PESCARA – “Rendere il quartiere Rancitelli, a Pescara, connesso ed inclusivo è il tema centrale del lungo lavoro che, dal 2019, abbiamo compiuto e stiamo portando avanti, con uno sforzo di visione in grado di individuare ciò che davvero potrà rendere quell’area problematica della città finalmente un luogo ambito in cui vivere”. E’ il commento dell’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio, Guido Quintino Liris, e del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa, che tornano ad affrontare la tematica alla vigilia della seduta del Consiglio comunale in cui si voterà il programma di abbattimento del ‘Ferro di cavallo’.
“Il progetto è stato da subito ben chiaro – spiegano – si tratta del vero primo esperimento in città di rigenerazione di un territorio periferico complicato che merita di essere ricompreso in un modello ci centralità urbana. E per invertire la rotta, è stato prezioso il confronto costante, in questi mesi, con i cittadini interessati – hanno evidenziato i due esponenti – per meglio focalizzare quelle più “celate” necessità che solo un residente può esternare. I servizi, il mondo della scuola e dello sport al momento carenti di strutture, ad esempio, rappresentano delle priorità assolute di cui si è tenuto conto per elaborare specificità progettuali in grado di privilegiare il rapporto con il resto della città. La demolizione e la ricostruzione degli immobili rappresentano, dunque, solo il primo passo per cancellare definitivamente quell’ambiente degradato con l’obiettivo di farlo riemergere in tutta la sua essenzialità. Il lavoro di pianificazione, infatti, prosegue e non si identifica solo nella buona edificazione ma si concentra su un’urbanistica innovativa e funzionale. Ricordiamo come l’Abruzzo sia la prima Regione italiana ad aver anticipato, a livello regionale, le iniziative contemplate dal decreto “Rilancio” in tema di Sisma bonus ed Ecobonus, finanziando le Aziende Territoriali Regionali per le attività di progettazione propedeutiche alle esecuzioni dei lavori. Non ultimo, rilanciare i quartieri degradati urge anche in previsione del progetto della nuova Pescara se davvero – hanno concluso Liris e Testa – si ambisce ad un’area metropolitana che abbia un ruolo di spicco nel centro Italia” .
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