PESCARA – Nel tardo pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di P. F., 18enne, pescarese, pregiudicato, P.L.D., 20enne, colombiano, D.F.A., 32enne, pescarese e D.F.F., 53enne, teatino, per il reato di rissa aggravata. Nella circostanza, personale della Squadra Volante interveniva in via Tirino, in merito ad una segnalazione di rissa in atto tra 4 persone armate di coltelli e bastoni.
Sul posto i poliziotti notavano la presenza di un giovane che, alla loro vista, gettava via un coltello che teneva nella mano destra nel prato circostante, e un secondo uomo che gli si poneva davanti, minacciandolo con un tubo in metallo. Prontamente i due giovani venivano bloccati ed identificati. Nel contempo i poliziotti notavano un altro uomo, poi identificato per D.F.F., che presentava gli abiti intrisi di sangue per una ferita da taglio inferta all’altezza della spalla sx; quest’ultimo veniva immediatamente soccorso e trasportato presso il locale nosocomio e giudicato guaribile in 12 gg s.c..
Il giovane D.F.A., che poco prima aveva gettato il coltello, presentava anch’egli un vistoso ematoma all’altezza dell’occhio sx; lo stesso riferiva di essere già stato aggredito dalle stesse persone individuate in quella circostanza, la notte tra il 14 e il 15 agosto 2015 sul lungomare di Pescara, all’altezza dello stabilimento Hawai, e di essere stato soccorso dal personale del 118. Nella giornata di ieri, il D.F.A. in compagnia di suo padre D.F.F., sarebbe stato in procinto di recarsi presso il Circolo San Donato, sito in via Tirino, dove all’esterno si avvedevano della presenza degli stessi individui che avevano aggredito il D.F.A. nella serata del Ferragosto.
Gli operanti identificavano i due uomini presenti davanti al circolo per P.F., che presentava una fuoriuscita di sangue all’altezza del polpaccio sx e P.L.D., entrambi, per loro conto, riferivano di essere stati aggrediti senza motivo dal D.F.A. e D.F.F., nel mentre si apprestavano a salire in auto. Da un controllo effettuato nel vicino manto erboso, gli operanti rinvenivano tre coltelli che venivano debitamente sequestrati mentre a carico del P.L.D. veniva sequestrato il tubo metallico. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano accompagnati in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa del rito per direttissima previsto in data odierna.
