PESCARA – Venerdì 24 settembre alle ore 17, nella sala del Consiglio Comunale di Pescara, si terrà la presentazione del volume dal titolo “Pescara – riscoprire la città scomparsa” (RiccardoCondòEditore), curato da Massimo Palladini, Presidente della Sezione Italia Nostra “L. Gorgoni” di Pescara.
Interverranno: Domenico Valente Presidente del Consiglio delle Sezioni di Italia Nostra d’Abruzzo; Carlo Masci Sindaco di Pescara; Angelo D’Alonzo Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Pescara; Lorenzo Pignatti Direttore del Dipartimento di Architettura UdA Chieti-Pescara; Rosina Quaranta Direttrice Editoriale di RiccardoCondòEditore.
Relazioni di: Pierluigi Dall’Aglio Archeologo, Università di Bologna; Adriano Ghisetti Giavarina Professore Ordinario f.r. di Storia dell’Architettura UdA Chieti-Pescara; Massimo Palladini Presidente della Sezione Italia Nostra “L. Gorgoni” di Pescara.
ATTENZIONE! Per partecipare all’evento in presenza è obbligatoria la prenotazione (che verrà raccolta cronologicamente fino ad esaurimento dei cinquanta posti disponibili nel rispetto delle normative anti Covid) da far pervenire via mail all’indirizzo pescara@italianostra.org.
Per chi non avesse modo di partecipare in presenza all’evento, si ricorda che lo stesso potrà essere seguito (sia in diretta che registrato) sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Italia Nostra Pescara.
“Il volume raccoglie i contributi autorevoli di specialisti di storia urbana, archeologia, storia dell’architettura e della rappresentazione, di urbanistica. A loro abbiamo chiesto approfondimenti su fasi dello sviluppo urbano di Pescara, sui luoghi singolari del suo tessuto, sugli strumenti più idonei per dare continuità alla nostra memoria, mettendola a disposizione di un pubblico vasto. Abbiamo inoltre chiesto a chi è preposto alla salvaguardia del patrimonio storico come conciliare e rendere sinergiche le azioni di tutela con quelle di disciplina urbanistica corrente; infine abbiamo delineato una serie di prospettive per rimettere al centro della costruzione della città il suo cuore storico, spesso nascosto dai tanti segni sovrapposti e bisognoso del progetto contemporaneo per tornare a parlare, anche in termini spaziali, al cittadino. Riteniamo infatti che, dopo tante rifondazioni della città indotte dai traumi della storia ma anche dalla colpevole smemoratezza dell’uomo, le sfide che sono davanti a noi debbano essere affrontate recuperando quel che siamo stati, dall’antichità alla ricostruzione post bellica” (Massimo Palladini)