Ambiente

Pescara, Riserva Dannunziana: partiti i lavori per il centro visite

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Dureranno due mesi. Previsti un centro di educazione ambientale nei locali adiacenti il circolo bocciofilo e uno spazio ludico e ricreativo per i bambini

PESCARA – Hanno preso il via, ieri ,i lavori per la creazione di un vero e proprio di Pescara , grazie ai fondi destinati al Piano di Assetto Naturalistico, dal Programma di Attuazione Regionale PAR FSC 2007-2013 finalizzati al recupero e alla rifunzionalizzazione delle riserve naturali.

Si tratta di risorse per complessivi 154.099,36 euro disponibili in bilancio e di interventi aggiudicati alla ditta Di Carmine Costruzioni di Spoltore, con un ribasso del 18,9 per cento per 80 giorni di lavori, con l’impegno della ditta a restituirlo entro 60 giorni affinché prima dell’avvento dell’autunno, entro settembre si possa anche attivare la gestione.

Nello specifico, gli interventi prevedono:

l’allestimento di un punto informativo/accoglienza nei locali ex Aurum in corrispondenza dell’atrio principale della struttura, lato sud, negli spazi già destinati a guardaroba e nell’area antistante l’ascensore principale nonché di un’area multimediale in grado di ospitare, all’occorrenza, video proiezioni;

l’allestimento di locali da destinare ad uffici nei locali ex Aurum, che l’Amministrazione individuerà in fase esecutiva;

la realizzazione di un centro di educazione ambientale attraverso lavori di recupero ed allestimento degli spazi interni ed esterni dei locali adiacenti il circolo bocciofilo nel comp. 5;

la realizzazione di uno spazio ludico/educativo attraverso lavori di recupero della piattaforma ubicata al centro del comp. 5.

Affidati a fronte di avviso pubblico anche la gestione del centro visite alle cooperative il Bosso e Maja Ambiente che si sono aggiudicate il bando per un anno.

“La Riserva Dannunziana è di certo il Colosseo verde della nostra città – così il sindaco Marco Alessandrini – Tutto questo renderà la Riserva più accogliente e interattiva – illustra– Quello che stiamo facendo è tutelarla e renderla più evidente dentro e fuori la nostra città e regione. Le opere, progettate interamente da risorse interne all’Ente, tecnici e agronomi del Servizio Verde a cui sono veramente grato per il lavoro accurato e veloce, sono volte alla rifunzionalizzazione ed al potenziamento della fruizione turistica della riserva, interessano alcune parti dell’edificio dell’Ex Aurum e due manufatti presenti nell’area sud-orientale della Riserva (Comparto n. 5). Sarà pronta velocemente perché questo scopo sia centrato”.

“La centrale operativa, il cuore, sarà all’interno dell’Aurum e consentirà alla maggiore area verde cittadina di diventare ancora più frequentata e ancora più competitiva e organica – aggiunge l’assessora alla Riserva Paola Marchegiani -Verrà inoltre realizzato un vero e proprio centro di educazione ambientale attraverso lavori di recupero e allestimento degli spazi interni ed esterni dei locali adiacenti il circolo bocciofilo, nel comparto 5. All’interno di questo comparto prenderà vita anche uno spazio ludico e ricreativo per i bambini. I lavori verranno effettuanti grazie a fondi dedicati, che l’Amministrazione ha conquistato grazie al progetto presentato dal Comune di Pescara alla Regione. Attraverso il centro visite la Riserva avrà finalmente un luogo in cui sarà possibile accogliere i visitatori e articolare diverse iniziative per rendere consapevoli i cittadini dell’unicità di questo grande e prezioso polmone verde. Un luogo anche sicuro, perché sarà dotato anche di un defibrillatore donato al Comune.

Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie sarà possibile conoscere meglio anche storia, flora e fauna della Riserva: il progetto in uno spazio ricavato all’ingresso dell’Aurum prevede un muro interattivo con schermo ad altissima definizione, una parete touch, che racconterà l’ecosistema: dalle formazioni geologiche esistenti, al contesto ambientale, a come è cambiato nel tempo e fino alle presenze faunistiche e alle comunità vegetali di oggi. Tali contenuti divulgativi ci consentiranno di portare avanti l’opera di sensibilizzazione della città alla tutela del patrimonio verde, aprendo la riserva e il suo centro visite soprattutto alle scuole e spalmando così per tutto l’anno le attività e la fruizione degli spazi.

Attualmente la Riserva comprende, oltre ad un’area di tessuto urbano, cinque comparti circoscritti da reti viarie cittadine. Proprio per queste circostanze la Riserva differisce da altre aree naturali protette perché, a fronte di un’estensione relativamente ridotta, è immersa in un contesto antropizzato – l’area metropolitana Chieti-Pescara – che possiede una rilevante densità abitativa (oltre 510 abitanti per km2) e una forte presenza di infrastrutture viarie.La flora della Pineta Dannunziana ammonta a 345 entità, numero notevole se si considera la limitata estensione della Riserva, di cui 24 sono specie esotiche spontaneizzate, molte sono le specie rare. In definitiva noi abbiamo un contesto di grande importanza naturalistica, che è cosa diversa da un grande giardino e deve essere conosciuto, considerato e curato secondo la sua natura.

A fronte di tutto questo la Riserva potrà divenire una delle porte di accesso più importanti al sistema delle aree protette regionali, in quanto il bacino d’utenza della nostra città è molto ampio e il Centro visite potrà divenire un vero e proprio snodo anche verso l’interno della nostra regione, così ricca di itinerari naturalistici ancora poco conosciuti”.

“Un progetto in house che prevede la nascita di un vero e proprio centro visite capace di raccontare la varietà e biodiversità della riserva- spiega il responsabile del Servizio Verde Pubblico Mario Caudullo – Le principali strutture sono quella del centro informativo o centro di accoglienza, un centro didattico che ha i numeri per essere riconosciuto dalla Regione come centro di educazione ambientale, per rendere sostenibile la gestione della riserva in futuro. C’è poi anche un centro direzionale che ha lo scopo di essere una struttura polifunzionale a servizio della nostra riserva e non solo. Pescara sarà capace di fare anche da vetrina alla biodiversità naturalistica abruzzese. Gli spazi esterni, invece saranno recuperati per due funzionalità, una didattica e naturalistica e l’altra più informativa. Un progetto che punta a conoscere meglio e a far conoscere il più grande polmone verde della città”.

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