storica che viviamo, intercettare le nuove opportunità – ha detto il presidente del Consiglio Marcello Antonelli – In futuro certamente bisognerà cogliere ogni possibilità che ci si prospetterà, ma oggi abbiamo intanto un punto fermo nella cornice generale delle invarianti. Siamo aperti, lavoreremo anche ad altre soluzioni, non solo in ordine a una futura sede della Regione, ma anche rispetto a ragionamenti che potrebbero essere stimolati da ulteriori investitori privati. Quella è l’area più calda d’Abruzzo, non di Pescara, e dobbiamo far tutto subito e bene, limitando il più possibile l’utilizzo di risorse pubbliche. Aspettatevi un work in progress”.