PESCARA – “La firma odierna della nuova convenzione tra Comune di Pescara e Regione Abruzzo per procedere con la riqualificazione delle aree di risulta rappresenta un ulteriore passo storico in una vicenda urbanistica iniziata circa vent’anni fa con l’acquisizione delle aree per volontà dell’allora sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Nino Sospiri. Oggi la Regione Abruzzo ha ulteriormente confermato il proprio sostegno aumentando la copertura finanziaria dai 12milioni di euro inizialmente previsti a 16 milioni di euro fondi Masterplan, e per dicembre 2020 vogliamo vedere pubblicato il bando di gara del programma integrato. Nel frattempo ci sarà tempo per il confronto con la città, per la concertazione con le Associazioni di categoria, per la progettazione organica di un programma di intervento che dovrà rispondere a due esigenze chiare, dare parcheggi a una città che ne ha un bisogno vitale, e trasformare quei 13 ettari in un Polo d’attrazione strategico per rivitalizzare il nostro centro commerciale naturale. E la Regione sarà attenta e sempre in prima linea per collaborare nel fare scelte opportune, adeguate e consone, garantendo il proprio contributo in termini di idee e di risorse, queste ultime già assicurate”.
È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla firma odierna della nuova convenzione tra Comune e Regione Abruzzo per la riqualificazione dei 13 ettari di risulta dell’ex ferrovia.
“Credo che l’atto odierno sia utile anche a porre fine alle chiacchiere di chi, appena un mese fa, ancora paventava una presunta perdita dei finanziamenti – ha ricordato il Presidente Sospiri -. Tutt’altro, i fondi sono addirittura aumentati mettendo il Comune anche nelle condizioni di osare di più, di sognare in grande per il futuro sviluppo di quei terreni che sono la grande occasione per la città e per l’Abruzzo intero. Quei 13 ettari delle aree di risulta devono essere oggetto di una progettazione innovativa, capace di guardare a quello che Pescara dovrà diventare nei prossimi venti o quarant’anni, e soprattutto possiamo coinvolgere le migliori risorse professionali in campo per realizzare scelte concrete. Pescara ha bisogno di posti auto in centro, e quei 13 ettari sono, in tal senso, un’occasione formidabile; Pescara ha bisogno di spazi di aggregazione, di un corridoio verde per il transito preferenziale di mezzi veloci, per incentivare il trasporto pubblico quale valida alternativa a quello privato, Pescara ha bisogno di un Polo d’attrazione, che sia anche turistico-culturale, e sulle aree di risulta abbiamo l’opportunità di realizzarlo. Da questo momento abbiamo la possibilità di mettere in campo le nostre migliori capacità per introdurre tutte le modifiche necessarie per rendere quell’intervento unico, bello, utile e solido, ascoltando le proposte e le idee migliori, soprattutto le intuizioni più concrete, che avranno la priorità rispetto a soluzioni cervellotiche e irrealizzabili. E sarà la concretezza e la capacità di applicazione la chiave vincente del progetto al quale la Regione Abruzzo presterà massima attenzione, pensando al ruolo strategico che il capoluogo adriatico riveste quale motore dell’economia abruzzese e che ha nei 13 ettari di risulta, situati nel cuore della città, un vuoto urbano da ripensare, riprogettare, reinventare, un’occasione forse unica nel panorama italiano, un vuoto urbano sul quale non è possibile né ammesso sbagliare”.