Lo dice il sindaco Albore Mascia commentando le osservazioni del Pd sul progetto
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in seguito all’ultimo intervento del Pd sul progetto di recupero di piazza Italia ha criticato la posizione, a suo avviso, pregiudizialmente preconcetta del gruppo consiliare di opposizione a cui non vanno bene i progetti in cantiere dell’amministrazione comunale dalla riqualificazione di corso Vittorio Emanuele al teatro, dal Piano particolareggiato 2 alla sistemazione delle aree di risulta per finire appunto con il progetto di riorganizzazione di Piazza Italia. Tali progetti ribadisce il primo cittadino saranno realizzati e cambieranno veramente il volto della città.
Ha commentato il sindaco:
leggendo il comunicato del Pd emerge chiaramente che i consiglieri firmatari non hanno compreso né la volontà né l’intento progettuale, né hanno saputo leggere le carte che indicano la nuova viabilità facendo la solita confusione pasticciata che contraddistingue da sempre l’operato del Pd in Comune. E allora facciamo ordine: innanzitutto, il progetto è nato dalla volontà di dare a Pescara la prima Piazza istituzionale della città. Sul territorio abbiamo diversi luoghi simbolo: piazza Salotto, purtroppo snaturata a causa dei lavori della precedente amministrazione; c’è piazza Sacro Cuore, caratteristica e intima; e poi piazza Unione. Ma è sempre mancata la ‘Piazza delle Istituzioni’ che da sempre caratterizza le altre città europee, una piazza che riunisca i Palazzi del Governo, un’occasione che a Pescara possiamo realizzare vista la presenza, nello stesso sito, di Comune, Provincia e Prefettura. E noi abbiamo deciso di cogliere tale occasione creando un luogo istituzionale bello, di pregio, che non sia attraversato da mille auto al secondo, che non sia solo luogo di passaggio, di transito, ma che diventi luogo di sosta, luogo anche di eventi, così come oggi accade una o due volte l’anno quando proprio dinanzi alla Prefettura si svolgono concerti istituzionali. Una Piazza istituzionale che peraltro sia perfettamente fruibile e accessibile da tutti, a partire dai cittadini diversamente abili. Il frutto di tale volontà è stato un progetto di notevole livello artistico-architettonico e monumentale, che peraltro pone al centro la valorizzazione dell’opera del maestro Di Prinzio, la fontana centrale, ampliando l’area di rispetto con la realizzazione di una serie di ellissi al centro che restituiscano il giusto rilievo alla struttura.
Purtroppo la natura volutamente pasticciata del Pd ha poi ingenerato la solita confusione nella lettura della nuova viabilità, spina nel fianco di un partito-padre di un Piano traffico che non ha neanche avuto il coraggio di attuare: a differenza di quanto sostenuto dal Pd, le rampe dell’asse attrezzato resteranno tutte aperte al traffico, sia in ingresso che in uscita. Una volta uscite dalla rampa dell’asse attrezzato, i veicoli potranno svoltare a destra, proseguendo la propria marcia in via Avezzano-via Bologna-via del Concilio o proseguire verso il mare; oppure, uscendo dalla rampa dell’asse attrezzato, le auto potranno svoltare a sinistra risalendo sulla rampa stessa o svoltando dietro al Comune, e proseguendo in direzione monti-mare. Dunque nessun rompicapo sul fronte viario: resta inalterata la viabilità sul corso, fatta eccezione, ovviamente, per l’eliminazione del semaforo sul lato di piazza Italia e delle uscite obbligate; elimineremo solo il traffico all’interno della piazza, che restituiremo ai pedoni e alla città. Comprendo che la lettura delle cartine e dei progetti, senza il necessario supporto tecnico, possa risultare ostica e generare confusione in coloro che sono poco avvezzi a tale pratica, ma per evitare inutili interventi pasticciati, sarà un piacere la prossima volta illustrare personalmente ai consiglieri del Pd più volenterosi quelle planimetrie che sono certo susciterà anche il loro entusiasmo. E per l’occasione potremo ovviare anche ai problemi di stomaco o pancia lamentati dal Pd.