I consiglieri di Forza Italia annunciano che porteranno tale progetto in Consiglio comunale attraverso un ordine del giorno urgente per obbligare i consiglieri di maggioranza a prendere una posizione chiara e trasparente in riferimento a un intervento che andrà a danneggiare tutte le imprese balneari della zona che danno lavoro a centinaia di persone.
“La nostra richiesta, avanzata già nel corso della precedente riunione, era molto semplice – hanno spiegato il Capogruppo Marcello Antonelli, il vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco e il consigliere Fabrizio Rapposelli -: non abbiamo chiesto di rinunciare all’intervento, né tantomeno di stravolgerlo, ma abbiamo proposto di apportare delle lievi modifiche migliorative tese a rendere funzionale il progetto, che oltre che bello dev’essere utile alla città. Abbiamo chiesto di approvare una variante in corso d’opera al cantiere, senza rallentare i lavori, di sederci al tavolo con i tecnici, e individuare i mezzi per preservare buona parte dei parcheggi: 100 quelli che il progetto cancellerà e che non verranno mai recuperati nell’area indicata dall’assessore Blasioli in via Barbella, innanzitutto perché quella superficie non potrà mai contenere 100 posti auto, e in secondo luogo perché quella stessa area andrà a ospitare anche l’area di parcheggio dei camper oltre che gli spettacoli viaggianti, ovvero i circhi.
È dunque evidente che la sosta estiva delle auto sarà una presenza del tutto marginale, senza considerare che non ci sono più neanche gli stalli per la sosta delle moto, con un danno gravissimo alle imprese balneari. Pensiamo che da un rapidissimo conteggio, solo i 5 o 6 stabilimenti immediatamente prospicienti il cantiere, dunque i primi che pagheranno per l’assenza di spazi per la sosta, danno lavoro a oltre 100 persone, e parliamo di posti di lavoro che inevitabilmente subiranno una drastica riduzione. Il vero problema – hanno aggiunto i consiglieri Antonelli, D’Incecco e Rapposelli – è che è sbagliata la filosofia del progetto stesso: i tecnici e l’assessore Blasioli continuano a parlare della necessità di voler riconnettere le due Riserve naturali, ossia la riserva naturale dannunziana da un lato e la riviera dall’altro, dimenticando, evidentemente, che però in mezzo c’è già un grande e ingombrante ostacolo strutturale, ovvero il Teatro d’Annunzio, che ci sembra nessuno abbia ancora pensato di demolire, dunque quell’intervento non andrà a riconnettere nulla. Piuttosto, rispettando sia il Piano di Assetto Naturalistico della riserva dannunziana, sia l’ambiente marino, si potevano tranquillamente lasciare decine di stalli per auto e moto, che non avrebbero peggiorato il progetto, ma piuttosto lo avrebbero reso gradito dalla città. Purtroppo da parte della maggioranza, ovvero assessore e alcuni consiglieri, abbiamo registrato una netta chiusura pregiudizievole a qualunque proposta migliorativa, un atteggiamento che ci ha sorpreso, ma che restituisce l’esatta fotografia di una compagine politica completamente ripiegata nel proprio alveo, distinta a distaccata dalle necessità reali del territorio.
A questo punto – hanno aggiunto i consiglieri Antonelli, D’Incecco e Rapposelli – riverseremo la nostra richiesta di revisione del progetto, proposta di semplice buon senso, nell’ordine del giorno urgente che chiederemo di discutere nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale con cui di fatto costringeremo l’Assise civica ad assumere una posizione chiara nei confronti della città. È evidente che, in caso di un voto negativo del documento, saremo noi ad assumere un impegno con cittadini e imprese, ovvero sarà il centrodestra ad apportare le modifiche strutturali necessarie al progetto non appena avremo riassunto, tra qualche mese, il governo di Pescara”.
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