Lo sostengono i consiglieri di Forza Italia D’Incecco e Rapposelli e Alessio Di Pasquale che chiedono di apportare una variante e di realizzare degli stalli sul lato sinistro della carreggiata
PESCARA – “Giusta la riqualificazione, sbagliato il progetto realizzato per via Monte di Campli dove la giunta Alessandrini, a fronte di marciapiedi-boulevard, si è dimenticata di prevedere dei parcheggi sul lato nord della carreggiata stradale. Niente posti auto per i residenti, niente stalli a servizio delle attività della zona, niente slarghi di sosta utili nel caso di un incidente stradale o anche per agevolare il passaggio veloce dei mezzi di soccorso.
Quel progetto è l’ennesima fotografia di una giunta pasticciona, superficiale e disattenta. Oggi, considerando che la conclusione dei lavori è già slittata a fine maggio, dunque di circa 45 giorni rispetto al previsto, chiediamo di apportare una variante in corso d’opera e di realizzare degli stalli sul lato sinistro della carreggiata correggendo un marciapiede inutile”.
Lo hanno detto il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco, il consigliere Fabrizio Rapposelli e Alessio Di Pasquale, membro del Comitato cittadino sorto per il cantiere, al termine del sopralluogo effettuato nella zona dalla Commissione Lavori pubblici.
“Via Monte di Campli aveva bisogno di un’opera di riqualificazione, che però fosse funzionale, veloce e utile – hanno sottolineato i consiglieri D’Incecco e Rapposelli e Di Pasquale -, e invece, al solito, stiamo assistendo a opere lumaca e che soprattutto aggraveranno la situazione per i residenti e gli operatori della strada anziché migliorarla. Il sopralluogo è stato sollecitato da residenti e commercianti che da settimane hanno assistito a un progressivo rallentamento dei lavori, che stanno creando forti disagi nella zona, con la totale chiusura al traffico della corsia monti-mare e l’istituzione del doppio senso di marcia sulla corsia mare-monti.
Durante il sopralluogo è emerso che i lavori sono stati rallentati per la prima variante in corso d’opera necessaria perché il Comune solo dopo l’apertura del cantiere si è ricordato di dover inserire, tra le opere, la separazione delle linee delle acque bianche e quelle nere. Ormai è certo dunque che i lavori non termineranno come previsto a metà aprile, dunque in 120 giorni, ma slitteranno sicuramente a fine maggio. Ma la verifica sul posto è stata utile per far emergere l’assurdità di un progetto che, nel voler trasformare via Monte di Campli, una strada in salita, in una sorta di boulevard, ha previsto la costruzione, sui due lati, di marciapiedi larghi in alcuni tratti ben 3,5 metri, riducendo la carreggiata stradale centrale in un lungo budello a senso unico.
Ma, se comprendiamo la necessità di realizzare un marciapiede elegante e largo sul lato sud della strada, a ridosso delle abitazioni, non comprendiamo perché lo stesso marciapiede sia stato replicato anche sul lato nord, dove non passa mai nessuno e mai nessuno andrà a passeggiare. Piuttosto sul lato nord i residenti e gli operatori della zona avevano chiesto al Comune di prevedere la presenza di parcheggi, utili a chi abita nella zona o a chi magari vi si reca per accedere a un negozio o un bar.
E invece nulla: non uno stallo è stato previsto, addirittura neanche per la sosta di due vetture che dovessero fermarsi per un tamponamento, neanche una corsia per permettere il passaggio veloce di un mezzo di soccorso. Questo significa che semmai due vetture dovessero scontrarsi all’interno di quel budello, l’asse si trasformerà in una trappola paralizzando la viabilità di tutta la zona, sia di quella proveniente dalla circonvallazione-via Prati, sia di quella proveniente da Villa Raspa di Spoltore. Così come basterà una vettura ferma davanti a un passo carrabile per rientrare in un garage per bloccare il traffico. E ci auguriamo che almeno le autoambulanze eliminino via Monte di Campli dai propri percorsi per non rischiare di restare intrappolate con un paziente a bordo.
Non solo: tra le opere inutili – hanno aggiunto i consiglieri D’Incecco e Rapposelli e Di Pasquale – si sono anche le vasche-aiuole per gli alberi della zona: l’impresa ha seguito così alla lettera il progetto da non essersi neanche accorta di aver costruito le vasche attorno ad alberi completamente secchi e pronti a crollare a terra, e che noi abbiamo chiesto piuttosto di rimuovere. Ora, è evidente che quello di via Monti di Campli è un progetto sbagliato, che però può e dev’essere ancora corretto. Chiediamo per questo alla giunta Alessandrini di procedere con una seconda variante in corso d’opera e di prevedere sul lato nord della strada delle aree di sosta, tagliando il marciapiede, approfittando dello slittamento già deciso del cantiere a fine maggio”.